Romanziere, drammaturgo e critico norvegese, nato il 29 aprile 1895 a Kragerö, morto nel 1946.
È il massimo rappresentante di quella cultura liberale e umanistica che in Norvegia ha formato un fronte compatto [...] sia contro il comunismo, sia più tardi contro il nazismo. Redattore dal 1921 della rivista Vor Verden, (Il nostro mondo), autore di saggi critici anche sulla contemporanea letteratura europea (Tegn og gjaerninger, Simboli e azioni, 1927) Fangen ha ...
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Tuymans, Luc
Tuymans, Luc. – Artista belga (n. Mortsel 1958). Predilige il linguaggio figurativo ed elabora le immagini unendo pittura tradizionale e tecniche multimediali. I temi sui quali torna più [...] frequentemente sono quelli dei grandi drammi storici, dalle tensioni generate dal nazionalismo fiammingo agli orrori del nazismo, dagli attentati alle torri gemelle di New York (v. 11 settembre 2001) al periodo postcoloniale in Congo. Ha studiato ...
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Käutner, Helmut
Serafino Murri
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 25 marzo 1908 e morto a Castellina (Siena) il 20 aprile 1980. La sua prolifica carriera di [...] regista, come autore soprattutto di commedie sofisticate e melodrammi, ebbe inizio durante il nazismo, ma fu del tutto avulsa dalla propaganda di regime, e da questo appena tollerata. Dopo aver sperimentato, a metà degli anni Cinquanta, un dramma ...
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Kelsen, Hans
H. Kelsen
1881
Nasce a Praga
1919
Diventa prof. ordinario di diritto pubblico a Vienna
1920
Partecipa alla stesura delle leggi costituzionali della Repubblica austriaca
1929
Lascia l’Austria; [...] a Colonia è prof. di diritto internazionale. Polemica con C. Schmitt
1933
Con l’avvento del nazismo, viene destituito in quanto ebreo e si trasferisce a Ginevra
1934
Pubblica i Lineamenti di dottrina pura del diritto
1936-38
È chiamato all’univ. ...
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Pseudonimo del regista Maximilian Oppenheimer (Saarbrücken 1902 - Amburgo 1957). Attore e regista teatrale, avvicinatosi al cinema nel 1930, si fece presto notare con Liebelei (Amanti folli, 1932), un [...] film ben costruito e ricco d'un brio tutto danubiano. Fu poi attivo in Francia, dove, esule all'avvento del nazismo a causa delle sue origini ebree, assunse la cittadinanza francese, in Italia, in Svizzera, negli USA, dove riparò nel 1941, e di nuovo ...
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Diplomatico (Guardistallo 1911 - Firenze 1983). Di solida cultura umanistica, nel 1946 fu nominato ministro plenipotenziario per il recupero delle opere d'arte, in particolare di quelle trafugate dai Tedeschi [...] durante la seconda guerra mondiale. Il risultato della sua missione (le cui complesse vicende S. ha narrato in Arte e nazismo, post., 1984) è stato pubblicato nel 1984 (L'opera ritrovata), mentre il catalogo delle opere ancora da recuperare è apparso ...
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Figlia (Bellagio 1837 - Bayreuth 1930) di F. Liszt e della contessa d'Agoult; sposò in prime nozze H. G. von Bülow (1857), in seconde (1870) Wilhelm Richard W., cui diede tre figli e del quale fu preziosa [...] collaboratrice nell'organizzazione del festival wagneriano di Bayreuth. Molto discussi i suoi rapporti col nazismo, di cui fu aperta sostenitrice. Scrisse F. Liszt. Ein Gedenkblatt von seiner Tochter (1911). ...
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Zorn
Zorn Max August (Krefeld, Renania Settentrionale-Vestfalia, 1906 - Bloomington, Indiana, 1993) matematico statunitense di origine tedesca. Ha studiato all’università di Amburgo, dove, nel 1930, [...] il dottorato di ricerca. Per poco tempo è stato a Halle come assistente; nel 1933, con l’ascesa al potere del nazismo, emigrò negli Stati Uniti. Ha lavorato per due anni presso l’università di Yale e, successivamente, si è trasferito all’università ...
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Steindl, Josef
Economista austriaco (Vienna 1912 - ivi 1993). Lavorò presso l’Österreichisches Institut für Konjunkturforschung, fondato da L. von Mises (1935), dove rimase fino al 1938, anno in cui, [...] dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, fu costretto a lasciare il Paese a causa della sua avversione al nazismo. Trasferitosi in Inghilterra, insegnò al Balliol College di Oxford (1938-41) e presso l’Oxford Institute of Statistics (1941-50). ...
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Attrice, nata a Vienna il 22 agosto 1899. Recitò ad Innsbruck, Zurigo, Vienna, Monaco, Berlino: in quest'ultima città, soprattutto nei teatri di M. Reinhardt e di V. Barnowsky. Attrice di delicata sensibilità, [...] , in molte commedie moderne inglesi e americane. Ebbe notevoli successi anche come attrice cinematografica. All'avvento del nazismo, per ragioni razziali dovette stabilirsi a Londra, dove contiriuò la sua carriera artistica.
Bibl.: A. Eloesser, E ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...