Poeta tedesco (Quedlinburg 1724 - Amburgo 1803). Ritenuto tra i fondatori della poesia tedesca moderna, l'opera che ne segnò l'esordio e la consacrazione fu il poema in 20 canti Messias (1748-73), monumentale [...] l'esplosione della Rivoluzione francese, tanto che nel 1792 ottenne dall'assemblea legislativa francese la nomina a 1787), tentativo non riuscito di creare un dramma che fosse insieme nazionale e popolare. Pure in tale sede, quindi, K. mancò la ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] 1827), poi considerato il vero "manifesto" del romanticismo francese, fece di lui addirittura il capo acclamato e riconosciuto patria dopo il 1870, fu di nuovo eletto all'Assemblea nazionale, da cui si dimise per protesta contro l'accoglienza ostile ...
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L’insieme dei poemi e dei romanzi sorti nel Medioevo o rimaneggiati o composti in età successive, intorno agli eroi della cavalleria. Ne fanno parte i due grandi cicli dell’epopea francese: il ciclo brettone, [...] il ciclo carolingio, dominato da un vivo accento nazionale e religioso. Altri poemi o romanzi cavallereschi In Germania la materia c., che in genere si appoggia a quella francese, giunse a un notevole approfondimento morale. E un alto ideale morale ...
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Poeta francese (Mâcon 1790 - Parigi 1869). Esponente del romanticismo, nelle Méditations poétiques (1820) fuse la tradizione elegiaca dell'ultimo Settecento con le nuove aspirazioni del lirismo romantico. [...] , 1855; Cours familier de littérature, in 28 voll., uscito a dispense a cominciare dal 1856) risentono troppo della fretta e sono nel complesso superficiali e confuse. Nel 1867 ebbe da Napoleone III, come ricompensa nazionale, una rendita annua. ...
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Scrittore e pittore (Rignano sull'Arno 1879 - Forte dei Marmi 1964); lasciò presto le scuole per studiare liberamente pittura; dal 1903 al 1907 visse a Parigi; tornato in Italia, fu tra i principali collaboratori [...] fra le maggiori personalità dell'impressionismo e postimpressionismo francese, con una violenza polemica simile a quella, della coll. M. Rimoldi a Cortina d'Ampezzo, Campi arati e Campo con pagliaio nella Galleria nazionale d'arte moderna di Roma. ...
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Pseudonimo dello scrittore e dissidente russo Eduard Veniaminovich Savenko (Dzerzhinsk, Nizhny Novgorod, 1943 - Mosca 2020). Trasferitosi in giovanissima età a Kharkov (Ucraina), cominciò a frequentare [...] A Parigi dal 1982, lavorò nel quotidiano comunista L'Humanité e nel nazionalista Le Choc du mois, simpatizzando con gli estremisti di destra e ottenendo nel 1987 la cittadinanza francese. Rientrato in Russia nel 1991 con la caduta dell’URSS, iniziò a ...
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arte Movimento artistico di matrice romantica così denominato nel 1833 da A. Bianchini, che gli diede poi una precisa codificazione nel 1842, con Il purismo nelle arti. Il p. proponeva, analogamente al [...] Il termine fu nuovamente usato nel 1918 per indicare un movimento artistico francese (purisme) il cui manifesto, Après le cubisme, fu pubblicato da letterati e grammatici nei confronti della propria lingua nazionale: le tesi e la prassi puristiche si ...
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Scrittore italiano (Roma 1886 - ivi 1958). Formatosi alla scuola di C. De Lollis, T., fu inizialmente critico letterario (Nell'Italia romantica sulle orme di Stendhal, 1924; Rilegature gianseniste, 1930, [...] de La Cultura (1930-33) e direttore della Fiera letteraria (1948-49); socio nazionale dei Lincei (1952). Fin dai primi studi, condotti nell'ambito della letteratura francese, specie dei secc. 17º-19º, e della letteratura italiana, soprattutto moderna ...
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Scrittore e giornalista (Paganica 1860 - Napoli 1917); fece gli studî di lettere a Roma, dove cominciò a collaborare al Capitan Fracassa con scritti di critica e polemica letteraria, legandosi di amicizia [...] di Napoli (1888), che subito rivaleggiò con la migliore stampa nazionale; nel 1891 ne uscì per fondare, sempre a Napoli e . Nel 1914 parteggiò per la Triplice Alleanza, temendo un consolidamento dell'egemonia anglo-francese nel Mediterraneo. ...
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Poeta ungherese (Kiskőrös 1823 - Segesvár 1849). Nato da famiglia di umilissime condizioni, ebbe una gioventù movimentata (fu anche commediante girovago), il che non gli impedì di formarsi una cultura [...] poeti classici dall'inglese, dal francese, dall'italiano; a 23 anni era il primo poeta lirico ungherese. Maturato nelle concezioni poetiche e politiche, P. animò il risorgimento ungherese (Nemzeti dal "Canto nazionale", 1848), che ispirò alcune delle ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...