Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] Campoformido, ritorna a Vicenza proprio nel momento dell'arrivo degli Austriaci, fugge nuovamente a Parigi ed infine nel 1802 assume la carica di direttore della biblioteca dell'Istituto Nazionale di Bologna (152); come si vede, poco o nulla della ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] nonostante le marcate differenze di impostazione tra le diverse scuole nazionali: dal 1895 si pubblica negli Stati Uniti l'"American neoclassica, in particolare nella versione della scuola austriaca e degli sviluppi successivi dovuti a Walras e ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] vigorosa monarchia fosse durata più a lungo […] una vita nazionale sarebbe potuta venire crescendo" (ibid., p. 15). Imperator Federico'. F. D'Andrea e la nascita del partito austriaco a Napoli (1682-1698), "Archivio Storico per le Provincie Napoletane ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] clero, ed era il riordinamento asburgico dell’università austriaca a essere definito dall’arcivescovo di Vienna, Cristoforo Migazzi Benedetto XIV, Cremona 2008.
17 Sul carattere nazionale del governo pontificio insiste A. Prosperi, Tribunali della ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] e di calcoli di opportunità, ma l’espressione di una funzione nazionale.
Il Piemonte visse così un singolare paradosso storico. Da un aveva abolito la pena di morte e nella Lombardia austriaca erano in vigore leggi penali più miti e più moderne ...
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Costituzionalità delle leggi, controllo di
Louis Favoreu
Introduzione
Il controllo di costituzionalità delle leggi costituisce uno dei capitoli più importanti del diritto costituzionale contemporaneo [...] le decisioni di annullamento da parte della Corte costituzionale austriaca non diventano effettive che alla data in cui vengono prese eventualmente bloccare la volontà espressa dalla rappresentanza nazionale? In altri termini: hanno una legittimità ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] l’Italia dopo il 1815. Come è noto, il dominio diretto austriaco si esercitava sul Lombardo Veneto, sul Trentino, sul Goriziano, su parti d’Italia e non quella invece dell’unificazione nazionale ormai in atto. Il codice albertino peraltro rispondeva ...
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Minoranze, diritti delle
Roberto Toniatti
Introduzione: la tutela delle minoranze come manifestazione di pluralismo
La nozione di minoranza evoca, con immediatezza logica e semantica, la situazione [...] concetto a esso specularmente correlato, quello di minoranza nazionale.Sin dal Congresso di Vienna del 1815 (si trattava, in particolare, dei Polacchi che popolavano i territori trasferiti sotto la sovranità austriaca, prussiana e russa) e poi con il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] tradotti – applicati come diritto positivo. In parte dell’area nazionale italiana – pensiamo a Trieste, Gorizia, l’Istria (dopo il 1813) – vige per altro la legislazione austriaca, che allargherà la sua vigenza normativa nel Lombardo-Veneto dopo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mercato e concorrenza
Antonio Jannarelli
Mercato e concorrenza tra cultura giuridica e cultura economica
La problematica relativa a mercato e concorrenza rinvia in primo luogo a un'area di riflessione [...] base delle rinnovate suggestioni provenienti dalla riscoperta scuola austriaca degli economisti e dal rilancio dell’individualismo che va inserita l’introduzione nel 1990 della legge nazionale in materia di antitrust intervenuta su iniziativa di un ...
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austriacante
agg. e s. m. e f. [der. di austriaco]. – Durante la dominazione austriaca in Italia, cittadino di nazionalità non tedesca (soprattutto italiana) che accettava con un certo favore quella dominazione e non condivideva le aspirazioni...
marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...