La vita è bella
Giacomo Manzoli
(Italia 1997, colore, 120m); regia: Roberto Benigni; produzione: Elda Ferri, Gianluigi Braschi per Melampo; sceneggiatura: Vincenzo Cerami, Roberto Benigni; fotografia: [...] e al contemporaneo Train de vie (Train de vie ‒ Un treno per vivere, Radu Mihaileanu 1998), l'operazione di attraversare nazismo e persecuzioni razziali conservando tenacemente una risata sul viso ha dato vita a un dibattito anche aspro, che tuttavia ...
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Goodrich, Frances
Patrick McGilligan
Commediografa, attrice teatrale e sceneggiatrice statunitense, nata a Belleville (New Jersey) il 21 dicembre 1891 e morta a New York il 29 gennaio 1984. Insieme [...] Moss Hart musicato da Kurt Weill e Ira Gershwin. Dopo The Hitler gang (1944) di John Farrow, ricostruzione romanzata del nazismo, fu la volta di The Virginian (1946; Il virginiano) di Stuart Gilmore, l'unico, trascurabile western firmato dalla coppia ...
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Nome d'arte di Werner Stipetic, regista cinematografico e teatrale tedesco, nato a Monaco di Baviera il 5 settembre 1942. Poeta di folli avventure condannate in partenza, con Aguirre ‒ Der Zorn Gottes [...] scena uno spettacolo teatrale, come sottolinea lo stesso personaggio. All'epoca, il film fu interpretato come metafora del nazismo (cupa presenza implicita nella sua opera, che H. ha affrontato direttamente in Invincibile, 2001) e l'equazione Aguirre ...
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Landis, John
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 3 agosto 1950. Giovanissimo esordiente all'inizio degli anni Settanta, nel periodo della cosiddetta [...] e 'alla Twain') nello spazio e nel tempo, nel quale ritorna un'altra presenza tipica nel cinema di L., quella del nazismo, quale emblema massimo della follia umana. Se ancora un segno di notevole vena può considerarsi un bel noir quale Into the night ...
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Bogarde, Dirk
Stefano Francia Di Celle
Nome d'arte di Derek Jules Gaspard Ulric van den Bogaerde, attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Hampstead (Londra) il 28 marzo 1921, da padre di [...] Bruckmann in La caduta degli dei (1969), emblema del decadimento fisico e morale sotteso al crollo del sistema ‒ il nazismo ‒ che garantisce l'opulenta vitalità di una famiglia minata dagli intrighi; e, soprattutto, per il regista interpretò Gustav ...
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Menschen am Sonntag
Hubert Niogret
(Germania 1929, 1930, bianco e nero, 74m a 24 fps); regia: Robert Siodmak, Edgar G. Ulmer, Rochus Gliese; produzione: Moritz Seeler per Filmstudio 1929; soggetto: [...] del cinema internazionale. Immediatamente assunto dalla UFA dopo questa regia, Robert Siodmak abbandonò presto la Germania per sfuggire al nazismo, come del resto suo fratello Curt e gli altri compagni del gruppo che aveva dato vita a Menschen am ...
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Orlev, Uri
Margherita d’Amico
L’arte della sopravvivenza
Cresciuto in mezzo agli orrori della persecuzione nazista, Uri Orlev, scrittore polacco di famiglia ebrea, ha tratto da esperienze di vita la [...] ragazzo, corri del 2001, ispirato alla vera storia di Yoram Friedman un ragazzo scampato alla persecuzione, lo scenario è quello del nazismo in Polonia. A otto anni il protagonista perde la madre, e le ultime parole del padre ucciso sono: «Ti ordino ...
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Insieme di gruppi migranti e nomadi diffusi in tutto il continente europeo e nelle Americhe. I R. (in lingua romanés «uomo, essere umano») sono indicati anche con il termine Sinti (da Sindh, regione del [...] seguito allo sfacelo dell’impero austro-ungarico, e durante la Seconda guerra mondiale, per sfuggire alle persecuzioni naziste. Il nazismo, infatti, riservò ai R. lo stesso trattamento degli ebrei: nel 1939, con il Decreto di stabilizzazione, furono ...
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Poeta e critico statunitense (Hailey, Idaho, 1885 - Venezia 1972). Nato da una famiglia di tradizioni quacchere e puritane, crebbe a Filadelfia e studiò allo Hamilton College di Clinton e all'Università [...] avvicinato al fascismo italiano (Jefferson and/or Mussolini, 1935) e dimostrava un interesse misto a diffidenza per il nazismo tedesco. Negli anni Quaranta, iniziò a pubblicare su Il Meridiano di Roma (gli articoli sono raccolti in Idee ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] della scienza, in Intersezioni, 8 (1988), pp. 5-21; P. Weindling, Health, race and German politics between national unification and nazism, 1870-1945, Cambridge 1989; M.M. Gowing, Storia della scienza, politica ed economia politica, in P. Corsi, P.J ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...