Rosenman, Leonard
Nicola Campogrande
Compositore statunitense, nato a New York il 7 settembre 1924. Attratto dai postulati artistici della seconda scuola viennese, ha sempre mantenuto fede ai dettami [...] modo di studiare composizione con Schönberg, che si era stabilito qualche anno prima a Los Angeles per sfuggire al nazismo. Studiò anche pianoforte, con B. Abramowitsch, e nel 1952 si iscrisse al Berkshire Music Center di Tanglewood, dove proseguì ...
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Craig, Daniel
Craig, Daniel. – Attore inglese (n. Chester 1968). Aspetto nordico, capelli biondi e occhi azzurri, in contrasto con il fisico massiccio e con l’espressione rude, si è fatto conoscere per [...] 2007), di Oliver Hirschbiegel, remake di un film del 1956, o nella toccante interpretazione di un eroe della resistenza al nazismo in Defiance (2008), di Edward Zwick. Dimostrando di prediligere ancora una volta i ruoli ad alto tasso d’adrenalina nel ...
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Associazione di architetti, artigiani, industriali, docenti e scrittori, fondata nel 1907 a Monaco da H. Muthesius, allo scopo di «nobilitare il lavoro industriale». Pur prendendo spunto dal pensiero di [...] fu accentrato sulla produzione standardizzata di unità di abitazione. L’attività del D. fu interrotta dall’avvento del nazismo e l’associazione fu ricostituita dopo la Seconda guerra mondiale. Oltre allo Jahrbuch des Deutschen Werkbundes (1912-15 ...
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Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] problematico. La sovrapposizione tra politica e vita, intuita drammaticamente da Nietzsche - e poi praticata in forma tanatopolitica dal nazismo - viene da Foucault interrogata e smontata in tutte le sue pieghe interne e i suoi effetti di senso. Essa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Hollywood attinge sin dai suoi esordi all’Europa come a una fonte miracolosa e sicura, [...] patria
Negli anni Trenta, invece, il travaso dalla Germania avviene per lo più a causa della persecuzione antisemita del nazismo e alle inaccettabili condizioni di vita degli artisti. Giungono dunque a Hollywood Fritz Lang, il quale in America gira ...
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Nome d'arte di Hedwig Eva Kiesler, attrice cinematografica austriaca, naturalizzata statunitense nel 1953, nata a Vienna il 9 novembre 1913 e morta ad Altamonte Springs (Florida) il 19 gennaio 2000. Bruna, [...] 1930) di Georg Jacoby, e affiancò Heinz Rühmann in Man braucht kein Geld (1931) di Carl Boese. Subito dopo l'avvento del nazismo lasciò la Germania per trasferirsi prima a Londra e quindi a Hollywood. Adottato il nome d'arte di Hedy Lamarr in omaggio ...
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Rampling, Charlotte
Federica Pescatori
Attrice cinematografica inglese, nata a Sturmer (Essex) il 5 febbraio 1946. A partire dalla sua interpretazione in La caduta degli dei (1969) di Luchino Visconti, [...] corruzione e di ambizioni che porta allo sgretolamento di una famiglia dell'aristocrazia tedesca durante l'ascesa del nazismo. Raggiunta con questo film la piena visibilità nel panorama cinematografico italiano, dopo aver recitato in Addio, fratello ...
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RICHTER, Hans Werner
P. Ch.
Scrittore tedesco, nato a Bansin (isola di Usedom) il 12 novembre 1908. Ha iniziato la sua attività letteraria in questo secondo dopoguerra, dopo anni difficili trascorsi [...] disperata quanto vana resistenza davanti alle forze avversarie: tragedia, ché la maggioranza di esse aborre ormai decisamente il nazismo, ma ne resta per altro vittima anche nel campo di prigionia americano, dove agenti della Gestapo riescono ancora ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] la fase di più, intenso impegno politico dell'E., le cui teorizzazioni ideologiche ben si prestavano ad essere utilizzate da nazismo e fascismo, soprattutto in funzione razzista e antisemita. In Germania negli anni successivi, su invito di H. Himmler ...
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DE SCHWARZ, Maria Giuseppina
Gianni Battimelli
Nacque a Trieste il 2 ag. 1909 da Lotario, ufficiale della marina austroungarica, e da Lucia Kapsa. La madre era di origine polacca, il padre austrotedesco. [...] Germania nel 1938. Allo scoppio della guerra mondiale riuscì a trovare a Berlino, senza dover aderire esplicitamente al nazismo, un modesto impiego legato alle sue competenze giuridiche, che le consentì di proseguire negli studi di matematica.
In ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...