Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] , dopo l'occupazione francese e il ritorno della dominazione austriaca, subì 15 mesi di detenzione sotto l'accusa di , non gli fecero venir meno la fede nella causa liberale e nazionale. Povero, infermo per un attacco di emiplegia che lo aveva colpito ...
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Uomo politico (Venezia 1804 - Parigi 1857). Fu promotore di un'opposizione non clandestina all'amministrazione austriaca e divenne presidente del governo provvisorio (1848) di Venezia dopo l'insurrezione [...] nella presentazione all'imperatore di una petizione per rivendicare il rispetto della nazionalità italiana nel Veneto e la concessione dell'autogoverno. Imprigionato dalle autorità austriache con N. Tommaseo nel genn. 1848, M. fu liberato dal popolo ...
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Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] , mentre il Corso (l’antica Corsia dei Servi) fu interamente ricostruito. Il ritorno degli Austriaci sostanzialmente cristallizzò il volto urbano.
L’unificazione nazionale diede un impulso così vigoroso alla crescita di M. da porre sulla scena l ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] una sua ideologia e una sua politica, proporsi mete nazionali e razziali. C. Schmitt vede nel partito nazionalsocialista pensiero di matrice liberale e liberista, che va dalla ‘Scuola austriaca’ dei primi anni del Novecento con autori quali C. Menger ...
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(ted. Wien) Città dell’Austria (1.900.547 ab. nel 2018), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente [...] -Teschen (una delle più vaste collezioni di disegni e incisioni), e la Biblioteca nazionale, ricca di manoscritti. Altre collezioni statali sono il Museo austriaco di arti applicate e le collezioni riunite nei palazzi del Belvedere, oltre alle ...
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Udine Comune del Friuli-Venezia Giulia (57,17 km2 con 100.170 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Il nucleo urbano si allarga attorno a una piccola altura morenica, su cui sorge il castello, e, dopo [...] sede del comando supremo dell’esercito italiano; dopo la disfatta di Caporetto (1917) cadde in mano austriaca. Il ritorno dell’esercito nazionale (2 novembre 1918) fu preceduto da tragici conflitti fra le truppe austro-tedesche in ritirata e gruppi ...
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Comune del Friuli-Venezia Giulia (41,26 km2 con 33.569 ab. nel 2020), capoluogo della provincia omonima fino al 30 settembre 2017. È situata allo sbocco dell’Isonzo in pianura in un’ampia conca chiusa [...] , vi si affermarono gli Asburgo. Sotto l’amministrazione austriaca, nel 18° sec., G. divenne centro notevole di cultura italiana; dopo il 1815 partecipò al movimento di liberazione nazionale e fu centro attivissimo dell’irredentismo italiano tra il ...
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Economista e uomo politico (Frascati 1857 - Milano 1924), figlio di Diomede. Rielaboratore geniale della scuola marginalistica austriaca, nella sua prosa, economica e politica, breve, nuda, tagliente, [...] seguito al nazionalismo, fu interventista e, dopo Caporetto, fondò il Fascio parlamentare di difesa nazionale, contro i edonismo e apprezzato come rielaboratore geniale della scuola marginalistica austriaca. Lo sforzo di aderenza alla realtà fu in ...
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Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove [...] le popolazioni dell'impero, che tradizioni diverse o problemi di struttura e di nazionalità rendevano inquiete nei confronti della livellatrice burocrazia austriaca. Burocrate egli stesso, credeva di poter eludere l'avvento del nuovo clima politico ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] del sovrano e il liberalismo degli ex P. austriaci, e tra i protestanti del Nord e i cattolici e la figura di V. van Gogh si staglia al di là dei confini nazionali.
L’opera di Berlage è alla base di due filoni distinti che caratterizzano l ...
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austriacante
agg. e s. m. e f. [der. di austriaco]. – Durante la dominazione austriaca in Italia, cittadino di nazionalità non tedesca (soprattutto italiana) che accettava con un certo favore quella dominazione e non condivideva le aspirazioni...
marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...