Un confine linguistico è il limite estremo convenzionale del territorio sul quale è diffusa una ➔ varietà linguistica. Esso trova corrispondenza con la realtà politico-amministrativa solo nei casi in cui [...] la delimitazione di un confine dell’italiano come lingua nazionale, considerando che il suo uso con prerogative istituzionali scavalca -ufficialità tra l’italiano da una parte, e il francese, il tedesco e lo sloveno dall’altra rendono problematico ...
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dialetto
Franco De Renzo
La lingua del cuore
Di sicuro avete sentito parlare e magari parlate voi stessi un dialetto. Il fatto non è così eccezionale, se si pensa che l'Italia è la nazione europea più [...] sono usati come lingue ufficiali non significa che essi non siano comunque lingue. In effetti, anche lingue nazionali e importanti come l'italiano o il francese in origine erano parlate in zone non estese e da piccole comunità. Solo in seguito, e in ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] quasi tutte tratte dal francese: ➔ adattamento; ➔ francesismi), ora sono contrastati soprattutto dell’infima e corrotta italianità, Milano, Carrara.
Foscolo, Ugo (1933), Edizione nazionale delle opere, a cura di E. Santini, Firenze, Le Monnier, vol. ...
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L’epentesi (dal tardo lat. epenthĕsis, a sua volta dal gr. epénthesis «inserzione») è un fenomeno fonetico che consiste nell’inserimento di un suono non etimologico in una parola o una sequenza fonica. [...] in italiano come rovina per epentesi del suono [v], così come in francese l’epentesi di [t] in a -[t]- il interrompe il difficile (1992), La Basilicata, in L’italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, a cura di F. Bruni, Torino, ...
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Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] anche se fonologicamente il nesso /fn/ non è accettato in francese. Ciò vale anche per il nesso /ʃt/ e la pronuncia sperimentale: metodo e applicazioni. Atti del IV convegno nazionale dell’Associazione italiana di scienze della voce (Università della ...
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Il tabarchino è un dialetto ligure parlato da circa 10.000 persone nell’Arcipelago Sulcitano a sud ovest della Sardegna: a Carloforte, centro dell’isola di San Pietro, e a Calasetta, su Sant’Antioco.
Il [...] esso spiccano i prestiti diretti dall’arabo (limitati), dal francese e dal siciliano (legati questi all’immigrazione ottocentesca di per tale motivo esclusi in Sardegna dalla tutela nazionale. Ciò non sembra tuttavia pregiudicare la vitalità e ...
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La regola generale secondo la quale in italiano sono femminili i nomi terminanti in -a e maschili quelli in -o (➔ genere) è ricca di eccezioni (sono, ad es., femminili mano, virago, radio e maschili cobra, [...] tedesco si vedano, ad es., la Ostpolitik e il Kinderheim, per il francese la moquette e il cabaret). Ma ci sono anche altri casi.
Se («Nel 2008 è rieletto deputato al parlamento nazionale nelle fila del Popolo della libertà», dalla Biografia ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] alcuni trattati in l., nella maggior parte della loro opera adottano le rispettive lingue nazionali; il trattato di Rastatt, del 1714, è redatto non più in l. ma in francese); il l. restò solo come lingua della Chiesa cattolica (ma nella liturgia, a ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] su scala internazionale (notissimo è quello Aarne-Thompson), nazionale e regionale, che consentono d’individuare rapporti d’identità scolasticismo dei wolffiani, attenti alla contemporanea cultura francese e inglese, i Popularphilosophen, pur con ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] , Franz, Walter da lingue germaniche; Marianna e Yvonne dal francese; Boris, Igor, Vladimiro, Milena, Nadia, Sonia, Tatiana i diritti della personalità sono regolati in primis dalla legge nazionale del soggetto, salvo che tali diritti derivino da un ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...