NAY, Ernst Wilhelm
Giovanna Casadei
Pittore, nato a Berlino l'11 giugno 1902 e morto a Colonia l'8 aprile 1968. Della sua prima attività, da autodidatta, il ritratto a figura intera di F. Reuter (Amburgo, [...] (1937-38) in Norvegia, ospite di E. Munch, in un periodo estremamente difficile per N. che era stato definito dal nazismo pittore "degenerato". Altro momento di grande importanza è vissuto da N. durante la guerra, in Bretagna, quando in una serie di ...
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KESTEN, Hermann
Aloisio RENDI
Scrittore tedesco, nato a Norimberga il 28 gennaio 1900. Dopo gli studî in lettere e una tesi di laurea su Heinrich Mann, collaborò a diversi periodici letterarî e case [...] figura di uno scettico prudente che sa barcamenarsi in ogni ambiente e occasione. La problematica della forza che il nazismo ripropone vien da lui trattata sotto forma di romanzo storico: in Ferdinand und Isabella (Amsterdam 1936) espone le crudeltà ...
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VASSALLI, Giuliano
Giovanni Chiodi
– Nacque a Perugia il 25 aprile 1915 da Filippo (v. la voce in questo Dizionario) e da Maria Angeloni.
Trascorse i primi anni nella città umbra, dove viveva il nonno [...] . Gli scritti episodici di questo periodo, tuttavia, dimostrano piena indipendenza di pensiero e forte avversione per il nazismo (è il caso della relazione ai convegni prelittoriali di politica estera e coloniale del 1935). Egli ripudiò tuttavia ...
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La nazionalizzazione delle masse
Alberto Mario Banti
Nel 1975 G.L. Mosse diede alle stampe il suo famoso libro intitolato The nationalization of the masses; political symbolism and mass movements in [...] valori del nazionalismo; e perché l’esame del processo di formazione della nuova politica consentiva di capire meglio fenomeni come il nazismo o il fascismo, i quali, se erano nati per ragioni che avevano a che fare con il contesto politico-sociale ...
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Reitz, Edgar
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Morbach (Hunsrück) il 1° novembre 1932. Inizialmente legato ad Alexander Kluge e all'avvio dello Junger Deutscher Film, colse [...] composto di piccole storie ambientate nell''ora zero', il periodo immediatamente successivo alla fine della guerra e del nazismo; il film, caratterizzato da un 'piacere del testo', rappresenta uno dei suoi risultati migliori, quasi una prova generale ...
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Partito conservatore (Conservative party)
Partito conservatore
(Conservative party) Partito politico del Regno Unito. All’inizio del 19° sec. aveva il nome di Partito tory, per poi assumere, sotto [...] la leadership fu assunta da N. Chamberlain, che si fece promotore di quella politica dell’appeasement nei confronti del nazismo che finì per accelerare lo scoppio della guerra. Durante la Seconda guerra mondiale la leadership del partito e la guida ...
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Designer e pubblicista tedesco (Berlino 1891 - ivi 1968). Inventore (1919) e tra i massimi artisti del fotomontaggio, fu amico di G. Grosz, e con lui fondò il giornale Neue Jugend; nella sua successiva [...] a Praga, quindi (1938) in Inghilterra, dove H. continuò la sua sarcastica e spesso profetica lotta contro il nazismo. Nel 1950 tornò nella Repubblica Democratica Tedesca, dove, però, la sua produzione fu guardata con sospetto di formalismo borghese ...
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GUDERIAN, Heinz
Mario TORSIELLO
Generale tedesco, nato nel 1888; sottotenente di fanteria nel 1909, passò successivamente nel corpo delle truppe motorizzate e corazzate. Generale di divisione nel 1937 [...] fu sostituito dal gen. Schmundt. Rientrato in Germania e successivamente invitato a collaborare col movimento di resistenza per liquidare il nazismo e la guerra, non apparve deciso e leale. Fallito il colpo di stato del 20 luglio 1944, fu prescelto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è caratterizzato dall’ingresso delle masse sulla scena della storia. Nel [...] il filosofo Leo Strauss, formatosi in un ambiente ebraico ortodosso e poi emigrato negli Stati Uniti con l’avvento del nazismo. Secondo Strauss, il liberalismo moderno è l’esito di un processo di decadenza e di svuotamento di contenuti politici. La ...
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Mephisto
Paolo Vecchi
(Ungheria/RFT 1981, colore, 154m); regia: István Szabó; produzione: Mafilm/Manfred Durniok; soggetto: dall'omonimo romanzo di Klaus Mann; sceneggiatura: István Szabó, Péter Dobai; [...] sul proprio ruolo aggirandosi tra i fasci di luce dell'enorme arena appena costruita per celebrare i fasti del nazismo.
Tratto dall'omonimo romanzo di Klaus Mann (1936), ispirato alla figura di Gustaf Gründgens, attore e regista teatrale e ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...