Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] per giudicare i delitti contro lo Stato e il regime.
Nel 1928 (l. 1019/1928) fu introdotto il collegio unico nazionale e si attribuì al Gran Consiglio il compito di scegliere i candidati alla Camera. Il Gran Consiglio assunse competenze di rilievo ...
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giustizialismo
Dottrina e prassi politica su cui era fondato, in Argentina, il regime di J.D. Perón, presidente della Repubblica dal 1946 al 1955 e dal 1973 alla morte (1974). Era caratterizzata da una [...] proclamata equidistanza tra comunismo e capitalismo, da un accentuato nazionalismo e da un programma di riforme sociali associato a spunti autarchici e corporativi. ● Nel linguaggio comune il termine indica l’atteggiamento di chi chiede che venga ...
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KIREEVSKIJ, Ivan Vasil'evič
Ettore LO GATTO
Pubblicista russo, uno dei fondatori dello slavofilismo, nato a Mosca il 22 marzo 1806, morto l'11 giugno 1856 a Pietroburgo. Ebbe come primo educatore il [...] poeta Žukovskij, il quale influì sul fanciullo col suo accentuato nazionalismo. Giovinetto, insieme con lo scrittore V. Odoevskij e con il poeta Venevitinov si avvicinò al gruppo dei cosiddetti "filosofi" ("ljubomudrye"), liberaleggianti, entusiasti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ragioni che portano al conflitto il sistema delle alleanze dei decenni precedenti [...] delle borse valori; l’adozione del corso forzoso (cioè del regime per cui non viene più assicurata la conversione della moneta nazionale in oro o argento) aumenta notevolmente la moneta circolante e, per la rarefazione dei beni di consumo, produce un ...
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MARAVIGLIA, Maurizio
Daniele D'Alterio
Nacque a Paola il 15 genn. 1878 da Pietro e da Emilia Miceli, in una delle famiglie più ricche e influenti del Cosentino.
Giovanissimo, cominciò a militare nel [...] dei Fasci di combattimento e, dopo la marcia su Roma, si prodigò in favore della confluenza dell'Associazione nel Partito nazionale fascista (PNF), avvenuta ufficialmente con la firma del patto di fusione il 23 febbr. 1923. Membro da questa data e ...
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Uomo politico statunitense (contea di Overton, Tennessee, 1871 - Bethesda, Maryland, 1955). Studioso di problemi finanziarî, ebbe parte nell'emanazione delle leggi sull'income tax (1913) e sull'imposta [...] e, come tale, partecipò alla conferenza economica di Londra (1933), dove sostenne, in contrasto con il nazionalismo economico degli Stati Uniti, la necessità della riduzione delle tariffe doganali. Diresse le delegazioni alle conferenze panamericane ...
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internazionalismo
L’aspirazione alla solidarietà e alla cooperazione tra i popoli e la tendenza a favorire la formazione di organismi internazionali per raggiungere fini comuni. Le più note organizzazioni [...] tra gli Stati per il mantenimento della pace. L’i. si esprime come ideale della solidarietà sociale oltre le barriere nazionali.
Il concetto di i. in economia fa riferimento, anche a tratti tipici della globalizzazione, come per es. il comportamento ...
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FONDAMENTALISMO.
Enzo Pace
– Premesse storiche. Le caratteristiche del fondamentalismo. Economia, comunicazione, genere. Bibliografia
Premesse storiche. – Il f. è un fenomeno religioso relativamente [...] era stata un’associazione di famiglie e pastori fondamentalisti. Il caso giudiziario divenne ben presto un caso di rilevanza nazionale; i media dell’epoca (giornali e radio) ne parlarono a lungo. La controversia teologica si trasformò così in scontro ...
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Scrittore turco (Gönen, Balikesir, 1884 - İstanbul 1920). Si dedicò alla carriera militare, combattendo nella guerra di Libia e in quella balcanica, prima di dedicarsi all'insegnamento e alla letteratura. [...] Collaborò alle riviste letterarie Genç Qalemler ("Le giovani penne") e Tuna ("Danubio"); fu tra i principali interpreti del nazionalismo turco. Nelle sue novelle, in cui si esaltano la moralità e la civiltà del popolo turco, si fa uso di una sottile ...
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Poeta norvegese (Vaage, Oppland, 1749 - Copenaghen 1794). Studiò all'università di Copenaghen, dove rimase come insegnante ed ebbe tra i suoi allievi A. G. Oehlenschläger. Con le sue Døleviser ("Canzoni [...] di Døle"), pubblicate soltanto nel 1802 e scritte nel dialetto nativo, fu tra i primi interpreti del nascente nazionalismo norvegese, che dominerà l'epoca romantica. Particolare popolarità raggiunse la ballata dano-norvegese Sinklarsvise ("Canzone di ...
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nazionalismo
s. m. [der. di nazionale, sul modello del fr. nationalisme (cfr. anche l’ingl. nationalism)]. – 1. a. Esaltazione dell’idea di nazione e di tutto quanto è espressione di essa nella vita civile e politica. b. Sentimento di forte...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...