profugo
Persona costretta ad abbandonare il proprio Paese in seguito a eventi bellici, a persecuzioni politiche o razziali, per cercare protezione in una zona più sicura del suo Stato di appartenenza [...] perso casa e lavoro, si trasferivano in luoghi più sicuri. In seguito, l’avvento del fascismo e del nazismo e la guerra civile spagnola impressero al problema internazionale dei p. un’accentuazione di vastissima portata (epurazioni, persecuzioni ...
Leggi Tutto
Bernstein
Bernstein Felix (Halle, Sassonia-Anhalt, 1878 - Zurigo 1956) matematico tedesco. Ha dato significativi contributi alla teoria degli insiemi, all’analisi, alla statistica e alla genetica. Essendo [...] fondò a Göttingen l’Istituto di statistica matematica. In quanto ebreo, perse tutti gli incarichi con l’avvento del nazismo e, nel 1934, emigrò negli Stati Uniti. Bernstein è noto principalmente per un fondamentale teorema sull’equipotenza di insiemi ...
Leggi Tutto
Storico olandese (Groninga 1872 - De Steeg, Arnhem, 1945). Studioso di larga visione d' insieme e, a un tempo, di grande finezza d'analisi, ha privilegiato l'indagine dei periodi storici caratterizzati [...] di storia a Groninga (1905) e a Leida (dal 1915 al 1942). Durante la seconda guerra mondiale, per la sua opposizione al nazismo, fu imprigionato e poi confinato nei pressi di Arnhem, ove morì.
Opere
La sua notissima e già citata opera Herfsttij der ...
Leggi Tutto
Storico dell'arte tedesco naturalizzato statunitense (Hannover 1892 - Princeton 1968). Massimo teorico dell'iconologia, in possesso di conoscenze vastissime che esorbitano dal ristretto campo della storia [...] americane di New York (1931-35) e di Princeton (1934-35). Non rientrò in Germania in seguito all'avvento del nazismo, e, stabilitosi negli USA, insegnò dal 1935 all'Institute for advanced study di Princeton. Socio straniero dei Lincei (1967).
Opere ...
Leggi Tutto
Filosofo e pedagogista tedesco (Berlino 1869 - Kilchberg, Zurigo, 1966). Il suo pensiero è centrato su un ideale di sviluppo integrale dell'uomo che si esempla sulla figura del Cristo e indica in una salda [...] dovette riparare a Berna per la sua propaganda pacifista. Tornato in Germania fu costretto ad allontanarsene nuovamente all'avvento del nazismo. Riparò prima in Francia, poi a New York, dove rimase fino al 1963, anno in cui tornò in Svizzera.
Opere ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore statunitense (New York 1871 - ivi 1956). Figlio di musicisti e appassionato musicista egli stesso, F. si recò nel 1887 in Europa per completare la sua formazione, ma si dedicò all'arte [...] di incisione. Con V. Kandinskij, P. Klee e A. Jawlensky fondò (1924) il gruppo Die Blaue Vier. Considerato dal nazismo artista degenerato, tornò definitivamente negli Stati Uniti nel 1937 (murali per l'esposizione universale di New York, 1939; vedute ...
Leggi Tutto
Critico svedese (Kristianstad 1883 - Copenaghen 1961), autore di saggi e studî: Romanen och prosaberättelsens historia i Sverige intill 1809 ("Il romanzo e il racconto in Svezia fino al 1809", 1907), Essayer [...] rappresentante di quella critica accademica che, pur sensibile al biografismo di Sainte-Beuve, sostanzialmente discende dall'idealismo tedesco. E l'adesione a certe correnti della cultura tedesca dell'Ottocento portò il B. ad abbracciare il nazismo. ...
Leggi Tutto
Rinascimento
Michele Ciliberto
Dopo l'Umanesimo civile
L'interpretazione dell'epoca umanistica e rinascimentale in chiave di 'Umanesimo civile' ha svolto un ruolo decisivo dalla fine degli anni Venti [...] and tiranny. È in questo testo fondamentale (pubblicato negli Stati Uniti, dove si era trasferito per sfuggire al nazismo) che Baron portò a compimento l'interpretazione dell'Umanesimo in chiave 'civile', già abbozzata in una serie di saggi ...
Leggi Tutto
TABOUIS, Geneviève
Jean NEUVECELLE
Giornalista e scrittrice, nata a Parigi il 23 febbraio 1892. Esordì con lavori storici e archeologici: Toût Ank Amon, 1926; Nabuchodonosor, 1930; Salomon, 1935. Scrisse [...] 'argomento politico ricordiamo: Chantage à la guerre, 1938, dove si preannunziano i pericoli e i metodi di guerra del nazismo; Albion perfide et loyale, Londra 1938; Ils l'ont appelée Cassandre, New York 1941; Grandeurs et servitudes américaines, ivi ...
Leggi Tutto
Goretta, Claude
Ester C. de Miro d'Ajeta
Regista cinematografico svizzero, nato a Ginevra il 23 giugno 1929. Tra i maggiori esponenti del cinema svizzero, ha mostrato nei suoi film situazioni e personaggi [...] in un cineclub di Ginevra film del Neorealismo italiano, della Nouvelle vague e documentari sociali tedeschi censurati dal nazismo, durante un soggiorno a Londra in compagnia dello stesso Tanner, G. entrò in contatto con la scuola documentaristica ...
Leggi Tutto
nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...