SCURE (fr. hache; sp. hacha; ted. Axt; ingl. axe)
Manlio ORERZINER
Ugo BADALUCCHI
Utensile per la lavorazione a mano dei legnami funzionante per urto, destinato a tagliare e fendere, e utilizzato [...] invece largamente diffusa fra i Danesi, gli Scandinavi, gli Slavi del nord. Dalla scure danese si possono far derivare le nostre punte (fig., n. 15).
Gli Scozzesi ebbero la loro scure nazionale a lunga asta detta lochaber.
I Russi fino a tutto il sec ...
Leggi Tutto
SCHÜTZ (Sagittarius), Heinrich
Compositore di musica, nato a Köstritz l'8 ottobre 1585, morto a Dresda il 6 novembre 1672. Nel 1599, segnalatosi per le sue spiccate attitudini musicali e specialmente [...] di studio, ma nel 1633-35 a Copenaghen per lavoro (e nella città danese ritorna altre due volte: nel 1637 e nel 1642-1645); nel 1638- nessuno di essi aveva potuto creare una scuola nazionale paragonabile, per valori universali, alla franco-fiamminga ...
Leggi Tutto
Nacque il 1 luglio 1481, dal re Hans di Danimarca e da Cristina di Sassonia. Da fanciullo frequentò la casa di un ricco artigiano danese; e là probabilmente acquistò quell'amore per il popolo e quella [...] si volse tutto a promuovere l'incremento del commercio nazionale e a diminuire la dipendenza del paese dai mercati protestante. Di qui, la prima traduzione del Vangelo in lingua danese. Ma tutto questo rese ancora più difficile la posizione di ...
Leggi Tutto
LEIDA (olandese Leiden; A. T., 44)
Adriano H. LUIJDJENS
G. I. HOOGEWERFF
Città nella provincia dell'Olanda Meridionale, a 9 km. dal mare, dietro un cordone di dune. Leida ha 70.860 ab. (1930), il 25% [...] (campanile del 1577 e facciata del 1597 in stile nazionale), la città ha pochi monumenti importanti. L'università Federico Guglielmo, il Grande elettore), la nobiltà russa, polacca, danese, svedese e gran numero di Orientali (Arabi, Persiani, Malesi), ...
Leggi Tutto
Diplomatico e uomo politico tedesco, nato a Dresda il 13 gennaio 1809, morto ad Altenberg il 24 dicembre 1886. Compiuti gli studî a Gottinga e a Lipsia (1826-1830) fu dal padre inviato all'estero, in Francia [...] Londra, per cercare di comporre il dissidio austroprussiano-danese; e il Bismarck appoggiò alla dieta di Francoforte B., poiché egli vi si fece portavoce del nuovo sentimento nazionale tedesco. La conferenza si chiuse nel giugno, senz'altro ...
Leggi Tutto
Nel dialetto locale: Føroyar o Førjar, "isole delle pecore". Gruppo d'isole appartenenti alla Danimarca, site fra 61°20′ e 62°24′ di lat. N. e 6°15′ e 7°11′ di long. E. Il gruppo, composto di 18 isole, [...] del NO., ma i più intendono il danese e possono anche parlarlo: il danese è la lingua della chiesa, della scuola e progresso materiale e culturale che dura tuttora. Un forte movimento nazionale sorse intorno al 1890 e nel 1906 entrò nel Lagthing ...
Leggi Tutto
Diplomatico russo, cancelliere dell'imperatrice Elisabetta, uno dei più eminenti rappresentanti di quel nuovo gruppo di uomini di stato russi, che uscirono dalla scuola di Pietro il Grande. B. nacque nel [...] 1721 cominciò la sua carriera diplomatica, come ministro residente alla corte danese. Da allora fino al 1740 B. rimase all'estero, passando estera. B. propugnò in questo periodo una reazione nazionale contro gli stranieri. L'esilio dell'Ostermann lo ...
Leggi Tutto
KIEL (dal medio basso tedesco kell "golfo"; A. T., 53-54-55)
Hans MOHLE
Elio MIGLIORINI
Walter HOLTZMANN
Marcello MUCCIOLI
Manlio Udina
Città dello Schleswig-Holstein, all'estremità meridionale d'una [...] rialzò l'importanza di Kiel come scalo di transito per il commercio danese; l'industria delle costruzioni vi rifiorì. Verso la fine del i giudici Anzilotti e Huber e il giudice nazionale Schücking, decise che la Germania doveva permettere anche ...
Leggi Tutto
Con la sua complessa figura, egli (848-899) domina tutta la storia d'Inghilterra dell'alto Medioevo, eccellendo tanto come guerriero, statista e legislatore, quanto come uomo pio e virtuoso, e protettore [...] secondo a Buttington; indi chiuse il Tamigi, imbottigliando le forze dei Danesi, i quali, visto il pericolo, posarono le armi e si gran re era convinto che all'elevazione della coscienza nazionale non bastassero le leggi, e fosse necessario, come ...
Leggi Tutto
La cosiddetta filosofia naturale o fisico-matematica s'era per la prima volta affermata collegialmente al mondo moderno, in forma durevole e seria, con la romana Accademia dei Lincei (1603). Galileo la [...] Donato Rossetti, Ottavio Falconieri; e fra gli stranieri, il medico danese Nicola Stenone (Steen, 1631-86), il francese Thévenot, il diarî manoscritti (conservati ancor oggi nella Biblioteca Nazionale di Firenze, undici voll. di fisica sperimentale ...
Leggi Tutto
macrostato
(macro-Stato), s. m. Grande Stato; unione, raggruppamento di Stati nazionali. ◆ I singoli governi nazionali hanno reagito alla nascita del macro-Stato europeo come avevano reagito a suo tempo le comunità locali di fronte alla nascita...
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...