Poeta tedesco (Berlino 1882 - Vienna 1937). Di origine ebraica, fu, sino alla prima guerra mondiale, appassionato nazionalista. Lugubremente celebre, a tale riguardo, lo Hassgesang gegen England (1914). [...] In seguito L. mutò atteggiamento, finché, all'avvento del nazismo, dovette fuggire, rifugiandosi in Austria. Poeta sempre ricco di pathos, cantò dapprima la terra e grandi temi patriottici; in seguito, in clima espressionistico, tese verso una specie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La parabola espressionista segna un tempo importante nella cultura tedesca ed europea, [...] , in particolare dal mattone, come nelle opere di Johan Fritz Hoger .
Gli anni di Weimar e l’ascesa del nazismo
Dopo la sanguinosa repressione dei moti spartachisti del gennaio 1919, anche il Novembergruppe si scioglie e la delusione nei confronti ...
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Editore tedesco (Brema 1887 - Amburgo 1960). Nel 1908 fondò a Lipsia l'omonima casa editrice, rilevata nel 1913 da Kurt Wolff. Nel 1919 la casa editrice prese la ragione sociale "Ernst Rowohlt Verlag". [...] Costretta a chiudere durante il nazismo, nel 1945 la R. riprese l'attività e stabilì nuove sedi a Stoccarda, Amburgo, Berlino e Baden-Baden. Dal 1950 pubblicò una collana di libri tascabili, a prezzo economico, Rowohlt Rotation Romane (sigla rororo), ...
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Klibansky, Raymond
Storico tedesco della filosofia, naturalizzato canadese (Parigi 1905 - Montréal 2005). Studiò in Germania, dove conseguì la libera docenza nell’univ. di Heidelberg nel 1931 rimanendovi [...] come lettore sino al 1933. Dopo l’avvento del nazismo, essendo di famiglia ebrea si trasferì in Inghilterra e insegnò nelle univ. di Londra, Oxford, Liverpool, quindi negli Stati Uniti, dove insegnò nell’univ. di Indiana; prof. nell’Istituto di studi ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1885 - Amburgo 1972). Nel 1912 curò l'edizione di Kondor, una delle prime antologie di poesia espressionistica, negli anni 1916-24 pubblicò Das Ziel, annuario di polemica culturale [...] di ampio respiro. Arrestato all'avvento del nazismo, nel 1934 emigrò a Praga, di qui nel 1938 a Londra; ritornò in Germania nel 1952. La sua produzione è in gran parte saggistica, all'indirizzo di un attivismo illuminato. Da ricordare: Das Recht über ...
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Filologo tedesco e storico del pensiero antico (Lobberich, Renania, 1888 - Boston 1961). I suoi studi si sono concentrati soprattutto sulla filosofia e i movimenti d'idee greci del sec. 4º a. C.: egli [...] ), poi (1915) a Kiel, indi (1921) a Berlino; costretto a esulare negli Stati Uniti per la sua opposizione al nazismo, ha insegnato a Chicago (dal 1936) e alla Harvard University (dal 1939). Premio Feltrinelli internazionale per la filosofia nel 1955 ...
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Pittore tedesco (Würzburg 1897 - Prien am Chiemsee, Baviera, 1981). Essenziale per la sua formazione fu il periodo di tirocinio al Bauhaus di Weimar dal 1921 al 1924. Nel 1927 assunse la direzione della [...] scuola "Weg" di Berlino. Osteggiato dal nazismo, solo dopo la seconda guerra mondiale riprese la sua attività didattica (dal 1949 al 1952 a Wiesbaden). Nella costante ricerca di penetrare nell'ordinamento elementare e strutturale del mondo naturale, ...
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Unione cristiano-democratica
(Christlich demokratische Union, CDU) Partito politico tedesco, costituito nel 1945, appartenente alla famiglia democratico-cristiana (➔ Democrazia cristiana) e al Partito [...] popolare europeo. Erede della Zentrumspartei, fondata nel 1870 e attiva fino all’avvento del nazismo (1933), la CDU fu fondata a Berlino con l’intento di unire i conservatori e i moderati tedeschi, superando la connotazione quasi esclusivamente ...
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Sociologo tedesco (Oldenwort, Schleswig, 1855 - Berlino 1936). Prof. all'univ. di Kiel (1881-1933), fu personalità influente nel quadro della sociologia tedesca. Nella sua opera più nota, Gemeinschaft [...] , Berlino e Tubinga e si dedicò poi all'insegnamento all'univ. di Kiel (1881), dove rimase fino all'avvento del nazismo (1933), come docente di filosofia (dal 1881, titolare dal 1891); coprì come straordinario una cattedra di diritto pubblico (1909 ...
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Giornalista (Londra 1892 - Guildford 1957). Dal 1920 all'avvento di Hitler, corrispondente del Manchester Guardian a Berlino, segnalò con chiarezza il rinascente nazionalismo tedesco. Richiamato a Londra [...] dal giornale, fornì quale redattore diplomatico un amplissimo notiziario sui preparativi bellici del nazismo. Dal 1938 al 1946 diresse la rivista Nineteenth century and after, dove condusse una vivace polemica sulla condotta della guerra. ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...