Giornalista e uomo politico francese (Parigi 1916 - ivi 2006). Iniziata la carriera giornalistica nel 1937 come redattore ai servizi esteri dell'agenzia Havas, fu poi redattore capo dell'agenzia di stampa [...] fu direttore amministrativo del settimanale Le nouvel observateur. Dal 1960 al 1967 segretario nazionale aggiunto del Parti socialiste unifié, poi segretario nazionale del Parti socialiste (1975), nel 1979 venne eletto al Parlamento europeo nella ...
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Quotidiano che si pubblica a Milano dal 1956, voluto dal presidente dell’ENI, E. Mattei. Ha introdotto in Italia una formula nuova, intesa a conciliare il giornale d’informazione di tipo francese e soprattutto [...] di A. Riffeser Monti. Ridotto l’organico con la nuova gestione, il quotidiano è pubblicato in due fascicoli, il primo nazionale, comune agli altri due giornali del gruppo (Il Resto del carlino e La Nazione), e il secondo dedicato alla cronaca e ...
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Giornalista inglese (Bath 1846 - Manchester 1932). Studiò all'univ. di Oxford, quindi assunse nel 1870 la direzione del Manchester Guardian, che tenne per 57 anni, dapprima occupandosi sul giornale di [...] nel 1914, una volta scoppiata la guerra mondiale sostenne senza riserve lo sforzo bellico nazionale. Successivamente il Manchester Guardian avversò la politica francese dopo il 1918 e quella mussoliniana dal 1923 in poi. S. seppe ispirare con ...
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Storico e pubblicista (Moiré, Rodano, 1885 - Vichy 1944). Studioso della storia francese del sec. 16º (Les origines politiques des guerres de religion, 1914; Le royaume de Catherine de Médicis, 1922), [...] del maresciallo Pétain, che, nominatolo ministro di stato (1941), gli affidò la preparazione, nel quadro della "rivoluzione nazionale", della Carta del lavoro; ma caduto in disgrazia (1943), lasciò il governo. Postuma (1948) fu pubblicata l ...
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Pubblicista e uomo politico francese (Montpellier 1766 - Monaco 1846). Partigiano delle idee rivoluzionarie, fu nel 1789 tra i primi a pubblicare i resoconti dell'Assemblea nazionale, legandosi a Mirabeau. [...] In disparte durante la dittatura di Robespierre, poi bonapartista, durante il Regno d'Italia, fu, dal 1804, uomo di fiducia di Eugenio di Beauharnais. Pubblicò, tra l'altro, un'edizione delle opere e dei ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] -romanica che neo-gotica), collegata dunque a modelli nazionali e portata avanti soprattutto dal gruppo di Novecento. assume funzioni simboliche ben diverse da quelle della coeva tradizione francese e italiana del manifesto. A Weimar e a Dessau, le ...
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GIORNALE e GIORNALISMO
Paolo Murialdi
(XVII, p. 184; App. I, p. 675; II, I, p. 1057; IV, II, p. 78)
La stampa italiana dal 1978 al 1992. − Grandi cambiamenti sono avvenuti nel sistema italiano dei mass [...] Padova e Pescara. Un'unica redazione romana fornisce i servizi nazionali, ma il nerbo di questi agili giornali è costituito dall Spagna, mentre RCS ha stipulato un accordo con l'editore francese Hachette.
Due eventi scuotono il mondo dei media fra il ...
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GIORNALE e GIORNALISMO (XVII, p. 184; App. I, p. 675)
Vittorio ZINCONE
Il giornalismo italiano. - Dal 1926 al 1943 la stampa italiana fu sottoposta a un sistema di controllo ispirato al concetto che [...] è stata sostituita dalla ufficiosa Efe. L'agenzia cattolica Lagos dirama solo notiziarî nazionali.
Germania. - Nelle quattro zone di occupazione (americana, inglese, francese, russa) la stampa è tuttora controllata rigidamente, in vario modo, dalle ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] sport a entrare in Italia, dalla Francia (e dal francese viene anche il nome della disciplina: cyclisme), è il della gara culturale, come Campanile sera (gioco proposto dal canale nazionale a partire dal 1959, in cui si confrontano due località, ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] spazio è stata teorizzata all'interno di quella corrente critica francese che ha in A. Bazin il suo caposcuola (De Baecque la storia della censura televisiva equivale alla storia del costume nazionale, e la televisione si fa carico di rimuovere gli ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...