Pseudonimo del poeta francese Alexis Saint-Léger Léger (Saint-Léger-les-Feuilles, Guadalupa, 1887 - Giens, Varo, 1975), noto anche, in diplomazia, col nome di Alexis Léger. Discendente da coloni francesi [...] collaboratore di G. Bonnet, partecipò al convegno di Monaco (1938). Destituito dal governo di Vichy per la sua ostilità al nazismo, andò esule negli USA (1941-57), dedicandosi ai viaggi e all'attività letteraria, dopo che, per tutta la sua carriera ...
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Scultore e pittore tedesco (Stolp 1878 - Lublin-Maidanek 1943). Studiò storia dell'arte a Berlino, Monaco e Firenze, dove creò le sue prime sculture. A Parigi nel 1909 realizzò sculture d'ispirazione cubista; [...] valore morale e sociale della sintesi delle arti, attraverso la sua Accademia Le Mur (1938-40). Molte delle sue opere, definite arte degenerata dal nazismo, furono distrutte. Arrestato dai nazisti (1943), morì in campo di concentramento in Polonia. ...
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Storico olandese (Groninga 1872 - De Steeg, Arnhem, 1945). Studioso di larga visione d' insieme e, a un tempo, di grande finezza d'analisi, ha privilegiato l'indagine dei periodi storici caratterizzati [...] di storia a Groninga (1905) e a Leida (dal 1915 al 1942). Durante la seconda guerra mondiale, per la sua opposizione al nazismo, fu imprigionato e poi confinato nei pressi di Arnhem, ove morì.
Opere
La sua notissima e già citata opera Herfsttij der ...
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Storico dell'arte tedesco naturalizzato statunitense (Hannover 1892 - Princeton 1968). Massimo teorico dell'iconologia, in possesso di conoscenze vastissime che esorbitano dal ristretto campo della storia [...] americane di New York (1931-35) e di Princeton (1934-35). Non rientrò in Germania in seguito all'avvento del nazismo, e, stabilitosi negli USA, insegnò dal 1935 all'Institute for advanced study di Princeton. Socio straniero dei Lincei (1967).
Opere ...
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Filosofo e pedagogista tedesco (Berlino 1869 - Kilchberg, Zurigo, 1966). Il suo pensiero è centrato su un ideale di sviluppo integrale dell'uomo che si esempla sulla figura del Cristo e indica in una salda [...] dovette riparare a Berna per la sua propaganda pacifista. Tornato in Germania fu costretto ad allontanarsene nuovamente all'avvento del nazismo. Riparò prima in Francia, poi a New York, dove rimase fino al 1963, anno in cui tornò in Svizzera.
Opere ...
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Pittore e incisore statunitense (New York 1871 - ivi 1956). Figlio di musicisti e appassionato musicista egli stesso, F. si recò nel 1887 in Europa per completare la sua formazione, ma si dedicò all'arte [...] di incisione. Con V. Kandinskij, P. Klee e A. Jawlensky fondò (1924) il gruppo Die Blaue Vier. Considerato dal nazismo artista degenerato, tornò definitivamente negli Stati Uniti nel 1937 (murali per l'esposizione universale di New York, 1939; vedute ...
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Critico svedese (Kristianstad 1883 - Copenaghen 1961), autore di saggi e studî: Romanen och prosaberättelsens historia i Sverige intill 1809 ("Il romanzo e il racconto in Svezia fino al 1809", 1907), Essayer [...] rappresentante di quella critica accademica che, pur sensibile al biografismo di Sainte-Beuve, sostanzialmente discende dall'idealismo tedesco. E l'adesione a certe correnti della cultura tedesca dell'Ottocento portò il B. ad abbracciare il nazismo. ...
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Goretta, Claude
Ester C. de Miro d'Ajeta
Regista cinematografico svizzero, nato a Ginevra il 23 giugno 1929. Tra i maggiori esponenti del cinema svizzero, ha mostrato nei suoi film situazioni e personaggi [...] in un cineclub di Ginevra film del Neorealismo italiano, della Nouvelle vague e documentari sociali tedeschi censurati dal nazismo, durante un soggiorno a Londra in compagnia dello stesso Tanner, G. entrò in contatto con la scuola documentaristica ...
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Filosofo del diritto (Lubecca 1878 - Heidelberg 1949). Partecipò alla vita politica negli anni successivi alla prima guerra mondiale e fu ministro socialista della Giustizia nel gabinetto Wirth e nel gabinetto [...] relativismo assiologico. La terza edizione della sua Rechtsphilosophie, apparsa alla vigilia dell'avvento al potere del nazismo (1932), teorizza una forma di socialdemocrazia in cui sia possibile una giurisprudenza funzionale, socialmente orientata ...
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Poeta, scrittore e autore drammatico austriaco (St. Marienkirchen 1890 - Linz 1965). Figlio di contadini, si ispirò costantemente al primitivo mondo rurale in cui era nato, sia nei volumi di versi, celebranti [...] , 1931; Die Hexe von Passau, 1935; ecc.). Codesti motivi della sua ispirazione costituirono il presupposto della sua adesione al nazismo e alla mitologia del "sangue e zolla". Tra le sue ultime opere, il volume di racconti Ein Strauss Rosen (1954 ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...