CASAROLI, Agostino
Carlo Felice Casula
Nacque a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza il 24 novembre 1914. Il padre, Emilio, era sarto e la madre, Giuditta Pallaroni, casalinga.
Le condizioni [...] tedesca, moltiplicò l’influenza economica e culturale della Germania su tutta l’area orientale e balcanica dell’Europa, aprendola all’influenza occidentale America Latina fu inviato al secondo congresso nazionale dei religiosi degli Stati Uniti, che ...
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Antisemitismo
Imanuel Geiss
Introduzione
Il termine 'antisemitismo', preso in senso stretto, è usato impropriamente: com'è noto, infatti, anche gli Arabi sono semiti, mentre con antisemitismo si intende [...] e dei nazionalisti di destra, persuasi che la guerra franco-tedesca fosse stata finanziata dagli ebrei tedeschi. In seguito e i partiti comunisti, nonché le sinistre non comuniste occidentali, nel loro sostegno agli Arabi scivolarono, a partire ...
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Sionismo
Vittorio Dan Segre
Terminologia
Il termine 'sionismo', coniato da Nathan Birnbaum, si ricollega con Sion, uno dei nomi biblici di Gerusalemme. Dal punto di vista religioso e letterario esso [...] ma anche l'assimilazione degli Ebrei nella società occidentale, in quanto perdita dell'identità collettiva. Riteneva all'assimilazione. Ma la maggioranza dei rabbini tedeschi osteggiarono il movimento nazionale e ancora di più lo combatterono i ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Ristrutturazione
Zuoyue Wang
Ristrutturazione
Gli Stati Uniti divennero una grande potenza scientifica mondiale grazie al forte impegno delle istituzioni, [...] gli investimenti di Gran Bretagna, Germania occidentale, Francia, Giappone e Canada messi insieme risorse e al personale specializzato tedesco, nel clima della nascente guerra si era rifugiato il governo nazionalista dopo la sconfitta nella guerra ...
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ebrei
Il nome e., di origine incerta ma di probabile derivazione dall’ebraico ivri (da ever, «dall’altra parte») fu usato per la prima volta a definire Abramo, «colui che sta dall’altra parte», ed è [...] come il francese, l’inglese e il tedesco, il termine «ebraico» è rimasto solo Provenza. In Inghilterra, l’altra grande monarchia nazionale europea, gli e. erano stati espulsi tutti gli Stati dell’Europa occidentale (dove rappresentavano minoranze più ...
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dittatura
Massimo L. Salvadori
Potere tirannico senza controllo
In epoca romana la dittatura era concepita come una funzione con limiti precisi nel tempo e nell'esercizio del potere: il termine dittatura [...] socialdemocratici, nell'Europa occidentale la prospettiva della a integrare la vita sociale nello Stato nazionale, il nazismo si poneva come fine ultimo mondiale da ottenersi, facendo leva sullo Stato tedesco, con la vittoria della guerra di razza ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] del movimento operaio fu assunta dalla socialdemocrazia tedesca, il cui ideologo principale era K i sistemi politici dell’Europa occidentale.
È in questo contesto che (1944-45), dei governi di unità nazionale che avviarono la ricostruzione del paese. ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] e un carattere invece soprattutto nazionale in Italia e nel mondo assume un valore paradigmatico nella tradizione politica occidentale, come non era riuscito né alla r crescita caratterizzò il decollo industriale tedesco.
La r. industriale negli ...
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Uno dei quattro punti cardinali, quello dove sorge il Sole (➔ est); con significato più ristretto, la parte dell’orizzonte dove sorge il Sole.
Geografia
Il termine indicava già negli autori dell’antichità [...] paesi dell’Asia occidentale, dalla Turchia all’Iran (o anche all’Afghanistan). Fin dal 1908 il geografo tedesco E. Banse propose ottomano dall’interno. Nel 1815 riprese vigore il movimento nazionale in Serbia; mentre dopo la rivolta scoppiata in ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] la loro influenza al di fuori del contesto della cultura occidentale; solo che la concezione del mondo in esse contenuta guardare l'assolutizzazione delle emozioni nazionali [...] come una maledizione specifica della storia tedesca, che ai miei occhi ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...