Città della Francia sud-occidentale (229.500 ab. nel 2005), capoluogo del dipartimento della Gironde. È situata sul fiume Garonna, presso l’apertura dell’estuario della Gironda, a 96 km dall’Oceano Atlantico. [...] vini che si esportavano in Inghilterra e Spagna. Sottomessa dai re francesi (1451), perse tutti i suoi privilegi. La seconda epoca 1870 divenne sede della Delegazione del governo per la difesa nazionale e, per tre mesi, capitale della Francia. Nella ...
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Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove [...] un nuovo legame, la coscienza, cioè, di una patria comune da difendere contro l'espansionismo francese: era una sorta di sentimento nazionale, d'impronta conservatrice e tradizionalista. Nei confronti di Napoleone, per salvare la monarchia dall ...
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Drappo di stoffa, di uno o più colori e disegni: simbolo di una nazione, di un’associazione, di un partito, insegna di contingenti armati o di persone comunque raccolte per svolgere azione concorde. L’uso [...] è ritenuto una variante della b. della Rivoluzione francese. Adottato da Napoleone per le legioni lombarde e . rossa; nel 1848 fu issata sulle barricate e acclamata come bandiera nazionale (ma fu sostituita da quella tricolore) e nel 1871 fu la b ...
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Ufficiale francese (Mulhouse 1859 - Parigi 1935). Venne accusato (1894), di spionaggio e tradimento per aver trasmesso ai Tedeschi documenti segreti relativi all'esercito francese; il caso fu molto controverso [...] (il bordereau) indirizzata all'attaché militare tedesco, comunicante il prossimo invio di cinque documenti militari interessanti la sicurezza nazionale. Il D. fu degradato e condannato alla deportazione a vita nell'isola del Diavolo. Non tutti però ...
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Generale francese (Bruxelles 1867 - Parigi 1965). Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, nel 1940 fu nominato comandante supremo delle forze francesi, ma nulla poté fare per arginare l'offensiva [...] (1939), fu designato comandante in capo delle forze francesi in Medio Oriente. Richiamato in Francia a causa della il comando supremo (19 maggio 1940). Ministro della Difesa nazionale col maresciallo Pétain (1940), restò al governo anche dopo ...
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Uomo politico francese (Madrid 1811 - Cannes 1882); interessato ai problemi sociali, sulla Revue du progrès (da lui fondata nel 1839) denunziò vigorosamente le conseguenze della miseria e dell'ignoranza, [...] popolari e, dopo i fatti del maggio e del giugno, dovette riparare in Inghilterra, ove rimase fino al 1870. Membro dell'Assemblea nazionale del 1871, si schierò contro la Comune di Parigi e nel 1876 fu uno dei fondatori del partito radicalsocialista ...
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Uomo politico (Mouilleron-en-Pareds, Vandea, 1841 - Parigi 1929); repubblicano e antibonapartista, fu eletto sindaco di Montmartre (1870) e deputato all'Assemblea Nazionale, ove votò contro i preliminari [...] (1918). Alla conferenza della pace, sostenne un programma assai diverso da quello wilsoniano in funzione solo della sicurezza francese, e riuscì a farne adottare gran parte. Pose poi la candidatura alla presidenza della Repubblica; battuto da P ...
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Uomo politico francese (Moulins, Allier, 1899 - Cambo-les-Bains, Bayonne, 1983), redattore di politica estera dell'Aube (allora del partito democratico-popolare), dopo il 1940 fu uno dei capi della resistenza [...] (organizzazione Combat; dal 1943 presidente del Consiglio nazionale della resistenza). Leader del Movimento repubblicano popolare (MRP), che contribuì a fondare, alla liberazione di Parigi assunse la carica di ministro degli Esteri (9 sett. 1944) nel ...
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Uomo politico ed economista (Breslavia 1764 - Vienna 1832). Al servizio della Prussia dal 1785 e consigliere militare (1793) fu dapprima ammiratore, ma in seguito avversario della Rivoluzione francese. [...] the revolution in France di E. Burke (il che gli assicurò una fama europea), fu fautore di un movimento nazionale in appoggio alla politica antifrancese dell'Inghilterra, motivo per il quale dovette abbandonare la Prussia. Nel 1802 passò al servizio ...
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Uomo politico francese (Parigi 1807 - Fontenay-aux-Roses, Senna, 1874). Avvocato, deputato dal 1841, fu sostenitore della forma repubblicana di governo e del suffragio universale. Alla caduta di Luigi [...] e Kossuth formò il comitato democratico europeo. Poté ritornare a Parigi solo nel 1870; fu eletto deputato all'Assemblea nazionale (1871, ma si dimise subito, rifiutandosi di partecipare alla Comune) e alla Camera dei deputati (1874). Scrisse, tra l ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...