HÄRING, Hugo
Susanna Pasquali
Architetto tedesco, nato a Biberach il 17 maggio 1882, morto a Göppingen il 1° maggio 1958. Compie gli studi presso il Politecnico di Stoccarda e poi di Dresda (1899-1902) [...] International de Architecture Moderne), di cui è a lungo vice-rappresentante della sezione tedesca. Dopo l'avvento del nazismo rimane in Germania ma, quale esponente di un'''arte degenerata'', ha pochissime occasioni di costruire. Nel 1935 diventa ...
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Storico dell'arte inglese d'origine ungherese, nato a Budapest il 21 dicembre 1887, morto a Londra il 4 aprile 1954. Con A. Hauser, suo conterraneo e coetaneo, A. è stato il maggiore rappresentante della [...] ambiente culturale sorto attorno a G. Lukács. Nel 1922 si trasferì da Budapest a Berlino da dove, dopo l'avvento del nazismo al potere, emigrò a Londra.
Nei suoi primi studi si rileva, da una parte, l'impronta dell'insegnamento formalista di Wölfflin ...
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GÖMBÖS, Jákfai Gyula
Rodolfo MOSCA
Uomo politico ungherese, nato il 26 dicembre 1886 a Murga (comitato Tolna), morto a Budapest il 6 ottobre 1936. Ufficiale di carriera nell'esercito austroungarico, [...] formare un nuovo governo. Il Gömbös elaborò un "piano nazionale di lavoro" ispirato alle contemporanee esperienze del fascismo e del nazismo, e in funzione di un'ambiziosa politica estera. Egli stipulò gli accordi di Roma del 17 marzo 1934 e 23 marzo ...
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Lorre, Peter
Serafino Murri
Nome d'arte di László Löwenstein, attore e regista cinematografico, nato a Rosenberg (od. Ružomberok, Repubblica Slovacca), nella parte ungherese dell'impero austro-ungarico, [...] sua carriera, con una varietà di toni che spaziano dal macabro al grottesco. Lasciata la Germania in seguito all'ascesa del nazismo, lavorò a Londra con Alfred Hitchcock e quindi a Hol-lywood, dove l'astuta mimica del suo volto sgraziato, dagli occhi ...
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Termine coniato dallo svedese R. Kjellén per indicare quel complesso di problemi politici che traggono origine da fatti d’ordine territoriale, specie quando si consideri lo Stato come un organismo che [...] un’involuzione verso forme esasperate di determinismo e verso un’azione di legittimazione della politica espansionista e razziale del nazismo. Da ciò derivò un discredito della g., durato a lungo, e un ristagno degli studi geopolitici. Dagli anni ...
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Drammaturgo tedesco (Eppendorf, Sassonia, 1929 - Berlino 1995). Tutta la produzione di M. sembra attraversata da una sorta di ossessione della storia tedesca, passata in rassegna nei suoi nodi cruciali [...] con aggancio, non già nostalgico bensì provocatorio, alla versificazione più tradizionalmente accreditata).
Vita
Figlio di un perseguitato dal nazismo e poi dal comunismo, nel 1947 si iscrisse al partito di Unità Socialista di Germania e nel 1954 ...
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Pseudonimo del poeta francese Alexis Saint-Léger Léger (Saint-Léger-les-Feuilles, Guadalupa, 1887 - Giens, Varo, 1975), noto anche, in diplomazia, col nome di Alexis Léger. Discendente da coloni francesi [...] collaboratore di G. Bonnet, partecipò al convegno di Monaco (1938). Destituito dal governo di Vichy per la sua ostilità al nazismo, andò esule negli USA (1941-57), dedicandosi ai viaggi e all'attività letteraria, dopo che, per tutta la sua carriera ...
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Scultore e pittore tedesco (Stolp 1878 - Lublin-Maidanek 1943). Studiò storia dell'arte a Berlino, Monaco e Firenze, dove creò le sue prime sculture. A Parigi nel 1909 realizzò sculture d'ispirazione cubista; [...] valore morale e sociale della sintesi delle arti, attraverso la sua Accademia Le Mur (1938-40). Molte delle sue opere, definite arte degenerata dal nazismo, furono distrutte. Arrestato dai nazisti (1943), morì in campo di concentramento in Polonia. ...
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Spinelli, Altiero
Politico (Roma 1907 - ivi 1986). Aderì al PCI nel 1924 partecipando alle sue attività clandestine. Arrestato nel 1927 a Milano, fu condannato a 16 anni e 8 mesi di carcere e scontò [...] d'un manifesto, noto come Manifesto di Ventotene (➔ Ventotene, manifesto di). S. partecipò attivamente alla Resistenza. Crollato il nazismo, l’ordine europeo tornò nelle mani degli Stati nazionali e al Congresso dell’Aja del maggio 1948 l’utopia ...
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Hein, Christoph
Hein, Christoph. – Scrittore e drammaturgo tedesco (n. Heinzendorf 1944). Nato nella Germania occidentale, si trasferisce giovanissimo nella DDR per poi iscriversi all’università Humboldt [...] 1989), le solitudini e l’anonimato della società comunista. Dopo il dramma teatrale dedicato alla fuga di W. Benjamin dal nazismo, Passage (1987; trad. it. 1995), la raccolta di racconti Exekution eines Kalbes (1994; trad. it. 1996) e l’autobiografia ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...