Nella pubblicistica e nella storiografia francese dell’Ottocento, l’epoca del ristabilimento sul trono di Francia del ramo primogenito dei Borbone, dopo la Rivoluzione e l’Impero napoleonico.
Dalla storia [...] va dal 1815 al 1830, caratterizzato dalla lotta tra le vecchie monarchie restaurate e le nuove idee di libertà e di nazionalità. La R. non fu una mera reazione: a eccezione della Spagna e di alcuni principati tedeschi e italiani (Modena), gli Stati ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] ultimi vent'anni, a cura di F. Valsecchi e G. Martini (2 voll., 1975), che pubblicava gli Atti del 1° Congresso nazionale di Scienze storiche organizzato a Perugia dal 9 al 13 ottobre 1967 dalla Società degli storici italiani con il patrocinio della ...
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MODIANO, Patrick
Caterina Francesca Giordano
Scrittore francese, nato il 30 luglio 1945 a Boulogne-Billancourt, nei pressi di Parigi, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 2014.
Grazie all’intercessione [...] farsesco quando, tentando in tutti i modi di affrancarsi dalla sua identità di ebreo, egli arriva ad aderire al nazionalismo xenofobo immaginando di diventare uno sterminatore di giudei.
Al primo romanzo fecero seguito a breve distanza La ronde de ...
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Uomo politico, nato il 18 marzo 1782 nella contea di Abbeville (Carolina del Sud). Uscito appena dall'università, fu eletto alla Camera dei rappresentanti (1811), dove si legò subito a quel gruppo di giovani [...] alle decisioni del Congresso; e di fronte a questo problema Calhoun procedette a una prima revisione del suo nazionalismo. Egli si era lentamente staccato dalla concezione che il protezionismo rappresentasse una forma di coesione, e rigettando le ...
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Figlio di Federico il Severo, langravio di Turingia e margravio di Meissen, della casa di Wettin, natto ad Altenburg l'11 aprile 1370, morto ivi il 4 gennaio 1428. Morto suo padre (1381), si procedette [...] la quale fu creato un nuovo centro di studio e di ricerche per i Tedeschi, scacciati da Praga dall'ardente nazionalismo dei Cèchi.
Bibl.: J. G. Horn, Lebens- und Heldengeschichte Friedrichs des Screitbaren, Lipsia 1733; Th. Flathe, in Allg. deutsche ...
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MORRA di Lavriano e della Monta, Umberto
Giovanni Contini Bonacossi
MORRA di Lavriano e della Montà, Umberto. – Nacque a Firenze il 13 maggio 1897 da Roberto, conte di Lavriano e della Montà, e da Maria [...] di tipo cattolico.
Con Semeria tra il 1919 e il 1920 si recò in America per raccogliere fondi per l’Opera nazionale orfani di guerra, un viaggio che gli permise una precoce e diretta conoscenza delle risorse e dei problemi della società americana ...
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CARONCINI, Alberto
Stefano Indrio
Nacque a Roma il 21 febbr. 1883 da Gustavo e da Giovanna Biasioli, una solida famiglia di ceto medio, di origine veneta.
Nell'aprile 1897 partecipò, a Pisa, ad un congresso [...] . La guerra della vera libertà, in L'Azione, 22 nov. e 20 dic. 1914: sintesi del discorso del C. al convegno dei nazionalisti liberali). Secondo il C., occorreva che l'Italia fosse all'altezza della soluzione bellica, se la guerra era un momento di ...
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FABBRI, Federico
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Nacque a Ravenna il 10 genn. 1835, da Gaetano, medico, e da Adelaide Miani. Si avvicinò presto al movimento patriottico, con ogni probabilità aderendo in questo stesso periodo alla [...] Stato, in particolare in merito al divorzio, all'insegnamento religioso nelle scuole, alla proclamazione del 20 settembre come festa nazionale: su tali questioni la posizione del F. fu intransigente e coerente, secondo una linea che egli aveva difeso ...
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BRUNATI, Giuseppe
VVenturi
Nato a Milano il 18 febbr. 1881 da Alessandro e da Clelia Busnari, fu educato presso la scuola dei gesuiti di Gorla Minore, e l'impronta cattolica fu decisiva e sempre presente [...] mondiale lo trovò naturalmente acceso interventista. Arruolatosi, partecipò a molte azioni di guerra rimanendo ferito e mutilato. Il nazionalismo del B. si manifestò in questi anni con un'intensa propaganda politica, e con la fondazione di alcuni ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] nella seconda metà del 17° sec. che il Belgio conobbe un risveglio creativo tra i musicisti locali, che culminò in un movimento nazionale nel 19° secolo. La scuola moderna belga si può considerare fondata da C. Franck (1822-1890) che, pur vivendo e ...
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nazionalismo
s. m. [der. di nazionale, sul modello del fr. nationalisme (cfr. anche l’ingl. nationalism)]. – 1. a. Esaltazione dell’idea di nazione e di tutto quanto è espressione di essa nella vita civile e politica. b. Sentimento di forte...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...