PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] della sua vita si può parlare di una piena adesione al fascismo, ma mai, né per il fascismo né per il nazismo, si rese conto della gravità della malattia, delle radici storiche e delle conseguenze disastrose. Uno spiraglio di comprensione storica non ...
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Utopia
Bronislaw Baczko
Utopia, utopie
Fin dalla sua apparizione il termine 'utopia', coniato da Thomas More, presenta un carattere volutamente ambiguo e polisemico. Esso designa innanzitutto l'opera [...] del nostro secolo, le ideologie comuniste e fasciste (nel senso lato del termine, comprendente anche il nazismo) si impadroniscono delle rappresentazioni del futuro. Le ideologie totalitarie in effetti si distinguono per una prospettiva temporale ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] dal regista. Fu il caso di Ford e di Hawks.Anche molti r. europei emigrati a Hollywood, a causa dell'avvento del nazismo e dello scoppio della Seconda guerra mondiale, per es. Jean Renoir e Fritz Lang ‒ i quali si trovarono improvvisamente a passare ...
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LOPEZ, Roberto Sabatino
Paola Guglielmotti
Dalla formazione all’emigrazione
Roberto Lopez nacque l’8 ottobre 1910 a Genova, primogenito di Sabatino e di Sisa Tabet, appartenenti a famiglie ebraiche [...] andava infatti letta anche in chiave di risposta di impronta liberal dopo l’esperienza delle tirannie europee: fascismo, nazismo, comunismo. E del resto Lopez si mantenne nell’ambito ideologico-politico sempre su posizioni liberal, in materia di ...
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Stalinismo
Giuseppe Boffa
Definizione
Col termine 'stalinismo' si indica in genere quel particolare sviluppo della Rivoluzione russa e del movimento comunista, che da quella rivoluzione prese le mosse, [...] 'totalitarismo': ne sarebbe stato solo una versione, magari più rigorosa e pervasiva, ma analoga alle altre versioni che erano il nazismo in Germania, il fascismo in Italia, il maoismo in Cina e così via. Si sarebbe trattato non di una semplice ...
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MORANTE, Elsa
Nadia Setti
MORANTE, Elsa. – Nacque a Roma il 18 agosto 1912 da Irma Poggibonsi, maestra, ebrea modenese, e da Francesco Lo Monaco, siciliano, morto suicida nel 1943; padre anagrafico, [...] e all’orrore contrassegnano la riflessione di Morante sulla storia, sul Novecento come secolo delle guerre mondiali, dei genocidi, del nazismo e fascismo.
In una recensione lucida e ironica, stesa in forma di poesia, Pasolini definì l’autrice «nonna ...
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Sionismo
Vittorio Dan Segre
Terminologia
Il termine 'sionismo', coniato da Nathan Birnbaum, si ricollega con Sion, uno dei nomi biblici di Gerusalemme. Dal punto di vista religioso e letterario esso [...] del mondo arabo. La realizzazione dello Stato ha tolto il principale scopo politico al sionismo; la sconfitta del nazismo, del comunismo, il processo di crescente assimilazione degli israeliti della diaspora, la diminuzione del pericolo antisemita lo ...
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riviste
Le r. filosofiche nacquero sul modello delle prime r. scientifiche, che vennero fondate nella seconda metà del Seicento, secolo in cui si diffuse la stampa quotidiana e periodica, che nel Settecento [...] ), diretta da G. Mehlis, dal 1912 affiancato da R. Kroner, che fu estromesso in seguito all’ascesa nel 1933 del nazismo, assieme ai coeditori E. Cassirer, Husserl, F. Meinecke e R. Otto, cui subentrarono H. Glockner e K. Larenz. Husserl fondò ...
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giusnaturalismo
Der. della locuz. lat. ius naturale «diritto naturale». Corrente filosofico-giuridica fondata sul presupposto dell’esistenza di un diritto naturale, sulla cui struttura dovranno essere [...] resistenza alla legge ingiusta e quindi l’acquiescenza a ogni forma di potere (in partic. al fascismo e al nazismo); se ne deduceva di conseguenza che il diritto di resistenza alla legge ingiusta poteva essere fondato soltanto sul riconoscimento di ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] Die faschistische Staatsidee. Nello stesso periodo polemizzò con gli orientamenti avversi al diritto romano presenti nella cultura del nazismo. A queste esperienze è dedicato lo scritto Per la nostra propaganda culturale all'estero (in Studi in onore ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...