Nato a Dedham nel Massachusetts (Stati Uniti) il 19 aprile 1758, morto ivi il 4 luglio 1808. I suoi discorsi, pronunciati nel congresso federale, durante le presidenze del Washington e dell'Adams (1788-1800), [...] del New England espongono la completa teoria politica dell'ala destra del movimento costituzionale americano: democrazia nazionalista, guidata dai "migliori elementi" (quelli, cioè, di ricchezza e di cultura superiori); paura della folla volgare ...
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Poeta e drammaturgo uruguaiano, nato a San Carlos nel 1833 e morto a Buenos Aires nel 1867. Svolse un'attività politica che gli costò l'esilio nel Brasile (1847-1852). Le sue poesie (Arenas del Uruguay; [...] Flores Uruguayas, ecc.), il dramma storico Camila O' Gorman (1856), che riprende un episodio della dittatura del Rosas, e il poema La cruz de azabache, si muovono entro l'atmosfera romantica su uno sfondo storico-nazionalista. ...
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Generale francese (Rennes 1837 - Bruxelles 1891); comandante nel 1884 del corpo di occupazione in Tunisia, ne fu richiamato l'anno successivo per conflitti con le autorità civili; legatosi col partito [...] ) per la sua opposizione al governo, la sua popolarità gli meritò un seggio alla Camera: capo d'un partito nazionalista, il boulangismo, che voleva la risurrezione della Francia con una nuova costituente, e appoggiato dalle correnti monarchiche, B ...
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GOTTWALD, Klement (App. II, 1, p. 1072)
Uomo politico cecoslovacco, morto a Praga il 14 marzo 1953. Tenne sino alla morte la carica di presidente della repubblica e, sulla linea del colpo di stato del [...] lunga lotta contro il segretario del partito comunista Rudolf Slanski (impiccato nel 1952) e altri, accusati di deviazionismo nazionalista, si concluse con l'assunzione anche della carica di presidente del partito (6 settembre 1951). G. divenne così ...
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Kováč, Michal. – Uomo politico slovacco (Ľubiša 1930 - Bratislava 2016). Economista, ministro delle Finanze della Repubblica Federale Ceca e Slovacca (nome ufficiale della Cecoslovacchia dall'aprile 1990 [...] . Primo presidente della Slovacchia dopo la separazione dalla Cecoslovacchia, ha ricoperto l’incarico dal 1993 al 1998; gli anni della sua presidenza sono stati segnati dal contrasto istituzionale con il capo del governo, il nazionalista V. Mečiar. ...
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GARLANDA, Federico
Nato a Strona (Novara) il 17 aprile 1857, morto a Roma il 23 marzo 1913. Laureato in lettere all'università di Torino, visse alcuni anni in Inghilterra e in America. Fu deputato di [...] . Nel 1906 fu nominato professore di filologia inglese all'università di Roma. Fu tra i fondatori del partito nazionalista italiano.
Scrisse di varî argomenti filologici e politici. Fra i primi ricordiamo: Della lunghezza di posizione nel latino ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] di una funzione dirigente" (p.176).
Il tutto entro la cornice di un'ideologia del valore aggiunto come ratio fondante del nazionalismo: se è vero - notava il C. - che "la ricchezza [e] il dominio delle cose hanno anche e soprattutto un valore e ...
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CHIGGIATO, Giovanni
Concetta Maria Lipari
Nato a Venezia il 14 giugno 1876 da Arturo, ingegnere, e da Nina Regazzi, si era laureato in diritto presso l'università di Padova, curando anche lo studio [...] l'Unità e l'intervento(1870-1914), Roma 1934-39, II, pp. 608, 734, 809; III, pp. 9, 13, 26; R. Ronzio, La fusione del nazionalismo col fascismo, Roma 1943, p. 12; B. Vigezzi, L'Italia di fronte alla I guerra mondiale, Milano-Napoli 1966, I, p. 661. ...
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Patriota e uomo di stato romeno (Şimleul-Silvaniei 1873 - Galaţi 1952). Eletto (1906) al parlamento ungherese, guidò il gruppo di deputati che rivendicava il passaggio della Transilvania alla Romania. [...] con la Romania, sancita di diritto dal trattato del Trianon (1920). Capo del partito nazionale contadino sorto dalle successive fusioni del partito nazionale di Transilvania col partito conservatore democratico di Take Ionescu (1923), col partito ...
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TUMEDEI, Cesare
Leonardo Pompeo D'Alessandro
TUMEDEI, Cesare. – Nacque a Montalto Marche (Ascoli Piceno) l’11 luglio 1894 da Giuseppe, medico, e da Marianna Sacconi.
Nel novembre del 1910 si iscrisse [...] persino un invito di Camillo Pellizzi a partecipare a un ciclo di seminari sui «codici mussoliniani» organizzato dall’Istituto nazionale di cultura fascista: «non potrei dire in quella occasione ciò che non penso» scrisse a Pellizzi (cfr. le lettere ...
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nazionalista
s. m. e f. e agg. [der. di nazionale, sull’esempio del fr. nationaliste (cfr. anche l’ingl. nationalist)] (pl. m. -i). – Esponente, seguace e fautore del nazionalismo, sia come sentimento, sia come ideologia, movimento politico...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...