Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] Italia. Ne consegue che, mentre per l’inglese, il francese e lo spagnolo le trasformazioni fonetiche intervenute tra medioevo ed casi di sonorizzazione del fiorentino antico ereditati dalla lingua nazionale (lago, luogo, riva, padre, madre, strada, ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] ), denominato dai linguisti ➔ scevà e simile alla cosiddetta e muta francese (ad Ascoli [prəməˈrusə] «premurosi», [səˈmarə] o quasi dialettofoni (dal 19,1 al 16%, dato nazionale), mentre ha sostanzialmente ‘tenuto’ quella di coloro che usano ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] soprattutto all’insieme dei testi di una determinata lingua nazionale.
Il ➔ dizionario moderno risulta il frutto di aggiustamenti trionfante, egli fu accusato di aver introdotto troppi francesismi e di essere stato troppo innovatore.
Alla fine ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] dei nessi /ka-/ e /ga-/, che diventano (in accordo col francese antico, ma anche col veneto) /ʧa-/ e /ʤa-/] ([ˈʧar] dialetti (sia in ognuna delle venti regioni sia a livello nazionale, distinguendo poi gli usi fra le diverse fasce sociali e ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] la proclisi al verbo modale è attestata anche nelle fasi storiche del francese.
(56) je me dois, par ta mort, montrer digne de Iacopo Ortis, a cura di G. Gambarin, in Id., Edizione nazionale delle opere di Ugo Foscolo, Firenze, Le Monnier, 21 voll., ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] di G. Tellini, Roma, Salerno Editrice.
Manzoni, Alessandro (2000-2005), Edizione nazionale ed europea delle opere, Milano, Centro nazionale studi manzoniani, 2000-, vol. 15° (La Rivoluzione francese del 1789 e la Rivoluzione italiana del 1859, Dell ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] la Chiesa a gestire l’istruzione su tutto il territorio nazionale. I nuovi ordini religiosi (cappuccini, teatini, carmelitani, ecc dallo spagnolo nel caso di romanzi picareschi, e dal francese, o addirittura dal latino, come l’Argenis (1621) ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] Berlino, dove avevano luogo le manifestazioni di interesse nazionale; prozzo o protzo è l’italianizzazione di ted. in modo sinottico l’incidenza dell’italiano su tre lingue (il francese, l’inglese e il tedesco) con l’intento di ricostruire le ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] e quindi a un nuovo modello accademico, quello francese che si diffonde in tutta Europa.
Le accademie hanno compilazione del dizionario fosse il mezzo migliore per conoscere la lingua nazionale e per dimostrare alla nazione che essa era la voce sua ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] P. Vicini) e vari articoli su testi provenzali, francesi e italiani dei primi secoli, si recava a completare Firenze 1946, pp. 17-28; A. Gramaci, Letteratura e vita nazionale, Torino 1950, passim; Cinquant'anni di vita intellettuale italiana (1896- ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...