Generale serbo (Grocka 1877 - Belgrado 1946), ministro della Guerra iugoslavo (1938-41), nell'aprile del 1941 assunse il comando del 3º gruppo d'armate e sotto l'occupazione tedesca fu capo del governo [...] collaborazionista di Serbia (sino al 1944), dando vita a una guardia nazionaleserba (srpska državna straža) e a un corpo di volontarî per la lotta contro il movimento partigiano di Tito. Dopo la liberazione della Iugoslavia, arrestato, si uccise. ...
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CERETTI, Celso
Pier Carlo Masini
Nacque da Luigi e da Maria Malagodi il 23 genn. 1844 a Mirandola, città dove vivace era l'opposizione al regime estense. Il padre, incarcerato per i moti del '31, dette [...] Macedonia, Errico Malatesta. Il C. svolse un ruolo importante nelle vicende militari dell'insurrezione e poi della guerra nazionaleserba, fra l'altro come consigliere del comandante Mico Ljubibratić (cfr. le corrispondenze del C. su La Minoranza di ...
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Stato balcanico, proclamatosi indipendente il 17 febbraio 2008, in precedenza regione autonoma della Serbia. Confina a O con il Montenegro e l’Albania, a S con la Macedonia del Nord e per il resto con [...] e mediazioni, riteneva che nel quadro della nuova Iugoslavia comunista non si dovesse esaltare in nessun caso alcun primato nazionaleserbo, non fu indifferente alle richieste di autonomia da parte degli albanesi del Kosovo. Nel 1974 concesse al K ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] , la Turchia riguadagnò terreno e promosse la Lega albanese (1878) contro la Serbia, la Grecia e il Montenegro.
Nel 20° sec. l’intersecarsi dei nazionalismi balcanici e le alterne vicende delle potenze europee determinarono in Albania una situazione ...
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Stato dell’Europa sud-orientale costituitosi nel 1918 con il nome di Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (mantenuto fino al 1929, quando adottò quello di Regno di I.) e dissoltosi nel 1991-92 (con la formazione [...]
Con l’avvento di S. Milošević alla presidenza del Partito comunista serbo (1986) e della Repubblica serba (1989) la politica di quest’ultima si orientò in senso nazionalista: la situazione nel Kosovo subì un progressivo deterioramento e l’aggravarsi ...
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Serbia (serb. Srbija) Stato balcanico privo di sbocco al mare. Confina a N con l’Ungheria, a NE con la Romania, a E con la Bulgaria, a S con la Repubblica della Macedonia del Nord, a SO con il Kosovo (proclamatosi [...] del Principato di S. (1830), il paese rimase soggetto ai Turchi. Tuttavia la società serba conservò la propria individualità nazionale, la religione ortodossa e, insieme, una struttura arcaica con persistenti sopravvivenze dell’antico ordinamento ...
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Repubblica già appartenente alla Iugoslavia, proclamata indipendente nel 1991. Confina a N con la Slovenia e l’Ungheria, a E con la Serbia, a S con la Bosnia, a O si affaccia all’Adriatico.
Il territorio [...] sviluppatosi nel 1971, la Costituzione del 1974 ampliò l’autonomia della Croazia, ma il risorgere del nazionalismoserbo risvegliò le tendenze separatiste.
Dopo la crisi del regime comunista e il ritorno del pluripartitismo, le elezioni del ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] una consistenza tale da poter competere con il gruppo maggioritario: i Serbi, i più numerosi, sono appena il 2%; seguono i , A.T. Linhart, cui si debbono le origini del teatro nazionale, e J. Kopitar, fondatore della scienza filologica slava.
Tra il ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] , si farà riferimento nel 19° e 20° sec. da Serbi e Bulgari per rivendicare il possesso di tutta la regione. Dopo che la M. fu conquistata dai Turchi (1371), non vi emerse un movimento nazionale fino al 19° secolo.
Fra il 1856 e il 1870, la M. prese ...
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(serbo Beograd) Città capitale della Serbia (1.389.351 ab. nel 2017 considerando l’intera agglomerazione urbana), su una piattaforma alta circa 120 m alla confluenza della Sava nel Danubio, protetta alle [...] i suoi possessi a S della Sava e del Danubio. In mano ai Serbi, insorti dal 1806 al 1813, la cittadella e la parte turca furono e architettonica (cattedrale, vecchio palazzo reale, teatro nazionale). Notevole lo sviluppo urbano tra le due guerre ...
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cetnico
cètnico s. m. (f. -a) [dal serbocr. četnik, pl. četnici 〈čètnizi〉, der. di četa «banda»] (pl. m. -ci). – Guerrigliero, membro di una delle bande armate formatesi nei Balcani per combattere i dominatori turchi. In Iugoslavia, appartenente...
manonera
manonéra (o 'mano néra') s. f. – Nome e simbolo di varie associazioni segrete, con finalità politiche (per es., l’associazione nazionalista serba costituita, nel 1903, per lo più da ufficiali dell’esercito) o, più spesso, di carattere...