ISTRUZIONE E SISTEMI SCOLASTICI
Norberto Bottani e Sherwin Rosen
Sociologia
di Norberto Bottani
Introduzione
Oggigiorno la possibilità di ricevere un'istruzione è ormai ampiamente diffusa: una rete [...] quali il concetto moderno di sovranità e il principio di nazionalità si sono imposti prima che altrove. In questi paesi il famoso problema - posto dalla teoria del capitale della scuola austriaca - di quale sia il momento migliore per tagliare l' ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] ), non si deve invece frenare la domanda di beni di lusso di produzione nazionale (F. Galiani, Della moneta, cit., p. 290, e Della moneta «neoclassica», e più precisamente della sua versione «austriaca»: chiunque abbia letto Carl Menger, Ludwig von ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1500-1750)
Cosimo Perrotta
La decadenza dell’economia italiana
Nel periodo che va dal 16° alla metà del 18° sec. in Italia si assiste a una forte decadenza dell’economia, e anche [...] comune» (p. 98). Assumono, cioè, il punto di vista nazionale; che in Italia non esisteva. Per questo una vera letteratura fine del dominio spagnolo e l’inizio della dinastia austriaca (1707). Incoraggiato dalla speranza di un governo meno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] strada del soggettivismo desunto dall’economia ‘edonistica’ austriaca (cfr. Santarelli e Perri, in Gli 55-93.
Keynes in Italia, catalogo bibliografico presentato in occasione del Convegno nazionale, Firenze (4-5 giugno 1983), a cura di P.F. Asso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L’economia civile (1750-1850)
Pier Luigi Porta
Il periodo che intercorre tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento presenta caratteri di unitarietà di particolare interesse per quanto concerne [...] in diretto rapporto con il ruolo della monarchia austriaca, dopo Aquisgrana, con il regno di Guidi, Milano 2007, pp. 3-20.
P.L. Porta, Introduzione a Edizione nazionale delle Opere di Pietro Verri, 2° vol., Scritti di economia, finanza e ...
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Regionalismo
Luciano Vandelli
1. Introduzione: le ambiguità del termine
Inteso genericamente quale dottrina, tendenza o atteggiamento connesso a un'area territoriale variamente contraddistinta da elementi [...] sia inferiore a quello consentito ai Länder dello Stato federale austriaco.
Così, lo stesso termine 'federalismo', se sul in "Le Regioni", 1996, pp. 609-618.
Pastori, G., Unità nazionale, autonomie e federalismo, in "Le Regioni", 1995, pp. 71-80.
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FELTRINELLI, Carlo
Luciano Segreto
Nacque a Milano il 27 ag. 1881 da Giovanni e da Maria Pretz, di nazionalitàaustriaca, in una famiglia di imprenditori del legname che da qualche decennio si erano [...] poi prosegui gli studi a Bolzano, in una scuola austriaca, imparando in tal modo anche iltedesco.
Nel 1892 tecnico-scientifico per lo sviluppo e l'incremento dell'industria nazionale accanto a ingegneri, economisti e imprenditori come E. Conti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] della teoria economica era quello della crescita della ricchezza nazionale (in una visione che, in termini moderni, possiamo presentata nel 1887 da Emil Sax, esponente della scuola austriaca e docente nell’Università di Praga, nel suo volume ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] metodologico, che sarà fatto proprio dalla Scuola austriaca di Menger e Hayek» (2000, p. eguale alla mancanza di essi in altri» (G. Ortes, Della economia nazionale [1774], in Scrittori classici italiani di economia politica, a cura di P ...
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FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] con Roma e con lo zio Gaetano, come cardinale "nazionale", naturale protettore della Romagna e di Ravenna, incarico febbr. 1798 rinunciò anzi alla cittadinanza ravennate per quella austriaca e nel marzo lasciò Roma per riparare a Venezia.
Gli ...
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austriacante
agg. e s. m. e f. [der. di austriaco]. – Durante la dominazione austriaca in Italia, cittadino di nazionalità non tedesca (soprattutto italiana) che accettava con un certo favore quella dominazione e non condivideva le aspirazioni...
marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...