Rellich
Rellich Franz (Tramin, oggi Termeno, Sudtirolo, 1906 - Göttingen 1955) matematico tedesco di origine austriaca. Studiò all’università di Graz e successivamente a Göttingen, dove conseguì il dottorato [...] in due variabili). Rimase come professore in questa università fino al 1933, quando, a causa della sua opposizione al nazismo, fu costretto a lasciare l’insegnamento, che poté riprendere solo nel 1946. Importanti i suoi contributi nella teoria delle ...
Leggi Tutto
Storico statunitense di origine tedesca (Berlino 1918 - Madison 1999). Nel 1937 si trasferì in Gran Bretagna per sfuggire alle persecuzioni razziali (la famiglia, ebraica, era proprietaria di una casa [...] Europe in the sixteenth century, in collab. con H. G. Koeningsberger, 1968; trad. it. 1969) e, soprattutto, le radici culturali del nazismo. Tra le opere: The culture of Western Europe (1961); The crisis of german ideology (1964; trad. it. 1968); The ...
Leggi Tutto
Uomo politico tedesco (Münster 1885 - Norwich, Vermont, 1970). Leader dei sindacati cattolici (1920-30), deputato al Reichstag dal 1924 per il Partito di centro, nel 1929 divenne presidente del suo gruppo [...] , assunsero la forma di decreti presidenziali, contribuendo alla crisi delle istituzioni di Weimar. Dopo l'avvento del nazismo emigrò dapprima nei Paesi Bassi (1934), quindi negli USA (prof. di pubblica amministrazione all'Harvard Univ.). Rientrato ...
Leggi Tutto
Sociologo (Glatz, Slesia, 1876 - Colonia 1969). Prof. di economia e politica sociale a Colonia, si dedicò poi quasi esclusivamente alla sociologia. Propugnò contro le varie forme di sociologia, storiche [...] sociologica tedesca, diresse l'importante Kölner Vierteljahrshefte für Socialwissenschaften. Ritiratosi in disparte con l'avvento del nazismo, fu uno dei maggiori propulsori della ricerca sociologica tedesca dopo la seconda guerra mondiale. L'analisi ...
Leggi Tutto
PLIVIER, Theodor
P. Ch.
Scrittore, nato a Berlino il 12 febbraio 1892, morto a Avegno (Lugano) il 12 marzo 1955. Figlio di operai, fu costretto assai presto a guadagnarsi il pane e condusse per qualche [...] del Consiglio dei soldati. Avviatosi alla carriera di scrittore - dopo una avventurosa parentesi oltremare - all'avvento del nazismo emigrò nell'URSS, donde tornò in Germania nel 1945 al seguito dell'esercito rosso. Nominato a Weimar presidente ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da una dimensione utopica e insurrezionale l’ideologia comunista nel XX secolo si trasforma, [...] anni del conflitto troverà un consolidamento decisivo nel ruolo da assoluto protagonista giocato dall’URSS nella vittoria sul nazismo.
L’assetto internazionale del secondo dopoguerra consacrerà la divisione dell’Europa, e di gran parte del mondo, in ...
Leggi Tutto
Architetto (Königsberg 1884 - Berlino 1967), fratello e collaboratore di Bruno. Dal 1906 al 1911 lavorò nello studio di H. Billing a Karlsruhe; in seguito aprì un suo studio a Berlino, prima di entrare [...] ) con brillanti disegni, mostrando una particolare inclinazione operativa più che teorica. Interrotta la sua attività durante il nazismo, nel secondo dopoguerra divenne professore alla Hochschule für bildende Künste di Berlino (1945-54) e dal 1955 ...
Leggi Tutto
Religione politica
Emilio Gentile
La locuzione religione politica, insieme a espressioni affini quali religione civile, religione laica, religione secolare, spesso usate come sinonimi, è stato adoperato [...] utilizzavano l'esigenza di fede delle masse per imporre il proprio dominio.
L'esperienza della r. p. del fascismo e del nazismo si concluse con la Seconda guerra mondiale, mentre la r. p. del comunismo sovietico continuò a essere associata al culto ...
Leggi Tutto
Attrice (Copenaghen 1881 - ivi 1972). Già nota sulle scene del teatro scandinavo, nel 1910 interpretò Afgrunden (L'abisso) di U. Gad, uno dei primi esempî di cinema erotico che aprì la sua carriera di [...] di personaggi letterarî (Hamlet, 1920; Fräulein Julie, 1921; Hedda Gabler, 1924) e drammaticamente naturalistici (le prostitute di Die freudlose gasse, 1925, e Dirnentragödie, 1927). In seguito all'avvento del nazismo, nel 1936 abbandonò la Germania. ...
Leggi Tutto
Regista cinematografico bulgaro (Laribrod 1903 - Berlino Est 1963). Realizzò gran parte dei suoi film in Germania. Dopo alcune esperienze teatrali e di collaborazione cinematografica, fatte nel fervido [...] sia per le proposte stilistiche improntate a teorie e tecniche brechtiane. Emigrato in seguito all'avvento del nazismo, tornò nel dopoguerra nella Repubblica Democratica Tedesca, dove realizzò film interessanti come Unser täglich Brot (1949), Familie ...
Leggi Tutto
nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...