Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto di Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] del gruppo come N. entrò in uso alla fine del 19° sec. con un riferimento ironico alla foggia dei capelli alla nazarena seguita da questi pittori e con allusione alla conversione al cattolicesimo di alcuni di essi; ma già nel 1817 J.W. von ...
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Mistico (Basilea 1778 - ivi 1858). Tessitore, cominciò ad atteggiarsi a profeta (1828) e a raccogliere seguaci. Le sue dottrine erano un miscuglio di razionalismo, misticismo, protestantesimo e cattolicesimo. [...] Trovò seguaci, popolarmente detti Neukirchlicher ("seguaci della nuova chiesa") o Nazareni, nella Svizzera e nella Germania meridionale. ...
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Setta protestante (ingl. Apostolic Christian Church) fondata nel 1835 dallo svizzero Samuel Heinrich Fröhlich (Brugg, Aargau, 1803 - Strasburgo 1957), i n. furono perciò detti anche fröhlichiani; si diffuse [...] nei cantoni di Thurgau e Zurigo, quindi in Alsazia e negli USA. Ne derivarono i nazareni ungheresi. ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] Dell'infanzia del Salvatore (sec. 9°-10°, sempre da una fonte anteriore). Anche il perduto Vangelo detto 'degli Ebrei' o 'dei Nazareni', che i Padri citano dal sec. 2°, era noto agli autori medievali (Aimone di Auxerre, In Isaiam, 53, 12, PL, CXVI ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] IX toni celebrativi in un disegno di promozione delle arti che nei palazzi apostolici vide l’opera, con accenti ancora puristi e nazareni, di Friedrich Overbeck, Francesco Podesti e Alexander Seiz, carica di simboli e dedicata al papa e al dogma dell ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] si enumerano una serie di prigionieri catturati dopo la vittoria del 260 sull’imperatore Valeriano, e si vanta la sottomissione di nazareni e cristiani.
Alla luce di numerosi indizi, non è da escludere che al tempo di Gregorio vi fossero già dei ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] ) Kartir a Naqš-i-Rustam, è segno che i cristiani sono considerati pericolosi. Nell’iscrizione si parla di «nazareni e cristiani»: i primi, secondo Sebastian Brock, potrebbero essere cristiani di origine iraniana, mentre i secondi cristiani deportati ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
patto del Nazareno
loc. s.le m. Nel linguaggio giornalistico e politico, accordo su una nuova legge elettorale, sull'abolizione del Senato e su altri temi, siglato tra Matteo Renzi (Pd) e Silvio Berlusconi (Forza Italia) nella sede del Pd...