ARMENISE, Giovanni
Francesco M. Biscione
Nacque a Bari il 24 maggio 1897 da Giuseppe, facoltoso notaio, e da Adriana Milella. Diplomato ragioniere, fu nazionalista nel 1915 e ufficiale dei bersaglieri [...] a merito delle amministrazioni che si sono succedute e in particolare del conte G. Armenise che ne ha diretto l'azione" (Banca nazionale dell'agricoltura, Relazioni e bilancio al 31 dic. 1944, p. 10).
Nel 1938, l'A. divenne presidente del consiglio d ...
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Uomo politico e letterato romeno (Iaşi 1857 - Sibiu 1947). Professore di economia politica all'università di Iaşi, fondò nel 1910 con N. Iorga il partito nazionalista democratico. Staccatosi poi dal grande [...] , insieme al poeta O. Goga, il partito nazionale-cristiano, a carattere nazionalistico, autoritario e antisemita. In campo letterario è noto per il trattato di estetica Naţionalitatea în artă ("La nazionalità nell'arte", 1905) e soprattutto per molti ...
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Uomo politico e giornalista italiano (Bologna 1878 - Roma 1967). Collaboratore del Resto del Carlino e del Giornale d'Italia, fu nel 1910 tra i fondatori del movimento nazionalista e nel 1911 dell'Idea [...] dal 1913, interventista e pluridecorato della prima guerra mondiale; dopo la fusione dei nazionalisti col Partito fascista ormai al potere, fu ministro delle Colonie, dell'Interno (1924) e nuovamente delle Colonie (1926-1928). Senatore dal ...
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Dati statistici, censimenti. - La superficie della Cina è calcolata in 9.598.029 km2; di questi, 9.561.000 km2 costituiscono il territorio controllato dal governo della Repubblica Popolare Cinese, con [...] frustravano sostanzialmente l'enorme sforzo degli avversarî. Alla fine del 1946 e per tutto il 1947 le forze in presenza ammontarono per i nazionalisti a 2.600.000 uomini e per i comunisti a 1.100.000; dal punto di vista delle armi leggere (fucili e ...
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Comunità Francese (fr. Communauté Française) Associazione di Stati istituita dalla Costituzione francese del 1958, in sostituzione dell’Unione Francese (➔), nel tentativo di fornire al movimento nazionalista [...] che si era sviluppato nelle colonie africane uno sbocco compatibile con il mantenimento di stretti legami con la Francia. In base al referendum del 1958 vi aderirono tutte le colonie francesi dell’Africa ...
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Pseudonimo del poeta e critico scozzese Christopher Murray Grieve (Langholm, Dumfriesshire, 1892 - Edimburgo 1978). Svolse attività di giornalista e fu tra i fondatori del Partito nazionalista scozzese. [...] Nella sua vasta produzione si possono individuare varie fasi. Nelle prime raccolte (Annals of the five senses, 1923) si ritrovano echi e suggestioni georgiane; l'abilità tecnica di Dunbar e l'idealismo ...
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Taytu
Imperatrice d’Etiopia (n. 1850 ca.-m. 1918). Di stirpe nobile sposò ras Menelik dello Shoa, imperatore dal 1891. Colta e influente consigliera, ardente nazionalista avversa alla penetrazione occidentale [...] in Etiopia, a corte guidò l’ala conservatrice. Nella battaglia di Adua (1896) affiancò il marito che poi coadiuvò quando la salute del negus declinò (1906). Fu estromessa dalla scena politica nel 1910 ...
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Uomo politico sudafricano (Amsterdam 1901 - Città del Capo 1966). Professore di psicologia nell'univ. di Stellenbosch, si distinse come uno dei più intransigenti sostenitori del programma del Partito nazionalista. [...] e legislativa sulla base del principio dell'apartheid. Nel febbraio 1958 successe a J. Strydom come capo del Partito nazionalista e come primo ministro: sotto il suo governo l'Unione divenne repubblica e uscì dal Commonwealth. Fu assassinato da ...
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Zhang Guotao
Politico cinese (Pingxiang, Jiangxi, 1897-Toronto 1979). Membro fondatore e leader del Partito comunista cinese, alla nascita del primo Fronte unito (1923), divenne nazionalista. Collassata [...] l’alleanza (1927), Z.G. fu inviato in Russia sino al 1931. Rientrato in Cina e di nuovo a fianco dei comunisti, a causa di contrasti con Mao (1935), si riavvicinò ai nazionalisti (1938). Nel 1949 si trasferì a Hong Kong e poi in Canada (1968). ...
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Mulay Hafiz (propr. 'Abd al-Hafiz)
Mulay Hafiz
(propr. ‛Abd al-Hafiz) Sultano ‛alawita del Marocco (regno 1908-12). Fu proclamato come esponente della corrente nazionalista e antifrancese, in contrapposizione [...] al fratello ‛Abd al-‛Aziz, giudicato troppo filoeuropeo e costretto per questo ad abdicare. Ma, obbligato ad accettare il protettorato francese col Trattato di Fez del 1912, M.H. dovette rinunciare al ...
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nazionalista
s. m. e f. e agg. [der. di nazionale, sull’esempio del fr. nationaliste (cfr. anche l’ingl. nationalist)] (pl. m. -i). – Esponente, seguace e fautore del nazionalismo, sia come sentimento, sia come ideologia, movimento politico...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...