BUONACCORSI (Bonaccorsi), Pietro, detto Perin (o Pierin) del Vaga
Maria Vittoria Brugnoli
Figlio di Giovanni, nacque a Firenze nel 1501. La fonte più attendibile, per la sua biografia, è il Vasari il [...] una serie completa di tali incisioni è presso il Gabinetto nazionale delle stampe di Roma): un incarico, quest'ultimo, ad una Madonna di Giotto e nella cappella del Sacramento; nell'altar maggiore di S. Salvatore in Lauro o in quello di S. Maria del ...
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GAGGINI (Gagini), Domenico
Rita Bernini
Figlio di Pietro, nacque a Bissone, in Canton Ticino, nel terzo decennio del XV secolo. È molto probabile che il padre appartenesse a un ramo della famiglia di [...] sepolcrale nella cappella di famiglia, situata nella tribuna maggiore della chiesa di S. Francesco d'Assisi a , in Boll. d'arte, XLV (1960), pp. 213-216; R. Delogu, La Galleria nazionale della Sicilia, Roma 1962, pp. 8 s., 12, 18, 21-23; G.L. Hersey ...
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DEL COSSA, Francesco
Lilian Armstrong
Figlio di Cristoforo, muratore, e di Fiordelisia Mastria, nacque a Ferrara, probabilmente nel 1436 essendo morto di peste a 42 anni (Venturi, 1888) intorno al 1478 [...] con i ss. Petronio e Giovanni Evangelista (Bologna, Pinacoteca nazionale) per il foro dei mercanti è datata, su un'iscrizione loro nimbi sono tutt'altra cosa dai dischi illusionistici dei pannelli maggiori. E i loro manti e i loro volti non presentano ...
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CONCA, Sebastiano
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Erasmo, commerciante e agente delle imposte, e di Caterina de Iorio, nacque a Gaeta l'8 genn. 1680 (1676, secondo De Rossi, 1786, ma vedi, anche per le [...] vivamente alle tendenze del tempo): le prime sono maggiormente marattesche, mentre le seconde, con le loro episodio della propria vita (Incontro con Filippo V, a Roma, Galleria nazionale d'arte antica: Sestieri, in catal. 1981, pp. 174 ss.); ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] caso del grosso di Venezia. In questi grandi esemplari la maggiore ampiezza del campo offriva nuove possibilità figurative e immagini più là dove mancò una forte e precoce unità nazionale. Mentre infatti i tipi monetali reali in Inghilterra ...
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GADDI, Agnolo
Ada Labriola
Figlio di Taddeo e nipote di Gaddo, fu attivo come pittore a Firenze e a Prato tra l'ottavo e l'ultimo decennio del Trecento. Il G. risulta documentato per la prima volta [...] Giovanni da Milano e quale discepolo del fratello maggiore Giovanni, la cui identità artistica appare ancora Paragone, XX (1979), 355, pp. 54-62; L. Fornari Schianchi, La Galleria nazionale di Parma, Parma s.d. (ma 1983), p. 42; G. Marchini, in ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] la Madonna del Divino Amore (1516 circa, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte), l’Andata al Calvario (1515-16 circa, il Papa Damaso rivendicano l’autonomo intervento di Penni. Il maggiore peso di Giulio traspare del resto anche nelle lettere di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Leonardo da Vinci
Domenico Laurenza
Leonardo da Vinci si formò come artista, ma nel corso della sua carriera tese a diventare uno scienziato. Il suo studio delle leggi e delle forme naturali, oltre [...] sono gli ambiti scientifici ai quali Leonardo dedica maggiore attenzione, e probabilmente quelli in cui la interno dell’Edizione nazionale dei manoscritti e dei disegni di Leonardo da Vinci, curata dalla Commissione nazionale vinciana e pubblicata ...
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NINO PISANO
A. Moskowitz
Scultore e orafo toscano operante nel corso del Trecento, figlio di Andrea Pisano, documentato tra il 1349 e il 1368, ma probabilmente attivo nella bottega del padre già dal [...] è quella che sotto il profilo stilistico si avvicina maggiormente all'opera di Andrea. Molte tra le figure Arte pisana, Firenze 1904; A. Venturi, Una Madonna di Nino Pisano nel Museo Nazionale di Budapest, L'Arte 8, 1905, p. 126; Venturi, Storia, IV, ...
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CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] 1963, p. 78)avvicina la Morte di Adone della Galleria nazionale di Praga, la Metamorfosi dei contadini Lici della Gemäldegalerie di del C.); R. Schiavo, Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore, Vicenza 1975, p. 36; M. Chiarini, I quadri ...
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nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...
nazionalismo
s. m. [der. di nazionale, sul modello del fr. nationalisme (cfr. anche l’ingl. nationalism)]. – 1. a. Esaltazione dell’idea di nazione e di tutto quanto è espressione di essa nella vita civile e politica. b. Sentimento di forte...