TAYLOR, Alan John Percivale
Emma Ansovini
Storico e giornalista inglese nato a Birkdale (Lancashire) il 25 marzo 1906, morto a Barnet (Hertfordshire) il 7 settembre 1990. Ha insegnato all'università [...] preceduto. Nell'acceso dibattito che seguì la pubblicazione del libro T. fu accusato di sottovalutare la specificità del nazismo e le motivazioni ideologiche, sociali ed economiche che avevano sostenuto la politica estera hitleriana.
Tra le sue opere ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] Intesa.
A livello ideologico, la seconda guerra mondiale segnò il fallimento del romanticismo politico e del tentativo, intrapreso dal nazismo, di attuare - appunto su quella base - una restaurazione politica. Già nel Terzo Reich si era giunti a una ...
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ANSELMI, Tina
Tiziana Noce
Una figlia del Veneto, tra fascismo e guerra
Tina Anselmi nacque a Castelfranco Veneto (Treviso) il 25 marzo 1927, primogenita dei quattro figli di Norma Ongarato e di Ferruccio. Il [...] intorno al tema delle uccisioni, delle rappresaglie, che poi era l’aspetto più terribile del fascismo e del nazismo» (intervista dell’autrice a Tina Anselmi, Castelfranco Veneto, 21 giugno 2002).
Da allora l’antifascismo militante divenne uno ...
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politica e matematica
Angelo Guerraggio
Politica e matematica
Se della politica si vuole sottolineare il carattere propulsivo che ha, o dovrebbe avere, nell’indirizzare la società verso il raggiungimento [...] da attribuire alla Germania il diritto-dovere di intervenire ovunque per imporre il proprio ordine. C’è chi si è schierato con il nazismo, come il già citato Bieberbach, e in Italia con il fascismo, come Picone, cui si è già accennato. Ci sono stati ...
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Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] Stalin per prepararsi segretamente a Ninotchka, 1939), ma non nella sua Germania, alla quale non avrebbe mai perdonato il nazismo e le persecuzioni antisemite. E a Hollywood, dopo un poco felice esordio con la Pickford attrice e produttrice (Rosita ...
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Fassbinder, Rainer Werner
Giovanni Spagnoletti
Regista e attore cinematografico tedesco, nato a Bad Wörishofen (Baviera, Repubblica Federale Tedesca) il 31 maggio 1945 e morto a Monaco il 10 giugno [...] del 20° sec., passando per la Repubblica di Weimar, il nazismo e l'era Adenauer. Momenti salienti di tale analisi tra da coloro che gli rimproveravano una presunta 'estetizzazione' del nazismo. E infine, a conclusione di un grande momento creativo ...
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Russell, Ken (propr. Henry Kenneth Alfred)
Daniele Dottorini
Regista cinematografico inglese, nato a Southampton il 3 luglio 1927. Uno degli autori più visionari del panorama inglese, capace di creare [...] primo, che fu anche l'ultimo documentario diretto per la BBC, mostra i rapporti tra il compositore R. Strauss e il nazismo, e all'uscita provocò le proteste della famiglia del musicista; il secondo porta alla luce la tormentata vita sessuale di P.I ...
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Schell, Maximilian
Francesco Costa
Attore e regista teatrale e cinematografico, nato a Vienna l'8 dicembre 1930, da padre svizzero e madre austriaca. Grande attore di teatro, pur considerando il cinema [...] televisivo di George Roy Hill del 1959) l'avvocato difensore di un giudice processato per essersi compromesso con il nazismo; Five fingers exercise (1962; Signora di lusso) di Daniel Mann, dove impersona un giovane professore. Anche dopo il ritorno ...
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George, Heinrich
Serafino Murri
Nome d'arte di Georg August Friedrich Hermann Schulz, attore cinematografico tedesco nato a Stettin (od. Szczecin, Polonia) il 9 ottobre 1893 e morto a Sachsenhausen [...] ‒ Alexanderplatz (1931), film di impegno sociale e di grande compiutezza formale diretto da Phil Jutzi. Con l'ascesa del nazismo, G. cambiò rapidamente orientamento politico e scelse di restare a lavorare in Germania, diventando in breve uno dei più ...
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FROHLICH, Gustav
Melania G. Mazzucco
Fröhlich, Gustav (propr. Gustav Friedrich)
Attore cinematografico tedesco, nato ad Hannover il 21 marzo 1902 e morto a Lugano il 22 dicembre 1987. Per un trentennio [...] negli anni successivi. Ma il suo disinvolto professionismo finì presto costretto nella produzione commerciale degli anni del nazismo. Fu spesso diretto dal regista Géza von Bolváry, maestro nel genere della commedia 'ungherese' tipica degli anni ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...