FAVARONI, Agostino (Agostino da Roma)
Daniela Gionta
Nacque intorno al 1360 a Roma. Nulla si sa della sua famiglia di provenienza: la prima notizia certa si rinviene nei registri dell'Ordine agostiniano [...] il F. fu nominato da Eugenio IV con la bolla Dum ad universas orbis Ecclesias del 13 giugno 1431 arcivescovo di Nazareth in Puglia e, nel 1432, amministratore del vescovato di Cesena, carica alla quale rinunciò nel 1435. Come vescovo prese parte per ...
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LABANCA, Baldassarre
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
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Filosofo e storico delle religioni, nato ad Agnone il 17 agosto 1829, morto a Roma il 23 gennaio 1913. Fu professore di storia della filosofia [...] , non un assioma (ivi 1886); Gesù Cristo nella letteratura contemporanea (ivi 1903); Il papato (ivi 1905); Gesù di Nazareth (2ª ed., Modena 1911); Saggi storici e biografici (Palermo 1911).
Laborioso più che profondo, il L. tenta nella Dialettica ...
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TARDINI, Domenico
Raffaella Perin
– Nacque a Roma, nel rione popolare di Sant’Eustachio, il 29 febbraio 1888 da Cesare, contabile in aziende commerciali, e da Giulia Malerbini, casalinga, ambedue romani.
La [...] qualche resistenza dal monsignore, il quale aspirava a dedicarsi, prima o poi a tempo pieno, ai ragazzi di Villa Nazareth. Nel primo concistoro tenuto da Giovanni XXIII, il 15 dicembre 1958, Tardini ricevette la porpora cardinalizia.
Nell’udienza del ...
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SÃO SALVADOR da Bahia de Todos os Santos (o più brevemente São Salvador o Bahia; A. T., 155-156)
Emilio Malesani
Capitale dello stato di Bahia, nel Brasile. Sorge sul lato orientale della vasta baia [...] in cui sorgono numerose cittadine e ville, centri agricoli e insieme industriali (zuccherifici, cotonifici, manifatture di tabacchi) come Nazareth, Magarogipe, São Felix, Cachoeira e Santo Amaro, o celebri mercati di bestiame come Feira de Santa Anna ...
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Regista danese, morto a Copenaghen il 20 marzo 1968. Tra le figure più rappresentative della storia dell'arte del film. Il suo ultimo film è Gertrud (1964), in cui, sulla scorta di un testo teatrale di [...] problematica religiosa che era stata il supporto di quasi tutta la sua opera. Edita nel 1968 a Copenaghen (Jesus fra Nazareth), è stata tradotta e pubblicata anche in Italia (Gesù. Racconto di un film, Torino 1969).
Bibl.: A. Solmi, Tre maestri ...
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Palestinese, cinema
Sergio Di Giorgi
Dopo i primi cortometraggi realizzati in maniera pionieristica tra il 1935 e l'inizio degli anni Quaranta dall'operatore Ibrahim Hasan Sarhan ‒ fondatore peraltro [...] sulle immagini della Mostra del cinema di Venezia. Il ritorno del regista (anche attore protagonista, come nei suoi altri film) a Nazareth, l'incontro con la sua famiglia e con i suoi amici, la fragilità delle speranze legate al processo di pace nato ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] cui un identico esagono di mura, senza edifici o abitanti al suo interno, qualifica le due c. di Nazareth e di Betlemme, astratta collocazione topografica dell'annunciazione e della nascita di Cristo. L'aspetto convenzionale della raffigurazione si ...
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PELLINI, Eugenio
Francesca Franco
PELLINI, Eugenio. – Nacque a Marchirolo, allora in provincia di Como, il 17 novembre 1864 da Carolina e da Andrea Pellini. Seguì la scuola elementare fino al quarto [...] Borghi, ottenendo una medaglia di bronzo (1889) e una d’argento (1890). Frutto di questa formazione fu Fanciullo di Nazareth (Monello, 1891, Marchirolo, Gipsoteca), un’opera giocata sull’identificazione tra il figlio del popolo e il figlio di Dio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Terrasanta
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo stabilirsi in Terrasanta, in seguito alle prime crociate, di nobili [...] o della Borgogna. I precedenti francesi, tuttavia, non esauriscono la trama di referenze stilistiche dei capitelli di Nazareth le cui figure dai panneggi dinamicamente scomposti non possono ignorare i coevi modelli bizantini di stile “tardo comneno ...
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QUARANTENA
Giuseppe Gardenghi
. Periodo di segregazione e di osservazione, al quale vengono sottoposte persone e cose ritenute in grado di portare con sé i germi di malattie infettive esotiche. Si applica [...] nei canali di Fisolo e Spignon, tra il porto di Malamocco e Poveglia, e le persone nell'isola di Santa Maria di Nazareth, detta Nazarethum. Ivi nel 1422 (secondo la cronaca del Sanudo) si era ridotto a ospedale un convento di eremitani soliti a ...
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nazareo
nażarèo (o nażorèo o naṡorèo) agg. e s. m. [dal lat. Nazaraeus, gr. Ναζωραῖος]. – Etnico ebraico connesso dalla tradizione con la città di Nazareth, e inteso quindi come sinon. di nazareno; nel Nuovo Testamento (Matteo 2, 23) è riferito...
medice, cura te ipsum
‹mèdiče ...› (lat. «medico, cura te stesso»). – Proverbio che Gesù (Luca 4, 23) immagina possa essergli ricordato dagli abitanti di Nazareth quasi a esortarlo a compiere a Nazareth, sua patria, quelle azioni miracolose...