Beda Romano
La sindrome di Berlino
Il governo di Angela Merkel si dibatte fra i propri interessi economici globali e i legami politici con l’Europa. Intanto le elezioni si avvicinano. Ma è certo che, [...] provochi l’emergere di nuovi equilibri politici.
La drammatica paralisi tedesca ha ragioni diverse. Certamente il paese è combattuto tra i decisioni di politica economica dei singoli governi nazionali non fossero volontarie o unilaterali, ma invece ...
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CORBARI, Sirio (Silvio)
Giuseppe Sircana
Nacque a Faenza il 10 genn. 1923 da Domenico e da Anna Ciani. Operaio meccanico, era anche noto negli ambienti sportivi come giocatore di calcio. Nel 1942 fu [...] voci fossero fatte circolare ad arte per prendersi scherno dei Tedeschi e dei fascisti.
Il 5 dic. 1943 per smentire quadri con le immagini di Mussolini e dell'ex segretario nazionale fascista Ettore Muti e, una volta riconosciuto e inseguito, ...
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CAPORUSSO, Stefano
Giorgio Boccolari
Nacque a Modugno (Bari), in data ignota. Probabilmente prese parte, prima del '60, a cospirazioni antiborboniche. Troviamo le prime testimonianze della attività [...] ha la sua origine in una corrente di pensiero nazionale risalente a Carlo Pisacane.
L'associazione presieduta dal le carte di Engels, passò prima all'Archivio della Socialdemocrazia tedesca di Berlino e poi all'Istituto di studi sociali di Amsterdam ...
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GUERRIERI GONZAGA, Carlo
Paola Bernasconi
Ultimo di sei fratelli, nacque a Mantova il 21 nov. 1827 dal marchese Luigi e Maria Rasponi, tra loro cugini. Trascorsi i primi anni di vita nella casa della [...] tutta Europa. Entrato in stretto contatto con questa famiglia tedesca, sposerà una delle figlie, Emma, nel 1866, solamente propria lotta contro l'ingerenza della Chiesa di Roma nella vita nazionale. La domenica del 28 sett. 1873 gli abitanti di San ...
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GUADAGNINI, Giuseppe
Simona Urso
Nacque a Bologna il 9 giugno 1876 da Antonio e Clelia Baroni.
Dopo la laurea in giurisprudenza, il 10 apr. 1899 fu immesso per pubblico concorso nei quadri della carriera [...] il 27 apr. 1923 fu eliminata la toponomastica di lingua tedesca e introdotta quella in lingua italiana; con l'ordinanza dell' volte il fascio locale, che aveva agito contro le direttive nazionali mussoliniane, e vigilò sui suoi eccessi.
Dal 1932, il ...
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Alberto Mario Banti
La strana battaglia del Centocinquantenario
Nel 1861 la carta geopolitica della penisola veniva completamente sconvolta con la formazione del Regno d’Italia. Centocinquanta anni dopo [...] governo (con l’eccezione dei membri provenienti da Alleanza nazionale) ha sostenuto con una qualche riluttanza le celebrazioni, perché , l’unificazione italiana ha contribuito – insieme a quella tedesca, più o meno contemporanea – a ‘respingere’ l’ ...
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La Rivoluzione industriale
Patrizio Bianchi
La Rivoluzione industriale nelle sue radici inglesi è stata l’esito di una straordinaria convergenza di forze sociali, che ha determinato una discontinuità [...] si era fatto promotore di un’unione doganale fra gli Stati tedeschi, lo Zollverein del 1831, che aveva contribuito non poco a Stato moderno che ha assunto il carattere di Stato nazionale accentrato.
È stata di recente utilizzata la locuzione « ...
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DE FRANCESCHI, Giuseppe
Francesco M. Biscione
Nacque a Borgo San Donnino (dal 1927 Fidenza, prov. di Parma) il 19 apr. 1850 da Severino e Luigia Quaglia. Di famiglia agiata, dopo gli esordi militanti [...] di una forza politica socialista di dimensioni nazionali militando nell'ala operaista. Partecipò all'attività social. ital., Milano 1961, ad Indicem; E. Ragionieri, Socialdemocrazia tedesca e socialisti ital., Milano 1961, p. 256; Biblioteca G. ...
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DE BERTI, Antonio
Sergio Cella
Nato da famiglia d'origine lombarda a Pago in Dalmazia (od. Pag) il 7 sett. 1889, figlio di Antonio, funzionario del catasto, e di Elena Camenarovich, iniziò gli studi [...] militare perché opponesse una resistenza armata all'occupazione tedesca. Con questa, egli venne convinto a ritirarsi contro la ratifica del trattato di pace; indisse la sottoscrizione nazionale per la Venezia Giulia e propose la creazione d'un centro ...
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CHIGGIATO, Giovanni
Concetta Maria Lipari
Nato a Venezia il 14 giugno 1876 da Arturo, ingegnere, e da Nina Regazzi, si era laureato in diritto presso l'università di Padova, curando anche lo studio [...] esperienza di alpinista e la conoscenza del tedesco svolse incarichi speciali negli uffici informazioni ed , 734, 809; III, pp. 9, 13, 26; R. Ronzio, La fusione del nazionalismo col fascismo, Roma 1943, p. 12; B. Vigezzi, L'Italia di fronte alla I ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
ipovisione s. f. In medicina, ridotta capacità visiva. ◆ La prima vittoria si chiama Centro di ipovisione, che la sezione di Novara dell'Unione nazionale ciechi ha costruito nella sua sede di corso Torino 8. «Ci sono video ingranditori, lenti...