Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] insisteva sugli stessi stilemi. Il problema era come costruire tale identità nazionale: se con il papa o contro di lui.
I rapporti Stato gli avvenimenti e, dopo il ritiro del contingente francese, il governo Lanza proclamò l’intenzione di annettersi ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] predisposizione di un terreno diplomaticamente favorevole al compimento dell’unità nazionale.
La Convenzione di settembre del 1864, con la quale si stabiliva la rimozione delle guarnigioni francesi a difesa di Roma in coincidenza con lo spostamento ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] che ha le sue radici nell'opera del filosofo francese Jacques Derrida, propone sia una metodologia ermeneutica sia un Inoltre, l'inserimento dei diritti umani nel diritto positivo nazionale e internazionale tende a sfumare i confini tra positivismo e ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] di 10.000 all’anno. A dieci anni dall’unificazione nazionale, gli atti di contabilità trattati dalla sola amministrazione dell’Interno fu organizzato, almeno in superficie, secondo il modello francese. La legge comunale e provinciale del 1865, che a ...
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Relazioni internazionali
Marco Carnovale
Sommario: 1. Le relazioni internazionali come disciplina di studio. 2. Le relazioni internazionali alla fine del Novecento. a) La fine dell'eurocentrismo. b) [...] che le chiese locali hanno, prima o poi, trovato ragioni nazionali di rottura rispettivamente con Mosca e con il Vaticano.
Il il fallimento, a causa della mancata ratifica del Parlamento francese, del progetto di Comunità Europea di Difesa (CED) ...
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Emancipazione femminile
Giovanna Zincone
Introduzione
Fino a poco più di un secolo fa, in Italia e in molti altri regimi liberali, ai cittadini di sesso femminile non era consentito votare, le donne [...] Il New England, che funziona come centro di aggregazione nazionale, impone infatti l'abbandono della parità politica tra i citoyennes, è vittima ma anche figlia della Rivoluzione francese. Ugualmente, il libro di Mary Wollstonecraft, Vindication ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] Emilia e nel gennaio 1861 per la nomina della prima Camera nazionale.
Dalle elezioni consensuali ai plebisciti
Fra 1860 e 1870 più fonda sul collegio uninominale a due turni sul modello francese della Monarchia di Luglio. Si ricorre al secondo turno ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] romana e medioevale impedì lo sviluppo delle forze nazionali (borghesi) oltre il campo puramente economico-municipale, cioè le «forze» nazionali non divennero “forza” nazionale che dopo la Rivoluzione francese e la nuova posizione che il papato ebbe ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] non ben capito dal Ricci nella sua «Edizione Nazionale», pubblicata sotto gli auspici della Società Dantesca Italiana dei ... obtinet in terris». E infine (ciò che per un francese parrebbe inaudito): «Hoc dico propter hoc quod quidam dicunt quod ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] e Romani aveva prevalentemente una dimensione regionale o nazionale, e si basava raramente su modelli teleologici.
pubblicato nel 1847 le sue scoperte rivoluzionarie sul Paleolitico francese, sebbene la sua ricerca ricevesse una conferma scientifica ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...