Landis, John
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 3 agosto 1950. Giovanissimo esordiente all'inizio degli anni Settanta, nel periodo della cosiddetta [...] e 'alla Twain') nello spazio e nel tempo, nel quale ritorna un'altra presenza tipica nel cinema di L., quella del nazismo, quale emblema massimo della follia umana. Se ancora un segno di notevole vena può considerarsi un bel noir quale Into the night ...
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Bogarde, Dirk
Stefano Francia Di Celle
Nome d'arte di Derek Jules Gaspard Ulric van den Bogaerde, attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Hampstead (Londra) il 28 marzo 1921, da padre di [...] Bruckmann in La caduta degli dei (1969), emblema del decadimento fisico e morale sotteso al crollo del sistema ‒ il nazismo ‒ che garantisce l'opulenta vitalità di una famiglia minata dagli intrighi; e, soprattutto, per il regista interpretò Gustav ...
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Menschen am Sonntag
Hubert Niogret
(Germania 1929, 1930, bianco e nero, 74m a 24 fps); regia: Robert Siodmak, Edgar G. Ulmer, Rochus Gliese; produzione: Moritz Seeler per Filmstudio 1929; soggetto: [...] del cinema internazionale. Immediatamente assunto dalla UFA dopo questa regia, Robert Siodmak abbandonò presto la Germania per sfuggire al nazismo, come del resto suo fratello Curt e gli altri compagni del gruppo che aveva dato vita a Menschen am ...
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Lancaster, Burt (propr. Burton Stephen)
Francesco Bolzoni
Attore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York il 2 novembre 1913 e morto a Century City (California) il 20 ottobre 1994. [...] at the O.K. Corral, 1957, Sfida all'O.K. Corral, di John Sturges), il giudice compromesso con il nazismo (Judgment at Nuremberg, 1961, Vincitori e vinti, di Stanley Kramer), l'avventuriero (The professionals, 1966, I professionisti, di Brooks ...
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Schlesinger, John (propr. John Richard)
Simone Emiliani
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 febbraio 1926 e morto a Palm Springs (California) il 25 luglio 2003. Nei suoi primi [...] Il maratoneta), dal romanzo di W. Goldman, visionaria opera sospesa tra thriller e horror, dominata dalle ombre del passato (nazismo e maccartismo) e capace di trasformare New York in un labirinto nel quale si fronteggiano un giovane studente ebreo e ...
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Harbou, Thea von
Patrick McGilligan
Scrittrice, attrice, sceneggiatrice e regista cinematografica tedesca, nata a Tauperlitz il 17 dicembre 1888 e morta a Berlino il 1° luglio 1954. Anche se la H. fu [...] del regime nazista. Anche se non è escluso che altri film della H. vengano rivalutati come opere immuni dai germi del nazismo, la qualità della sua produzione, come osserva W.W. Dixon (1999) "subì un costante decremento". Arrestata e incarcerata per ...
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Becce, Giuseppe
Lorenzo Dorelli
Compositore e direttore d'orchestra, naturalizzato tedesco, nato a Lonigo (Vicenza) il 3 febbraio 1877 e morto a Berlino Ovest il 5 ottobre 1973. Pioniere della musica [...] (1934) di Arnold Fanck. Contrariamente a quanto fecero molti suoi colleghi, B. restò in Germania dopo l'ascesa del nazismo, collaborando anche ai film politici di Franz Wenzler, che rispecchiavano l'ideologia del regime (Hans Westmar, 1933, e Hundert ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] il ruolo del soldato che agisce sotto un'identità fittizia coincide con i periodi di intensa emergenza bellica contro il nazismo durante la Seconda guerra mondiale (Confessions of a nazi spy, 1939, di Anatole Litvak; Espionage agent, 1939, di Lloyd ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] la storia parallela di due donne, la poetessa E. Lasker-Schüler e la rivoluzionaria russa M. Sochat, il violento insorgere del nazismo in Europa e la fondazione dei primi kibbuz in Palestina. Golem ‒ L'esprit de l'exil (1992; Golem ‒ Lo spirito dell ...
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Boyer, Charles
Monica Trecca
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Figeac (Lot) il 28 agosto 1899 e morto a Phoenix (Arizona) il 26 agosto 1978. Con Maurice Chevalier fu l'altro attore [...] le relazioni tra il suo Paese adottivo e quello d'origine, aveva raddoppiato gli sforzi di fronte alla minaccia del nazismo. Lo scoppio della Seconda guerra mondiale lo aveva sorpreso in Francia dove stava ultimando Le corsaire di Marc Allégret. L ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...