Fisico (Kiel 1858 - Gottinga 1947). Studiò (dal 1874) all'univ. di Monaco, dedicandosi inizialmente a studî di matematica e solo in un secondo momento alla fisica, e seguì a Berlino (1877-78) le lezioni [...] il suo nome in Max-Planck-Gesellschaft zur Förderung der Wissenschaften, v.), ritirandosi poi, per la sua netta opposizione al nazismo, in un rigoroso riserbo. Fu, tra l'altro, socio straniero dei Lincei (1914) e accademico pontificio (1936). Premio ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] una filosofia dell'esistenza. Sul terreno della ricerca storica concreta la sospensione non era meno drammatica. In conseguenza del nazismo il movimento d'instaurazione di un nuovo umanesimo diretto da W. Jaeger e facente capo alle riviste Die Antike ...
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Pittore, nato a Lipsia il 12 febbraio 1884. Dal 1900 al 1903 studiò all'accademia di Weimar compiendo poi, nel 1904, la sua formazione a Parigi (dove ritornò nel 1929) e a Firenze.
Partendo da una pittura [...] soggetti crudi e drammatici da lui preferiti, a una ricerca di monumentalità costruttiva, plastica e spaziale.
All'avvento del nazismo, di cui la sua pittura sembra annunciare la violenza, fu allontanato dall'insegnamento presso la scuola d'arte di ...
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Croce, Gramsci e il comunismo
Fabio Frosini
Sulla questione del comunismo esiste tra Croce e Antonio Gramsci un intreccio che non si riduce all’esistenza di una comune problematica, sia pure diversamente [...] cura di G. Liguori, 2001, p. 95). Ma a questa altezza siamo già in una fase differente: posteriore all’avvento del nazismo e, infine, anche alla sua caduta e alla fine del fascismo in Italia. Le tesi contenute nei Quaderni di Gramsci furono elaborate ...
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Scrittore austriaco (n. Vienna 1911 - m. 1986). Emigrato a Zurigo nel 1938 per motivi politici, in Svizzera conobbe G. Kaiser da cui la sua attività, che è prevalentemente drammaturgica, è stata chiaramente [...] nell'area linguistica tedesca, ha scritto per incarico della rete delle televisioni europee l'originale televisivo Der Befehl (1967), sul tema del conflitto retrospettivo di coscienza di un funzionario della polizia coinvolto nelle colpe del nazismo. ...
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MORGENTHAU, Henry, Junior
Vittorio GABRIELI
Uomo politico americano, figlio dell'omonimo finanziere, nato a New York l'11 maggio 1891. Studioso di legge, architettura e agricoltura, quando F.D. Roosevelt [...] l'apprestamento dello "arsenale della democrazia", che doveva servire ad armare tutti gli Alleati. Crollato il nazismo, formulò un piano per lo smantellamento industriale della Germania e la sua trasformazione in paese prevalentemente agricolo ...
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Poeta cèco, nato a Praga il 4 luglio 1912.
Capo del gruppo "Ohnice" che deriva il suo nome da una raccolta di Jiří Orten, Bednář oppone al poetismo la tendenza ad una lirica razionale e speculativa; perciò [...] , 1942), Hladiny tůní (I livelli degli abissi, 1943), Praha pod křídly války (Praga sotto le ali della guerra, 1946), Duše orlů (Anime d'aquile, 1946) e Pamět′ bojovníků (Memoria dei combattenti 1947), quadro rapsodico della lotta contro il nazismo. ...
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DEFA
Marco Scollo Lavizzari
Sigla di Deutsche Film Aktiengesellschaft, ente cinematografico di Stato della Repubblica democratica tedesca (DDR), istituito con licenza delle autorità sovietiche di occupazione [...] film sul mostro di Düsseldorf. La guerra era finita, ma rimaneva valido per la D. l'imperativo di sradicare il nazismo dalle coscienze e smascherare i criminali pronti a riciclarsi con nuove identità. Sul passato nazista si concentrò anche il film di ...
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L’avversione e la lotta contro gli Ebrei. Anche se il termine venne usato per la prima volta agli inizi del 19° sec., si tratta di un fenomeno molto più antico. A un’ostilità di carattere religioso, viva [...] personalità del regime e la generale impopolarità nell’opinione pubblica.
Nel secondo dopoguerra, dopo la sconfitta del nazismo, manifestazioni di a. sono state per lo più limitate alle episodiche attività di singoli movimenti neonazisti, peraltro ...
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Scrittrice tedesca (Bruns wick 1864 - Schönberg 1947). Affermatasi nell'ultimo decennio dell'800, in clima naturalistico, come la principale rappresentante di una linea realistica ma nell'ispirazione esplicitamente [...] (e già marito della sorella), l'avvocato Richard H., dal quale divorziò nel 1911. Nel 1933, per protesta contro il nazismo, si dimise dall'Accademia prussiana delle arti.
Opere
Nel campo della lirica pubblicò Gedichte (1891-94), Neue Gedichte (1907 ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...