ARRIVABENE VALENTI GONZAGA, Carlo
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Nato a Mantova nel 1824 dal conte Francesco e dalla contessa Teresa Valenti Gonzaga, studiò giurisprudenza all'università di Pavia. Scoppiata la guerra del 1848, [...] a Mantova, per sottrarsi alle persecuzioni della polizia austriaca l'A. fu costretto ad andare in esilio, 1884, pp. 59 s., 82, 163; T. Sarti, Il parlamento subalpino e nazionale, Temi 1890, p. 65; A. Guerritore, La campagna dei Volturno e l'assedio ...
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Nacque a Verolengo (Torino) il 19 ott. 1859, da Giuseppe, generale, e da Maria Ghiglione. Iniziò a studiare danza in giovanissima età con risultati eccellenti e tali da portarla a ricoprire, appena quindicenne, [...] si avvicendarono sulle scene della capitale austriaca, divenendone insostituibili protagoniste.
Molti furono accordatele dalla direzione del teatro viennese, la C. danzò al teatro Nazionale di Praga nel luglio del 1889 e nel gennaio 1890. Nel 1892 ...
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Uomo politico (Genova 22 giugno 1805 - Pisa 10 marzo 1872). Militante della Carboneria (1827-30), fu esule in Francia e in Svizzera. Allontanatosi dall’ideologia carbonara, maturò il progetto della Giovane [...] tra M. e i federalisti (30 aprile). Dopo le vittorie austriache, M. dovette rifugiarsi a Lugano; ma la guerra di popolo di M. fu costituita una commissione incaricata di fare una edizione nazionale degli Scritti editi e inediti di M. che, tra il 1906 ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] dell’individualismo metodologico nelle scienze sociali sono gli esponenti della scuola marginalista austriaca – già con C. Menger agli inizi del 20° sec., e che riflette sui problemi della funzione nazionale della letteratura, dei suoi legami con ...
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Uomo politico (Troia 1853 - Roma 1931). Presidente del Consiglio (1914), su posizioni conservatrici, allo scoppio della Prima guerra mondiale passò da neutralismo a interventismo e promosse i negoziati [...] opera maggiore) e che gli valse la nomina a socio nazionale (1907) dei Lincei. In seguito si dedicò sempre più governo. Dichiarata la guerra, rimase al potere fino all'offensiva austriaca nel Trentino (10 giugno 1916). Dopo la fine del conflitto ...
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Fratello (Ajaccio 1778 - Livorno 1846) di Napoleone Bonaparte. Per ingiunzione del fratello sposò (1802) Ortensia Beauharnais, che egli non amò mai. Nominato (1806) re d'Olanda, cercò di atteggiarsi a [...] re "nazionale" salvaguardando gli interessi del paese: da qui gli attriti col fratello, che lo aveva elevato al trono Postosi col titolo di conte di Saint Leu sotto la protezione austriaca e separatosi dalla moglie, viaggiò molto, e infine si stabilì ...
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Uomo politico francese (Châteldon, Puy-de-Dôme, 1883 - Parigi 1945). Deputato socialista e (dal 1924) indipendente, fu ministro degli Esteri (1934-35) e presidente del Consiglio (1935-36). Promosse un [...] , costituito con l'espresso proposito di difendere l'indipendenza austriaca e di opporsi al riarmo tedesco voluto da Hitler. nell'agosto 1944, di salvarsi con la convocazione di un'assemblea nazionale; ma fu costretto alla fuga in Germania (17 ag.). ...
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Organismo statale nato dalla trasformazione della Repubblica Cisalpina che ebbe vita dal 1802 al 1806, con Napoleone Bonaparte presidente e F. Melzi d’Eril vicepresidente. Comprese la Lombardia austriaca, [...] l’educazione militare contribuì a creare vincoli di solidarietà nazionale. Il Regno crollò con l’abdicazione di Napoleone al dominio francese e napoleonico, si accostarono agli Austriaci. Quando Milano si sollevò (aprile) Eugenio cedette ...
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Uomo politico, scienziato e generale (Chambéry 1809 - Saint-Cassin, Chambéry, 1896). Ufficiale del genio, fu dal 1839 al 1848 insegnante di geometria descrittiva, meccanica e scienza delle costruzioni [...] la Dora e la Sesia nel 1859 per ostacolare l'avanzata austriaca; assedî di Ancona, Capua e Gaeta); senatore dal 1860, fu a Vienna (1870) e a Stoccolma (1873), e ambasciatore a Londra (1876-82) e a Parigi (1882-92). Socio nazionale dei Lincei (1874). ...
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Uomo politico austriaco (Dunajovice, Moravia, 1870 - Vienna 1950); fu dal 1907 deputato socialdemocratico al Reichsrat e, dopo la dissoluzione dell'Impero Asburgico, all'Assemblea nazionale repubblicana [...] ). Cancelliere federale dal nov. 1918 e, dal marzo 1919, anche ministro degli Esteri, fu a capo della delegazione austriaca alla conferenza di Saint-Germain, ove sostenne il diritto dell'Austria all'autodeterminazione, cioè all'unione con la Germania ...
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austriacante
agg. e s. m. e f. [der. di austriaco]. – Durante la dominazione austriaca in Italia, cittadino di nazionalità non tedesca (soprattutto italiana) che accettava con un certo favore quella dominazione e non condivideva le aspirazioni...
marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...