Uomo politico e diplomatico slovacco (Tisevec, Slovacchia, 1902 - Praga 1952). Deputato comunista dal 1934, dopo il crollo cecoslovacco del 1938-39 si rifugiò a Parigi e quindi a Londra dove, nel 1942, [...] in patria divenne sottosegretario agli Esteri e poi, dopo la morte di J. Masaryk, ministro (1948). Accusato di deviazionismo nazionalista, fu esonerato dalla carica (1951) e successivamente arrestato (1952) sotto l'accusa di tradimento e sabotaggio e ...
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homeland
(o bantustan) Entità politico-territoriali riservate ai neri nel Sudafrica dell’. Chiamati originariamente bantustan («Paesi dei bantu»), facevano riferimento alle «riserve» riconosciute nel [...] sulla base delle istituzioni tradizionali di ogni singolo gruppo. In seguito alla vittoria elettorale del Partito nazionalista (1948), si procedette al perfezionamento della segregazione razziale col varo dell’apartheid. Nel 1959 il Sudafrica ...
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Muscat, Joseph. – Uomo politico maltese (Pietà, Malta, 1974). Laureatosi in Management e politiche pubbliche nel 1996 e in Studi europei nel 1997, addottoratosi in Management presso l’Università di Bristol [...] tenutesi nel marzo 2013 tale formazione politica ha ottenuto una netta vittoria (55% delle preferenze) contro il Partito nazionalista guidato dal premier uscente L. Gonzi, cui M. è subentrato riportando la sinistra al governo dopo quindici anni ...
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NICOLA I (Nikita) re del Montenegro
Oscar Randi
Nato a Njeguš il 7 ottobre 1841, morto ad Antibo il 2 marzo 1921. Passata la prima fanciullezza a Cettigne, frequentò a Trieste e a Parigi le scuole medie. [...] di tutti i Serbi (1866). Nel medesimo anno, compose la poesia: Onamo, onamo (Laggiù, laggiù) che divenne inno nazionale. La seconda guerra turca (1876-1878) gli preparò i successi del Congresso di Berlino: sovranità e aumento territoriale con sbocco ...
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BOTTACCHIARI, Rodolfo
Luciano Zagari
Nato a Genga (Ancona) il 18 maggio 1885 da Ettore e da Sestilia Narducci, fu discepolo di Cesare De Lollis, che lo chiamò a collaborare alla Cultura.
L'attività [...] Il ponte spezzato (Milano 1942) e Anch'io avevo una patria (Roma 1945).
Bibl.: P. M. Arcari, Le elaborazioni della dottrina politica nazionale fra l'Unità e l'intervento (1870-1914), Firenze 1934-39, p. 770; G. Necco, Ricordo di R. B., in Nuova riv ...
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Figlio (m. 204 a. C.) di Tolomeo III e di Berenice II; succedette al padre nel regno (221). Temperamento debole, fanatico del culto dionisiaco, subì l'influenza dell'entourage di corte, dalla quale non [...] grande vittoria a Rafia (217); ma l'avere immesso elementi indigeni nell'esercito suscitò tra gli Egiziani un movimento nazionalista che sarebbe divenuto sempre più pericoloso, concludendosi nella Tebaide con la dominazione di due re Nubiani, e che ...
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Clementis, Vlado
Politico e diplomatico slovacco (Tisevec, Slovacchia, 1902-Praga 1952). Deputato comunista dal 1934, dopo il crollo cecoslovacco del 1938-39 si rifugiò a Parigi e quindi a Londra dove, [...] in patria divenne sottosegretario agli Esteri e poi, dopo la morte di J. Masaryk, ministro (1948). Accusato di deviazionismo nazionalista, fu esonerato dalla carica (1951) e successivamente arrestato (1952) sotto l’accusa di tradimento e sabotaggio e ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] per giudicare i delitti contro lo Stato e il regime.
Nel 1928 (l. 1019/1928) fu introdotto il collegio unico nazionale e si attribuì al Gran Consiglio il compito di scegliere i candidati alla Camera. Il Gran Consiglio assunse competenze di rilievo ...
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RUNDSTEDT, Karl Rudolf von
Mario TORSIELLO
Generale maresciallo di campo tedesco, nato a Aschersleben il 12 dicembre 1875. Sottotenente di fanteria nel 1892, frequentò in seguito la Scuola di guerra [...] , e fu poi inviato in Turchia per la riorganizzazione dell'esercito turco. Giurò fedeltà alla repubblica tedesca, divenne fiero nazionalista e liquidò le formazioni militari dei gruppi di sinistra. Ebbe compito direttivo nell'esecuzione dei piani di ...
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Letterato e politico, nato a Parigi il 2 settembre 1846 e morto a Mont-Boron presso Nizza il 30 gennaio 1914. Dopo una giovinezza incerta e divisa tra i viaggi per l'Europa, la poesia e qualche tentativo [...] alla guerra sono i Chants du soldat (1872) e i Nouveaux chants du soldat (1875) anelanti alla rivincita. Questo spirito nazionalista lo spinge nell'agone politico, e la fondazione, a richiesta di Gambetta, della Ligue des patriotes (1882), con la ...
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nazionalista
s. m. e f. e agg. [der. di nazionale, sull’esempio del fr. nationaliste (cfr. anche l’ingl. nationalist)] (pl. m. -i). – Esponente, seguace e fautore del nazionalismo, sia come sentimento, sia come ideologia, movimento politico...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...