CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] la prima comparsa di condizionanti peculiarità di carattere nazionale, per così dire 'etniche'; il secondo quadro di un più vasto tentativo di mettere in risalto la componente tedesca nella storia dell'arte europea, assegnò all'arte c. una grande ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] 13° agli ultimi del 14° secolo. La studiosa tedesca, nel suo lavoro relativo all'eccezionale apparato plastico dei gothique au Musée de Cluny, Paris 1989; Oreficeria sacra italiana. Museo nazionale del Bargello, a cura di M. Collareta, A. Capitanio, ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] più recenti. Nel 1951 ebbe luogo a Hue un congresso nazionale buddhistico cui presero parte monaci e laici, si fondò un' -1923) prende i voti e assume il nome di Ananda Metteya, il tedesco A. Gueth (1878-1957) va a Ceylon, viene iniziato alla vita ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] quel re nel 1796. Due mesi dopo, creato a Roma l'Istituto nazionale, il C., che l'Accademia di S. Luca non aveva ancora deciso viceversa: "il Canova dirà che senza le favole disprezzate per moda tedesca in Italia, la sua Psiche, l'Ebe e le sue Grazie ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] Le spoglie paleocristiane del S. Ciriaco, "Atti del VI Congresso nazionale di archeologia cristiana, Pesaro-Ancona 1983", Ancona 1985, II, di rondine e figure rilevate a mezzo tondo, opera di arte tedesca del sec. 12° o degli inizi 13° (de Francovich ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] delle architetture residenziali e di rappresentanza dell'area tedesca, non soltanto d'ambito imperiale. Lo problematica struttura a Dara, "Atti della Giornata di studio del Gruppo nazionale di coordinamento C.N.R. ''Storia dell'arte e della cultura ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] della chiesa dei D. a Friesach, la più antica fondazione in area tedesca (1217), ma la cui chiesa fu iniziata a partire dal 1251 e privilegiato panoramiche a carattere regionale o nazionale, fondate su distinzioni essenzialmente tipologiche. ...
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1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I Cor., ii, 25, lat. novum testamentum) [...] Conservatori, frammenti n. 67606 e 67607 del Museo Nazionale Romano).
In questi tre gruppi di monumenti le ; F. G. Kenyon, The Text of the Greek Bible, 2a ed., Londra 1949, ed. tedesca, gottinga 1952; J. Bauer, N.T. graece, 3a ed., Marburg 1955; H. J. ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] nel 1884): narra la vicenda di una famiglia ducale tedesca, in parte ispirandosi a dati forniti dalla realtà (la v., 1920) che ‟in Italia l'ingenuo atteggiamento del carattere nazionale di fronte alla vita e al mondo dei sensi non era proclive ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] . Paganucci (che divideva a quel tempo una soffitta col F. in via Nazionale); e infine, ma solo da ultimo alla scuola del nudo, Silvestro Lega. L'incontro cioè con una diciannovenne istitutrice tedesca a servizio in casa Bartolommei-1 Amalia ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
ipovisione s. f. In medicina, ridotta capacità visiva. ◆ La prima vittoria si chiama Centro di ipovisione, che la sezione di Novara dell'Unione nazionale ciechi ha costruito nella sua sede di corso Torino 8. «Ci sono video ingranditori, lenti...