TREDICI, Giacinto
Maurilio Lovatti
– Nacque a Milano il 23 maggio 1880, quarto di otto figli, da Luigi, piccolo imprenditore, e da Rachele Raimondi.
Il 23 novembre 1902 fu ordinato sacerdote dal cardinale [...] a Rovato (Brescia), di fronte alle autorità e a una grande folla, un’omelia in cui criticava apertamente il nazismo e il razzismo, definito «eresia antiromana» (Lovatti, 2009, p. 59). L’omelia fu pubblicata integralmente sul bollettino della diocesi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dietro un’apparente ben definita identità europea, il Novecento si apre con la crisi dell’eurocentrismo. [...] e la sua identità diventano, dunque, uno degli elementi che caratterizza la cultura e l’azione politica del fascismo, del nazismo e, più tardi, del franchismo, tanto più dal momento in cui, con la grande crisi economica del 1929, appare evidente ...
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GUANDALINI (Guanda), Ugo
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque a Modena il 9 marzo 1905 da Cesare, ufficiale di cavalleria, e Maria Cornelia Bigone, insegnante di francese. Dopo aver conseguito la maturità [...] e G.A. Borgese, a J. Schor (La Germania sulla via di Damasco, 1936, prima, spietata analisi del nazismo tedesco). A questa collana di dibattito politico-culturale che, come nota Benini, raccoglieva "gli interpreti più autorevoli della cultura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Isaia Iannaccone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I nessi tra scelte politiche (nel campo dell’istruzione, della ricerca di base e delle [...] di punta del progetto, come Enrico Fermi o Hans Bethe, provengano dai Paesi nemici, cacciati dalla follia razzista di nazismo e fascismo.
L’esempio americano viene subito seguito da altri Paesi, e ben presto la corsa alle armi atomiche suscita ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] la storia parallela di due donne, la poetessa E. Lasker-Schüler e la rivoluzionaria russa M. Sochat, il violento insorgere del nazismo in Europa e la fondazione dei primi kibbuz in Palestina. Golem ‒ L'esprit de l'exil (1992; Golem ‒ Lo spirito dell ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] ), fino a svanire del tutto nel Novecento, esclusa la ripresa programmata dei discorsi politici totalitari (fascismo e nazismo). Dopo di allora, l’artificio più ampolloso dell’amplificazione viene messo da parte e si profilano nuovi espedienti ...
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DE FIORI, Ernesto
Annateresa Fabris
Figlio di Roberto, giornalista - corrispondente da Roma della Freie Presse di Vienna - e di Maria Unger, austriaca, nacque a Roma il 12 dic. 1884. Manifestò un interesse [...] (Zanini, 1975, figg, 20 s.), simbolo della lotta tra il bene e il male, della speranza dell'annientamento del nazismo, in scene di canottaggio, nature morte, figure isolate o in gruppo, negli Arlecchini. Ad una scultura che si mantiene essenzialmente ...
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LEVIER (Levi), Adolfo, noto anche come Adolfo Pakitz
Maurizio Lorber
LEVIER (Levi), Adolfo, noto anche come Adolfo Pakitz. – Figlio del commerciante Giacomo Levi e di Caterina Pakitz, nacque a Trieste [...] quali lo scultore Ugo Carà e Gino De Finetti quest’ultimo rientrato in Italia dalla Germania con l’avvento del nazismo (nel dopoguerra il suo studio fu frequentato anche dal pittore Livio Rosignano).
Riferibile al 1924 è il dipinto Le pancogole ...
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Boyer, Charles
Monica Trecca
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Figeac (Lot) il 28 agosto 1899 e morto a Phoenix (Arizona) il 26 agosto 1978. Con Maurice Chevalier fu l'altro attore [...] le relazioni tra il suo Paese adottivo e quello d'origine, aveva raddoppiato gli sforzi di fronte alla minaccia del nazismo. Lo scoppio della Seconda guerra mondiale lo aveva sorpreso in Francia dove stava ultimando Le corsaire di Marc Allégret. L ...
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Hecht, Ben
Francesco Di Pace
Sceneggiatore, regista cinematografico, scrittore e commediografo statunitense, nato a New York il 28 febbraio 1894 e morto ivi il 18 aprile 1964. Definito lo 'Shakespeare [...] morte.
Dopo la Seconda guerra mondiale l'attività di H. si ridusse notevolmente: era il periodo dell'attivismo politico contro il nazismo e in favore dei diritti degli ebrei, un impegno da lui molto sentito e che gli valse perfino l'ostracismo del ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...