CHABOD, Federico
Franco Venturi
Nacque ad Aosta il 23 febbr. 1901. Il padre Laurent, notaio, era originario della Valsavaranche; la madre, Giuseppina Baratono, era di famiglia eporediese. Lo Ch. venne [...] di Oxford e di Granada alla nomina a socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1956).
A questo fortunato 'epoca di Carlo V, è ora in preparazione. Le opere in francese sono state raccolte sotto il titolo di Ecrits d'histoire nella Bibliothèque ...
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BOTTA, Carlo
Giuseppe Talamo
Nacque a San Giorgio Canavese, in Piemonte, il 6 nov. 1766 da Ignazio e da Delfina Boggio. Seguendo un'antica tradizione familiare, iniziò giovanissimo gli studi di medicina [...] al 1814, che ebbe numerosissime ristampe ed anche una traduzione in francese.
La Storia della guerra d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, , agli atteggiamenti letterari del risvegliato sentimento nazionale; i quali presero in Italia due forme ...
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EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] i residui sentimenti coriciliaristi si alleavano al sentimento nazionale.
Sarebbe comunque sbagliato pensa re che la che E. IV potesse fare per ammorbidire la posizione francese, che in seguito si sarebbe ulteriormente accentuata fino al concordato ...
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PAPI, Lazzaro
Sabina Pavone
(Carmelo Dionisio Lazzaro). – Nacque a Pontito, nei pressi di Lucca, il 23 ottobre 1763 da Alberto e da Fiora Pierini.
Ricevette i primi rudimenti scolastici a Pontito da [...] Milano 1880, p. 207; S. Nicastro, I commentari della Rivoluzione francese di L. P., in Studi storici di A. Crivellucci, X, . 436 s.; M. Rosi, L. P., in Dizionario del risorgimento nazionale. Dalle origini a Roma capitale. Fatti e persone, a cura di M ...
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borghesia
Massimo L. Salvadori
La classe che ha guidato la modernizzazione economica
Il termine borghesia ha origini medievali. Fu infatti nell'Alto Medioevo che si iniziò a parlare di borghesi ‒ dalla [...] 18° secolo sia la Rivoluzione americana e la Rivoluzione francese ‒, dall'altro la posizione dominante della borghesia nel di relazioni, si è parlato altresì di borghesia nazionale e di borghesia internazionale.
Analizzando il ruolo propulsivo, ...
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censura
Marzia Ponso
Limitazioni della libertà di espressione
La censura è lo strumento di controllo con il quale il potere limita la libertà di espressione e la diffusione di informazioni, idee e opinioni, [...] dall'autorità pubblica a partire dalla formazione degli Stati nazionali, è diretta contro le idee sediziose e le manifestazioni liberali contribuì al declino della censura. La Rivoluzione francese, preceduta da un lungo dibattito sulla tolleranza ...
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dittatura
Massimo L. Salvadori
Potere tirannico senza controllo
In epoca romana la dittatura era concepita come una funzione con limiti precisi nel tempo e nell'esercizio del potere: il termine dittatura [...] di dittatura fece la sua comparsa con la Rivoluzione francese: nel 1793 i giacobini fecero decretare dalla Convenzione la il fascismo mirava a integrare la vita sociale nello Stato nazionale, il nazismo si poneva come fine ultimo il dominio degli ...
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Carlo Alberto, re di Sardegna
Figlio di Carlo Emanuele principe di Carignano e di Maria Cristina di Sassonia-Curlandia (Torino 1798 - Oporto 1849). Ebbe genitori di tendenze apertamente liberali e fu [...] delle forze reazionarie europee, partecipò alla spedizione francese che nell’agosto del 1823 represse la rivoluzione Alberto, che aveva adottato come nuova bandiera il tricolore nazionale, un’eccessiva cautela. Dopo alcune vittorie iniziali, a ...
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Cairoli, Benedetto
Patriota e uomo politico (Pavia 1825 - Capodimonte, Napoli, 1889). Neoguelfo in gioventù, volontario nella guerra del 1848, nel 1850 aderì al movimento mazziniano, collaborando in [...] rilievo, creando quindi notevole delusione nell’opinione pubblica nazionale. Il 17 novembre 1878, accompagnando Umberto I 1881, dal trattato con cui Tunisi riconosceva il protettorato francese, fu costretto a dimettersi da tutti gli incarichi ...
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Gioberti, Vincenzo
Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Nato da famiglia di modeste condizioni economiche, si laureò nel 1823 in teologia e nel 1825 fu ordinato sacerdote. Cappellano [...] e aliena da fratture rivoluzionarie per la costruzione dello Stato nazionale. L’opera ebbe grande risonanza. Vasti furono i consensi, , si ritirò a vita privata. Rimase nella capitale francese, dedicandosi agli studi, e nel 1851 diede alle stampe ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...