Sociologia
TTom B. Bottomore
di Tom B. Bottomore
Sociologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Idee e problemi fondamentali della sociologia nel primo Novecento. 3. Sociologia e marxismo nella crisi mondiale. [...] che del marxismo, come anche il dibattito tra l'una e l'altro, ebbero fine nel 1933 con il trionfo del nazismo. Korsch e Mannheim continuarono il loro lavoro in esilio, ma i loro interessi mutarono sensibilmente e il loro influsso sugli ambienti ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] . Il discorso di Pio XII del 2 giugno 1945, a guerra appena finita, ricostruisce la linea seguita dalla Santa Sede davanti al nazismo, e in specie con l'enciclica del 1937, per sottolineare che i disastri degli anni 1939-1945 furono dovuti anche allo ...
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VASARI, Paolino Ruggero
Lorenzo Benadusi
– Nacque a Messina il 6 febbraio 1898, da Gregorio e da Caterina Giulia Basile.
Era di famiglia benestante. Il padre, figlio di un giudice, era un possidente [...] di avvalorare l’idea che il fascismo aveva fatto del futurismo la sua arte di Stato, allo scopo di spingere il nazismo a fare altrettanto con l’espressionismo, anche perché «un popolo nuovo può prosperare solo se anche l’arte è rivoluzionaria» (cit ...
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ZOEBELI, Margherita
Tiziana Pironi
ZOEBELI, Margherita. – Nacque a Zurigo il 7 giugno 1912, figlia primogenita di Ernst, tecnico specializzato, e di Frida Schiess.
Il padre, esponente molto attivo [...] . Anche sul piano internazionale, il Soccorso assunse un ruolo nevralgico per l’espatrio in Svizzera dei perseguitati dal nazismo e dal fascismo.
Durante la guerra civile spagnola, l’Associazione delle donne socialiste incaricò Zoebeli di occuparsi ...
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revanche
Programma, movimento e più in generale atteggiamento nazionalistico ispirato all’idea di r. («rivincita»), inteso cioè al recupero, eventualmente con una nuova guerra, del territorio e del prestigio [...] e dai relativi trattati. In tal senso, il revanscismo fu uno dei fattori alla base dell’ascesa politica del nazismo. In Italia, sempre nel primo dopoguerra, sulla base del mito della «vittoria mutilata», all’irredentismo di stampo risorgimentale si ...
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Generale e scrittore militare (Burg 1780 - Breslavia 1831); prese parte alle guerre contro la Francia dal 1792 al 1815, fu stretto collaboratore dei generali G. von Scharnhorst (1809-13) e A. von Gneisenau [...] ., sono divenute fondamentali punti di riferimento per gli studiosi delle epoche successive. A C. hanno infatti attinto molteplici correnti teoriche e politiche, le più diverse tra loro, dal pangermanesimo al nazismo, da Marx a Lenin, a Mao Zedong. ...
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. Sia come elaborazione teorica sia come realizzazione pratica, la Democrazia cristiana è dentro il quadro della democrazia moderna quale fu definita da Th. Jefferson: "governo di popolo, dal popolo e [...] cattolica (1931); la spedizione di Etiopia, la partecipazione alla guerra civile di Spagna, ma anche l'alleanza del fascismo col nazismo pagano e l'adozione del razzismo (1938) e infine la seconda Guerra mondiale. Via via che la "guerra fascista ...
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TERRACINI, Umberto Elia
Giovanni Gay
(App. II, II, p. 980)
Uomo politico italiano, morto a Roma il 6 dicembre 1983. Senatore del Partito comunista italiano (1948-83), è stato presidente del gruppo parlamentare [...] patto di non aggressione stipulato fra la Germania e l'Unione Sovietica, T. manifestò la sua convinzione che il nazismo fosse il nemico principale da battere, e che una vittoria della Francia e dell'Inghilterra avrebbe almeno consentito alla classe ...
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KRAUTHEIMER, Richard
Francesco Paolo Fiore
Storico dell'arte tedesco, nato a Fürth (Baviera) il 6 luglio 1897. Compì gli studi a Monaco, Marburgo, Berlino e Halle-Wittemberg, dove si laureò nel 1923 [...] , con E. Panofsky, K. Lehmann, W. Friedlaender e altri, della scuola tedesca di storia dell'arte lì immigrata negli anni del nazismo, e nel 1950 ebbe come primi dottorandi a New York J. Coolidge e J. Ackerman.
Due saggi esemplari di quegli anni (1942 ...
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razza, Manifesto della
(o Manifesto degli scienziati razzisti) Il Manifesto degli scienziati razzisti o, in forma abbreviata, Manifesto della razza, fu pubblicato, con il titolo Il fascismo e i problemi [...] , che conosceva sì correnti razziste al proprio interno ma era rimasta fino a quel momento estranea alle elaborazioni del nazismo. Per queste ragioni il Manifesto suscitò forti perplessità tra gli intellettuali italiani, che tuttavia non tardarono ad ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...