PLESSNER, Helmuth
Valerio Verra
Filosofo, nato il 4 settembre 1892 a Wiesbaden; studiò zoologia e filosofia nelle università di Friburgo, Heidelberg, Gottinga ed Erlangen. Laureatosi in filosofia a [...] , conseguì la libera docenza a Colonia nel 1920, divenendo nel 1926 professore straordinario di filosofia. Nel 1933, all'avvento del nazismo, dovette lasciare la cattedra e la Germania, e si trasferì a Groninga dove insegnò dal 1934 al 1942 e poi dal ...
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paneuropeismo
s. m. Concezione dell’Europa come entità unitaria, che tende a superare confini e divisioni di ogni tipo tra i suoi cittadini.
• La storia dell’Unione europea si può dividere in tre epoche. [...] Il primo paneuropeismo risale agli anni Venti e Trenta, ma fu spazzato via dal conflitto scatenato dal nazismo. Amen. Poi venne l’era Monnet-Schuman, appunto, fondata sulla convinzione che bisognasse mettere in comune le risorse economiche (carbone e ...
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Pirani, Mario. – Giornalista italiano (Roma 1925 - ivi 2015). Nella sua lunga carriera ha collaborato con prestigiose testate giornalistiche quali Il Giorno, Il Globo, L’Europeo e La Stampa. Storico editorialista [...] i fondatori del quotidiano. Politologo ed economista, ha pubblicato diversi volumi tra cui si segnalano: Il fascino del nazismo. Il caso Jenninger: una polemica sulla storia (1989); Il futuro dell’economia visto dai maggiori esperti mondiali (1993 ...
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Action française Quotidiano politico parigino (1908-44), da cui prese il nome il movimento diretto da L. Daudet, C. Maurras, M. Pujo e J. Bainville. Antiparlamentare e antidemocratico, il giornale derivò [...] integrale’ che raccoglieva le istanze dell’estrema destra monarchica, preannunciando al contempo le ideologie del fascismo e del nazismo. Legalmente sciolto dal governo Sarraut (1935), si riformò dopo il crollo del 1940 e sostenne Pétain. Dopo la ...
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Sacerdote (Kleinlandau, Alsazia, 1876 - Schirmeck 1944); tra i massimi studiosi di missionologia (Einführung in die Missionswissenschaft, 1917), di cui fu primo professore a Münster; fondò e diresse la [...] Zeitschrift für Missionswissenschaft. È da ricordare anche la sua collaborazione con L. von Pastor, del quale continuò l'opera (Papstgeschichte der neuesten Zeit, 4 voll., 1933-39). Avversario del nazismo, morì in un campo di concentramento. ...
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Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] amicizia con M. Horkheimer e Th. W. Adorno con i quali collaborò a Francoforte s. M. e, dopo l'avvento del nazismo, a Parigi. In seguito alla disfatta della Francia, cercò di fuggire negli Stati Uniti, ma alla frontiera spagnola, per non cadere ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1890 - Hindås, Svezia, 1935). Di famiglia ebraica, studiò diritto alle univ. di Berlino e di Iena. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, fu per alcuni anni a Parigi [...] Svezia meridionale nel 1930, presagendo il crollo della fragile democrazia tedesca. Privato della cittadinanza tedesca all'avvento del nazismo, e visti bruciare pubblicamente i suoi libri, si ridusse volontariamente al silenzio e, da ultimo, si tolse ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] caso di rilevare che in questa posizione di Popper si avverte l'eco drammatica dell'esperienza della Germania, dove il nazismo giunse al potere con un imponente seguito di massa). Di qui quello che Popper chiama il "paradosso della tolleranza", che ...
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SEGHERS, Anna
P. Ch.
Pseudonimo della scrittrice tedesca Netty Radványi (nata Reiling), nata a Magonza il 19 novembre 1900. Ha studiato in varie università storia, storia dell'arte e sinologia, addottorandosi [...] viennesi contro il regime di Dolfuss; e Die Rettung (1937), storia di un minatore cattolico che diventa deciso avversario del nazismo. Enorme successo, sia in America (dove se n'è curata anche la riduzione cinematografica), sia in Europa ha poi ...
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LINDNER, Richard
Alexandra Andresen
Pittore e illustratore statunitense di origine tedesca, nato ad Amburgo l'11 novembre 1901, morto a New York il 16 aprile 1978. Dopo aver studiato all'Accademia di [...] Belle Arti di Monaco (1925-27) e all'Accademia d'Arte di Berlino (1927-28), nel 1933, in seguito all'affermarsi del nazismo, si rifugiò a Parigi, per stabilirsi, dal 1941, negli Stati Uniti, assumendone la nazionalità nel 1948. A New York si affermò ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...