Nella politica internazionale, qualsiasi atteggiamento o attività di Stati, gruppi o partiti tendente a ‘rivedere’, cioè a modificare l’assetto stabilito dai trattati.
Corrente storiografica sviluppatasi [...] avanti, i cui principali esponenti sono R. De Felice ed E. Nolte, volta a rivedere gli studi sul fascismo e sul nazismo, per darne una lettura compiutamente storica, senza pregiudizi ideologici (né di segno negativo, né di segno positivo). Il r. non ...
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Scrittore tedesco (Eluisenstein, Livonia, 1890 - Darmstadt 1977). Presto trasferitosi a Berlino, alternò romanzi incentrati su amori contrastati e conflitti psicologici (Die Verdammten, 1923, trad. it. [...] Paradies, 1927, trad. it. 1950) ad altri d'impianto storico (Der Tod von Falern, 1921; Tsushima, 1936, trad. it. 1938). Durante il nazismo si trasferì dapprima a Roma e a Vienna, ma poi rientrò in Germania, dove il regime proibì il suo Das Reich der ...
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Teologo protestante svizzero (Basilea 1886 - ivi 1968). Criticò la cultura e la società moderna in nome di un ritorno al cristianesimo originario, e si sforzò di restituire al protestantesimo una coscienza [...] a Gottinga, dal 1925 prof. ordinario a Münster, dal 1930 a Bonn, dové lasciare la Germania (1934) perché avverso al nazismo, andando a insegnare a Basilea (1935). Insegnamento e ministero pastorale si fondono nell'attività del B., la cui produzione ...
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Quotidiano politico di Berlino, d’indirizzo democratico, fondato nel 1872. Di proprietà della casa Rudolf Mosse, editrice di numerose riviste e settimanali, fu uno dei giornali tedeschi più diffusi anche [...] all’estero. Dopo il forzato abbandono della Germania da parte dei Mosse (1933), si uniformò al nazismo ma fu soppresso nel 1939. ...
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ROMAINS, Jules (pseud. di Louis Farigoule, XXIX, p. 939)
Paola Ricciulli
Scrittore francese, morto a Parigi il 14 agosto 1972. Fra il 1924 e il 1939 R. occupa una posizione di primo piano nella vita [...] pubblica, lottando per la pace e contro il nazismo. Nel settembre del 1939 viene incaricato di una missione in Belgio; in seguito alla disfatta del 1940 si reca prima in Portogallo e poi negli SUA, dove aderisce al gruppo France for ever. Passato in ...
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Fenomenologo tedesco (Francoforte sul M. 1880 - Seal Harbor, Maine, 1937). Discepolo di H. Lipps e di H. Wundt in psicologia e di E. Husserl in filosofia, collaborò con quest'ultimo allo Jahrbuch für Philosophie [...] und phänomenologische Forschung. Prof. a Gottinga (1923-33), all'avvento del nazismo fu costretto a trasferirsi negli USA, dove, fino alla morte, insegnò nel Vassar college di Poughkeepsie (N. Y.). Esponente del circolo fenomenologico di Monaco, e s ...
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Misch, Georg
Filosofo tedesco (Berlino 1878 - Gottinga 1965). Laureatosi in filosofia nell’univ. di Berlino (1900), nel 1905 ottenne l’abilitazione e fu quindi prof. a Marburgo (1911) e a Gottinga, dove [...] insegnò fino al 1935. Nel 1939, lasciò la Germania per sfuggire al nazismo; fino al 1946 visse in Gran Bretagna. Allievo di Dilthey (di cui curò l’edizione dei Gesammelte Schriften, 1914-32), ha sostenuto il punto di vista del vitalismo sul piano ...
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Giornalista (New York 1902 - Travis, California, 1965); reporter sportivo del New York Herald, del New York World Telegram in seguito al servizio dell'agenzia International news service (1932) che lo inviò [...] come corrispondente in Germania. Costretto a tornare in patria per la sua dichiarata avversione al nazismo, divenne condirettore del mensile Collier's (1933). Corrispondente di guerra dalla Francia e dall'Inghilterra (1940), narrò le sue esperienze ...
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(Teschen, oggi al confine tra Repubblica ceca e Polonia, 1891 - Madrid 1933). Ha insegnato filosofia del diritto, dottrina dello Stato e diritto pubblico nelle univ. di Kiel, Lipsia, Berlino e Francoforte. [...] Membro dell’ala riformista della S.P.D. tedesca, fu costretto all’esilio dall’avvento del nazismo.
Tra le sue opere principali, si ricordano: Hegel und der nationale Machtsstaatsgedanke in Deutschland (1921); Die Souveränität (1927); Europa und der ...
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ULBRICHT, Walter
Uomo politico, nato a Lipsia il 30 giugno 1893. Falegname, entrato prestissimo nel sindacalismo, aderì nel 1912 alla socialdemocrazia, poi nel 1919 fu spartachista e uno dei fondatori [...] del Partito comunista tedesco (KPD). Deputato al Reichstag dal 1928 al 1933, all'avvento del nazismo si rifugiò all'estero, e nel 1936 fu in Spagna. Dal 1938 nell'URSS, fu durante la guerra membro del comitato "Libera Germania", e compì opera di ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...