GRAVINA, Manfredi
Luca Micheletta
Nacque a Palermo il 14 giugno 1883 da Biagio e Blandine von Bülow. Nazionalista militante fin da ragazzo il G., nell'agosto 1900 entrò alla R. Accademia navale di Livorno [...] , se ne lamentarono con l'ambasciatore italiano. Dopo di ciò il G. interruppe la sua attività di promozione del nazismo, diminuendo la frequenza dei viaggi in Germania e concentrandosi sull'attività a Danzica. Anche nel ruolo di alto commissario non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pacifismo, come idea e atteggiamenti, e come movimento, è essenzialmente connotato [...] lo si può ritenere una prima forma razionalizzante il fenomeno pacifista secondo gli attributi di un’epoca. Le esperienze del nazismo e del fascismo hanno portato a un pacifismo che ha ricercato nella natura di sopraffazione delle due ideologie le ...
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positivismo logico (detto anche neopositivismo, neoempirismo, empirismo logico)
positivismo logico
(detto anche neopositivismo, neoempirismo, empirismo logico) Movimento filosofico sorto, sviluppatosi [...]
Tuttavia, negli anni Quaranta – quando ormai da tempo i maggiori esponenti del p. l., per sfuggire al nazismo, erano emigrati negli Stati Uniti, incontrandovi una vitale tradizione pragmatista – Carnap intravide la possibilità di sfruttare alcuni ...
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antropologia filosofica
Parte della filosofia che indaga le caratteristiche essenziali dell’uomo, che lo distinguono da tutti gli altri esseri.
Origine
L’a. f. ha le sue radici nella filosofia tedesca [...] strutturalistiche, e una maggiore centralità conferita all’antropologia culturale, oltreché la drammatica esperienza dell’avvento del nazismo in Germania e della seconda guerra mondiale, con il suo conseguente esilio, condussero Cassirer all ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel cinema, arte popolare e di massa per eccellenza, i regimi d’Europa riconoscono un essenziale [...] come Hitlerjunge Quex ( Il giovane hitleriano Quex, 1933) diretto da Hans Steinhoff che narra la conversione di un giovane al nazismo, il rivoltante pamphlet antisemitico diretto da Veit Harlan (1899-1964) Jew Süss (Süss l’ebreo, 1940), o ancora un ...
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Stefano Silvestri
WikiLeaks squarcia il velo della diplomazia
Non è stata una vera rivoluzione, ma ha certamente avuto un impatto significativo sui modi della politica internazionale e sulla credibilità [...] segreto sulla spartizione degli Stati situati tra Germania e URSS, che fu reso pubblico solo dopo la caduta del nazismo e la cui autenticità venne pervicacemente negata dai sovietici: perfino gli stessi dirigenti del PCUS non ne erano a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La confessione cristiana delle Chiese ortodosse (di tradizione bizantina) costituisce, [...] l’inconciliabilità non solo con il cattolicesimo, ma anche con il protestantesimo, accusato di scarso impegno nel contrastare il nazismo. Con il pontificato di Giovanni Paolo II, pontefice di origini slave, la riconciliazione con la Chiesa ortodossa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fine del primo conflitto mondiale costituisce un momento critico per la Germania: [...] in una crisi irreversibile. Il 30 gennaio 1933 viene nominato cancelliere Adolf Hitler: la fine della breve ma intensa stagione di fermenti artistici e culturali che si erano sviluppati durante la Repubblica di Weimar sarà sancita dal nazismo. ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] alla testimonianza cristiana nel mondo, con uomini come Nathan Söderblom, vescovo svedese pioniere del movimento ecumenico; Albert Schweitzer, premio Nobel per la Pace in piena guerra fredda (1952); Dietrich Bonhoeffer, pastore e martire del nazismo. ...
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laicità
Margherita Zizi
La neutralità dello Stato e delle sue istituzioni in materia di religione
Contrariamente a quello che spesso si crede, laicità non è sinonimo di ateismo. La laicità equivale [...] , diventando elementi essenziali delle democrazie liberali del mondo occidentale.
Dopo la caduta dei regimi totalitari del nazismo e successivamente dello stalinismo, nel 21° secolo la principale sfida al principio della laicità proviene dalla ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...