La storia dell’Italia unita è segnata, nei suoi rapporti tra Stato e Chiesa cattolica, da un arcipelago di realtà religiose che riguardano non soltanto le istituzioni, ma anche e soprattutto le multiformi [...] di cristiani comuni. E la loro fondazione è avvenuta in stragrande maggioranza per opera di laici, o con il loro determinante concorso. e scout d’Europa (19.000 soci) e il Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani (12.000 soci)4.
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] aver sostenuto la candidatura del Pole, alla fine si schierarono con la maggioranza del S. Collegio a favore di Gian Pietro Carafa, che venne di anonimo artista fiammingo, conservata alla Galleria nazionale di Parma, riproduce un ritratto del F ...
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Cosmologia
Ioan M. Lewis
Introduzione
Con il termine 'cosmologia', derivato dal greco ϰόσμοϚ ('ordine', 'armonia', 'mondo'), si intende la conoscenza della struttura e dell'ordinamento dell'universo. [...] di una data pianta o di un dato animale. Per la maggior parte del tempo, nel normale sfruttamento dei prodotti e dell'ambiente del regno. In ogni sua manifestazione questo culto nazionale del re divino ribadiva il fondamento cosmico dello status ...
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Eresie
AAntonia Fiori
Dal momento dell'incoronazione romana fino alla scomunica del 1239, la repressione delle eresie impegnò Federico II in un'articolata attività legislativa, tanto imperiale quanto [...] sarà mai considerato sufficiente dalla Curia romana, maggiore riconoscimento avrà la sua legislazione antiereticale.
Al Italia, in Scritti in onore di Girolamo Arnaldi offerti dalla Scuola nazionale di studi medioevali, a cura di A. Degrandi-O. Gori- ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] che si è già avuta l'occasione di segnalare come il suo inedito di maggior interesse. Conservata in quattro codici, dei quali il più autorevole è l'autografo della Biblioteca nazionale di Napoli (Mss. lat. IX B 14), l'opera viene spesso citata ed è ...
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BERNARDINO da Siena, santo
Raoul Manselli
Nacque l'8 sett. 1380 a Massa Marittima da Tollo di Dino di Bando, della nobile famiglia senese degli Albizzeschi (sui quali cfr. A. Liberati, Genealogia della [...] . Giuseppe.
Pure, come già si è osservato, l'importanza maggiore delle idee di B. si riscontra nel campo economico-sociale. Fedele di S. Bernardino da Siena recentemente scoperte nella Biblioteca Nazionale di Napoli, in Arch. frane. histor., LVI(1963 ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] stanza Francesco Gonzaga, figlio di Ferrante e nipote del cardinale, maggiore del G. di cinque anni e al G. sordamente ostile del relativo codice nei Nuovi Acquisti 1160 della Biblioteca nazionale di Firenze è stata - oltre che contestata - ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] la Francia fu inondata da scritti sulla tolleranza, tra i quali il maggior successo toccò a quelli di Voltaire, pubblicati tra il 1763 e il lo Stato assumeva sempre più la forma di Stato nazionale, nel quale l'unità territoriale, la centralità ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] questi mettono in risalto il ruolo riproduttivo femminile; nella maggior parte dei casi sono disturbi legati alle funzioni riproduttive il culto shintoista in una religione di Stato nazionale (e invero molto nazionalistica), al fine di legittimare ...
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ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] riceve influssi e impulsi e di cui costituisce uno dei fattori maggiori» (Alberigo, 1988, p. 8). Sul piano personale furono critica ai Cristiani per il socialismo, al cui convegno nazionale, tenuto a Bologna nel settembre 1973, era stato invitato ...
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nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...
nazionalismo
s. m. [der. di nazionale, sul modello del fr. nationalisme (cfr. anche l’ingl. nationalism)]. – 1. a. Esaltazione dell’idea di nazione e di tutto quanto è espressione di essa nella vita civile e politica. b. Sentimento di forte...