Denominazione assunta (nel 1934-38 e nella seconda metà degli anni 1940) da raggruppamenti di movimenti o di partiti politici di sinistra, per contingenti motivi elettorali o per più vasto programma [...] dell’Internazionale comunista promosse la costituzione di f. in Europa, contro l’ascesa del fascismo e del nazismo).
In Spagna, il Frente popular nelle elezioni politiche del 1936 riuscì a rovesciare il partito conservatore e, nonostante ...
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Medico e psicanalista tedesco (Mogilëv, Russia Bianca, 1881 - Gerusalemme 1943); fu per alcuni anni assistente volontario alla clinica psichiatrica Burghölzli di Zurigo, allora diretta da E. Bleuler. Nel [...] primo centro per la terapia di malati indigenti e per l'addestramento di aspiranti psicanalisti. Emigrato in Palestina all'avvento del nazismo, nel 1933 diede vita alla Società psicanalitica palestinese e nel 1934 all'Istituto ebraico di psicanalisi. ...
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Scrittore tedesco (Lubecca 1871 - Santa Monica, California, 1950), fratello maggiore di Thomas. Sostenitore della necessità di una letteratura sociale e dell'avvento della democrazia, offrì nei suoi romanzi [...] e Die kleine Stadt (1909) seguì la felice vena intimista dei romanzi scritti tra la fine dell'impero e l'avvento del nazismo (Mutter Maria, 1927; Eugenie oder die Bürgerzeit, 1928; Die grosse Sache, 1930; Ein ernstes Leben, 1932). Il romanzo storico ...
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Nome d'arte della regista Léontine Schlesinger (Vienna 1889 - Pretoria 1974). Attrice e allieva di M. Reinhardt, esordì nella regia cinematografica con Mädchen in Uniform (1931, supervisione di C. Frölich), [...] , per la finezza dell'indagine psicologica e per la grande eleganza formale. Lasciata la Germania alla vigilia dell'avvento del nazismo, la S. realizzò con esiti meno felici Men of tomorrow (1932), quindi si trasferì in Sudafrica, dove si dedicò al ...
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Giornalista statunitense (Lancaster 1894 - Lisbona 1961). Nel 1915-17 si adoperò attivamente, a New York, per la concessione del suffragio alle donne. Fu corrispondente del Philadelphia Public Ledger e [...] romanziere Sinclair Lewis, da cui più tardi, nel 1942, si divise). Espulsa nel 1934 dalla Germania per le sue critiche al nazismo, tornò in patria, dove fu (1936-41) commentatrice politica del New York Herald Tribune. Tra le sue opere: I saw Hitler ...
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WOTRUBA, Fritz
Maria Sicco
Scultore, nato il 23 aprile 1907 a Vienna, dove è morto il 28 agosto 1975. Dopo aver lavorato come apprendista in una bottega d'incisione, è stato allievo dello scultore H. [...] e mestieri di Vienna. Dal 1925 ha fatto parte della Secessione Viennese e nel 1938 è emigrato in Svizzera a causa del nazismo, rimanendovi fino al termine della guerra. Tornato a Vienna nel 1945 come insegnante all'Accademia, vi è sempre vissuto. La ...
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Cavani, Liliana
Flavio De Bernardinis
Regista cinematografica, televisiva e teatrale, nata a Carpi (Modena) il 12 gennaio 1937. Autrice di lucida intelligenza e con un senso rigoroso del dramma, ha [...] ), impostato con spirito laico e contestatorio, e a Il portiere di notte (1974), dove ha affrontato il tema del nazismo ponendosi in un'ottica deliberatamente al di fuori della morale tradizionale, per esplorare da un'angolazione intimista gli abissi ...
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Rothacker, Erich
Filosofo tedesco (Pforzheim, Baden-Württemberg, 1888 - Bonn 1965). Si laureò in filosofia nel 1911, a Tubinga, sotto la supervisione di H. Maier, con una tesi sullo storico K. Lamprecht; [...] insegnò dal 1924 al ’28, quando passò all’univ. di Bonn, di cui era rettore negli anni dell’ascesa del nazismo (nel 1932 firmò, assieme ad altri 51 intellettuali, un appello elettorale in favore del Partito nazionalsocialista, cui si iscrisse nel ...
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Nel linguaggio giornalistico, giovani appartenenti a gruppi che, riesumando la simbologia nazista e ricorrendo a metodi violenti e intimidatori, ostentano atteggiamenti di intolleranza verso le minoranze [...] e chi ne assuma le difese. Si caratterizzano per il particolare modo di vestirsi e di acconciarsi (testa rasata a zero, giubbotto e stivali neri di foggia militare, decorazioni derivanti dalla tradizione celtica così come recepita dal nazismo). ...
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LÖWENTHAL, Leo
Antonio Rainone
Sociologo statunitense di origine tedesca, nato a Francoforte sul Meno il 3 novembre 1990, morto a Berkeley (California) il 23 gennaio 1993. Laureato in filosofia all'università [...] dove fu in contatto con M. Horkheimer, H. Marcuse e Th. W. Adorno. Nel 1933, in seguito all'avvento del nazismo, si rifugiò a Ginevra, dove Horkheimer aveva temporaneamente trasferito l'Istituto di ricerca sociale; emigrato poi negli Stati Uniti, fu ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...