Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] Verdi ebbe modo di impegnarsi politicamente a favore della causa nazionale, impegno che gli valse l'invito da parte di . poi il legame con il romanticismo lombardo (Manzoni), ma anche francese (l'Hernani di V. Hugo), nonché con il teatro europeo ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] G. Cadoudal (1803), assume su proposta del senato la corona d'imperatore dei Francesi (Notre-Dame, 2 dic. 1804) e poi quella di re d'Italia ( sua opera come intesa alla liberazione delle forze nazionali oppresse. Ma una certa storiografia ha respinto ...
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Figlio (Berlino 1712 - Castello di Sans-Souci 1786) di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover, fu educato, secondo precise disposizioni del padre, con la massima severità: accanto allo studio [...] , 1745-51). Si interessò anche all'economia nazionale incoraggiando il commercio e l'industria (tessile principalmente impedire il congiungimento con gli Austriaci, si rivolse contro i Francesi battendoli il 5 nov. a Rossbach, quindi a marce forzate ...
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Uomo politico, pensatore ed economista (Besançon 1809 - Parigi 1865). Eletto nel 1848 all'Assemblea nazionale, P. svolse un'intensa attività politica anche in veste di pubblicista. Tenace oppositore di [...] stato attuato in teoria dal Rousseau e in pratica dalla Rivoluzione francese.
Vita e opere
Figlio di un birraio, poté frequentare per ogni forma di prezzo del denaro. All'Assemblea nazionale egli tradusse questo suo programma in proposte immediate, ...
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Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 [...] da Ch. de Vergennes. Le note inviate da M. al governo francese, originali e sconcertanti, benché non destinate alla pubblicità, videro la luce la trasformazione degli Stati generali in Assemblea nazionale costituente, di fronte a un corpo legislativo ...
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Figlio (Fontainebleau 1268 - ivi 1314) di Filippo III l'Ardito e di Isabella d'Aragona. A lui si deve la trasformazione dello stato in una monarchia nazionale accentrata. Fu in contrasto con il papa Bonifacio [...] re di Scozia, ed Edoardo I si giovò dell'aiuto di numerosi feudatarî francesi tra cui, importante, Guido di Dampierre, conte di Fiandra. La lotta, il suo stato in una monarchia accentratrice e nazionale, grazie a una serie di riforme burocratiche e ...
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Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove [...] un nuovo legame, la coscienza, cioè, di una patria comune da difendere contro l'espansionismo francese: era una sorta di sentimento nazionale, d'impronta conservatrice e tradizionalista. Nei confronti di Napoleone, per salvare la monarchia dall ...
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Economista e uomo politico francese (n. Parigi 1925 - m. 2023). Entrato nel 1945 alla Banca di Francia, tra il 1950 e il 1962 ha fatto parte dello staff del direttore generale per i servizi relativi ai [...] et social (1959-62), organo di consulenza del governo francese, dal 1962 al 1969 è stato responsabile degli affari metà degli anni Settanta attività politica come delegato nazionale del Partito socialista per le relazioni economiche internazionali ...
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Uomo politico francese (Parigi 1932 - ivi 2019). Deputato all'Assemblea nazionale dal 1967, ministro dell'Agricoltura nel 1972-74 e degli Interni nel 1974, fu primo ministro dal 1974 al 1976. Segretario [...] reazioni interne e internazionali che lo indussero a sospenderli nel genn. 1996. Cercò anche di consolidare l'influenza francese in Africa, dove si recò, visitando diversi paesi, nel luglio 1995. Convinto sostenitore della moneta unica, Ch. proseguì ...
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Scrittore politico (Piacenza 1767 - Milano 1829). Avviato alla carriera ecclesiastica presso il collegio Alberoni (nel 1793 fu ordinato sacerdote), subì l'influenza del giansenismo e del sensismo del Condillac, [...] di Campoformio ne fece un deciso oppositore della politica francese. Abbandonato il sacerdozio, scrisse una serie di opuscoli favore dei quali aveva scritto il Discorso popolare sulle manifatture nazionali e tariffe daziarie, ecc. (1801). G. fu tra ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...