Uomo politico serbo (Pozarevac 1941 - L'Aia, Paesi Bassi, 2006). Dal 1959 membro della Lega dei comunisti di Iugoslavia, fu presidente del comitato cittadino del partito a Belgrado (1984-86) e presidente [...] nuovo grave fronte di crisi che M. stesso aveva contribuito a creare sin dalla fine degli anni Ottanta, fomentando il nazionalismo dei Serbi del Kosovo e cancellando, già dal 1990, l'autonomia del Kosovo, provocando la chiusura di scuole, università ...
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Regista cinematografico (n. Budapest 1917 - m. 1991); scenografo teatrale e cinematografico, nel 1952 esordì nella regia cinematografica con Vihar ("La tempesta"); seguì Elétjel ("Segno di vita", 1954); [...] attratto dall'analisi del passato, ha diretto fra l'altro: Hannibál tanár úr ("Il professor Annibale", 1956), contro il nazionalismo; Duvad ("La belva", 1959); Két félidö a pokolban ("Due tempi all'inferno", 1961), sui lager nazisti; Húsz óra ("Venti ...
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Nasser, Gamal Abdel
Politico egiziano (Alessandria d’Egitto 1918-Il Cairo 1970), presidente della Repubblica egiziana dal 1954 al 1970. Primogenito di un modesto funzionario postale, originario di un [...] l’alleanza anglo-irachena riproposta nello stesso anno dal Patto di Baghdad. Nel 1956, divenuto capo dell’Unione nazionale, il partito unico rivoluzionario, N. annunziò la nazionalizzazione del Canale di Suez, dopo il rifiuto dei Paesi occidentali ...
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Il concetto di ivoirité è stato promosso durante gli anni Novanta del 20° secolo dall’allora presidente Bédié ed è stato poi fatto proprio dall’ex presidente Gbagbo. L’ivoirité pretende di definire la [...] quale forma di auto-identificazione politica, in contrasto con la politica di accoglienza funzionale ai bisogni dell’economia nazionale. Coniato in un periodo di crescente crisi economica, l’ivoirité è servita a proteggere i privilegi economici dei ...
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Valli, Luigi
Nicolò Mineo
Critico letterario (Roma 1878 - Terni 1931); professore di filosofia nei licei. Influenzato dalle correnti mistico-irrazionalistiche di fine Ottocento, approdò (formando - [...] ) a un'associazione di naturalismo pseudo-scientifico e vitalismo mistico, di religiosità misteriosofica e di nazionalismo e bellicismo politico. Un autore congeniale e precorritore di contemporanee formule ideologiche egli credette di scoprire ...
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Religione dei Giapponesi, che la chiamano shintō («la via degli dei») come opposta a butsudü («la via del Buddha»). È un animismo o politeismo naturale, cui in un momento successivo, sotto l’influsso del [...] dinastia del Giappone discende da Amaterasu, la dea del sole) e ha ispirato il nazionalismo nipponico, che vi ha visto un potente elemento di coesione nazionale; tuttavia si è sempre dovuto confrontare con il buddhismo, ora fondendosi con esso in ...
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Collocazione degli attori politici (partiti, sindacati, movimenti, associazioni o individui) in prossimità di un estremo dell’asse destra-sinistra definito in termini prevalentemente ideologici.
La difficoltà [...] a riformulare la nozione in termini storici e psicologici. Perciò sono stati individuati alcuni nuclei tematici di cultura politica ai quali ricondurre ideologie e comportamenti estremistici: per es., il nazionalismo, il razzismo, il totalitarismo. ...
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CENTO, Vincenzo
Francesco Muzzioli
Nato a Pollenza (Macerata) il 25 genn. 1888 da Evaristo e da Ermelinda Andreani, si laureò in filosofia e intraprese la carriera didattica, insegnando prima pedagogia [...] e ilministro, ospitato sul Giornale d'Italia del 25 febbr. 1925.
Sul piano politico si era distaccato definitivamente dal movimento nazionalista. Secondo il C., la "nazione" era un'idea pura che mal sopportava compromessi con gruppi o classi sociali ...
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Storico e giornalista (Marsciano 1886 - Roma 1974). Professore di storia della Chiesa nell'univ. di Napoli (1916-21), passò alla direzione politica della Stampa di Torino (1921-25), ove condusse una campagna [...] quegli anni, raccolti in parte nei volumi Nazionalfascismo (1923) e Irrealtà nazionalista (1925), costituiscono ancora oggi una fondamentale analisi del fascismo e del nazionalismo. Lasciato il giornalismo politico, la sua opera di studioso contribuì ...
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Capo della popolazione germanica dei cherusci (m. 19 d.C.). Militò nell'esercito romano in Pannonia e acquisì la cittadinanza, ma tornato in patria, che trovò sempre più sotto il controllo di Roma, si [...] ribellò e tese al console Quintilio Varo un'imboscata nella selva di Teutoburgo (9 d.C.), dove distrusse quasi tutto l'esercito romano. La sua figura fu ripresa nel 19° sec. dal rinascente nazionalismo tedesco. ...
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nazionalismo
s. m. [der. di nazionale, sul modello del fr. nationalisme (cfr. anche l’ingl. nationalism)]. – 1. a. Esaltazione dell’idea di nazione e di tutto quanto è espressione di essa nella vita civile e politica. b. Sentimento di forte...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...