Architetto e scultore di Lugano (secc. 15º-16º); operò dal 1473 al 1508, seguendo gli esempî del Bramante. Lavorò nel duomo di Milano (1473-97), dove eseguì, insieme con G. A. Amadeo, le figure dell'altare [...] di S. Giuseppe; a Piacenza eresse le chiese di S. Celso (1478) e di S. Maria di Nazareth (1480). P. fu dal 1490 architetto e ingegnere del ducato di Milano. ...
Leggi Tutto
Pittore italiano (Comiso 1915 - Milano 1997). Dopo gli studî a Ragusa e Urbino, maturò a Milano i suoi interessi pittorici, elaborando composizioni d'ispirazione surrealista e metafisica. Successivamente [...] , caratterizzati da un acceso colorismo (Battaglia fra le statue, 1960; il mosaico per l'abside della nuova basilica di Nazareth, 1967; Metamorfosi, 1970). Si dedicò anche alla scenografia e alla scultura (caratteristiche le sue "pietre dipinte"). ...
Leggi Tutto
Biblista tedesco (Kiel 1919 - Münster, Germania, 1998), dal 1961 prof. all'univ. di Münster (Vestfalia). Della scuola di R. Bultmann, M. contribuì nello studio dei sinottici all'affermazione del metodo [...] ) con Der Evangelist Markus (1956); da ricordare inoltre la sua riduttiva interpretazione della resurrezione di Gesù: Anfangsproblem der Christologie (1960; trad. it. 1969); Die Auferstehung Jesus von Nazareth (1968; trad. it. 1970). ...
Leggi Tutto
Scultore italiano (Castel Bolognese 1911 - ivi 1988). Formatosi alla scuola di L. Andreotti, U. Ojetti e A. Martini, è stato autore di numerose opere in ceramica, nonché di varie sculture monumentali tra [...] cui: un gruppo per il santuario di Nostra Signora di Fatima in Florida, due altorilievi per il Collegio latino-americano in Roma, le porte per la nuova basilica di Nazareth. ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco, noto anche sotto lo pseud. Frederik Hetmann (Breslavia 1934 - Limburg 2006). Nei suoi romanzi testimoniò i disagi e le complesse problematiche del suo tempo: dalla protesta giovanile [...] Tra gli altri titoli: Ich habe sieben Leben, Die Geschichte des Ernesto Guevara genannt Che (1972); Jesus ein Mann aus Nazareth (1982); Siddhartas Weg (1986); Die Nacht, die kein Ende nahm (1994); Martin Buber: Biografie eines deutschen Juden (2001 ...
Leggi Tutto
CEVA, Francesco Adriano
Gaspare De Caro
Nacque a Mondovì, da famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, nel 1585. Pare probabile che si addottorasse in leggi nello Studio monregalese prima di intraprendere [...] non era ancora ventenne allorché si trasferì a Roma e si pose al servizio di Maffeo Barberini, arcivescovo di Nazareth, in qualità di segretario. Quando il Barberini fu incaricato della nunziatura di Francia, dove ricevette poi la nomina cardinalizia ...
Leggi Tutto
Teologo e filosofo, il cui nome originario era Juraj Dragišić (Sebrenica, Bosnia, 1450 circa - Barletta 1520); trasferitosi a Ragusa, ove divenne francescano, studiò poi in Italia, Francia e Inghilterra; [...] , e v'istruì Giovanni (poi Leone X) e Piero de' Medici; fu fatto vescovo di Cagli nel 1507 e arcivescovo di Nazareth (Barletta) nel 1513; partecipò al concilio Lateranense (1515). Cercò (Logica nova, 1480) una conciliazione del platonismo con l ...
Leggi Tutto
PALAZZI, Lazzaro
Aldo Foratti
Architetto e scultore di Lugano, operò dal 1473 al 1508, seguendo gli esempî del Bramante. Per più d'un ventennio (1473-97), fu impiegato nei lavori del duomo di Milano, [...] , le figure dell'altare di S. Giuseppe. A Piacenza eresse le chiese di S. Celso (1478) e di S. Maria di Nazareth (1480); a Lodi fu perito per le fondamenta dell'Incoronata, insieme con Giangiacomo Dolcebuono, e otto anni appresso diede principio al ...
Leggi Tutto
Architetto (Milano 1893 - ivi 1982). Dissociandosi dal tardo eclettismo ottocentesco, dal liberty e dal nascente razionalismo, svolse una ricerca che si avvicina alle correnti artistiche della pittura [...] : la Ca' Brüta in via Moscova (1919-23) e l'Università Cattolica (1929-34) a Milano; il santuario di S. Antonio a Varese (1957); l'ampliamento dell'Università Bocconi a Milano (1964-66, in collab.); la basilica dell'Annunciazione a Nazareth (1969). ...
Leggi Tutto
Giuseppe, san
Emanuela Prinzivalli
Il padre putativo di Gesù
Nel Vangelo più antico, quello di Marco, Giuseppe non compare affatto, mentre negli altri viene riconosciuto come il padre putativo di Gesù. [...] spiegazione sta nel fatto che anche in Galilea regnava un figlio di Erode, Erode Antipa.
In Luca, invece, Giuseppe abita a Nazareth e si sposta con Maria a Betlemme, sua città natale, per essere registrato in un censimento; ma anche questo dato, in ...
Leggi Tutto
nazareo
nażarèo (o nażorèo o naṡorèo) agg. e s. m. [dal lat. Nazaraeus, gr. Ναζωραῖος]. – Etnico ebraico connesso dalla tradizione con la città di Nazareth, e inteso quindi come sinon. di nazareno; nel Nuovo Testamento (Matteo 2, 23) è riferito...
medice, cura te ipsum
‹mèdiče ...› (lat. «medico, cura te stesso»). – Proverbio che Gesù (Luca 4, 23) immagina possa essergli ricordato dagli abitanti di Nazareth quasi a esortarlo a compiere a Nazareth, sua patria, quelle azioni miracolose...