Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto di Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] del gruppo come N. entrò in uso alla fine del 19° sec. con un riferimento ironico alla foggia dei capelli alla nazarena seguita da questi pittori e con allusione alla conversione al cattolicesimo di alcuni di essi; ma già nel 1817 J.W. von ...
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Pittore (Biberach 1787 - Stoccarda 1846). A Roma (1818-22) si accostò al gruppo dei nazareni; ritornato in Germania, fu prof. a Stoccarda. Dipinse quadri e affreschi di soggetto sacro e mitologico, precisi [...] nel disegno, chiari ed equilibrati nella composizione (Edipo e Antigone, 1812, e La tempesta sul lago di Gennesareth, 1835 circa, a Biberach, Mus.) ...
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Pittore (Berlino 1793 - Magonza 1877). Studiò all'accademia di Dresda; venuto a Roma (1815), si legò con i Nazareni (E. Overbeck e P. von Cornelius), collaborando alla decorazione di casa Bartholdy e di [...] di Francoforte (1830-43), che decorò con affreschi, composizioni religiose e ritratti, e (dal 1854) la galleria di Magonza. n Anche il fratello Johannes (detto Jonas; Berlino 1790 - Roma 1854) fu pittore e fece parte della corrente dei Nazareni. ...
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Pittore (Aberdeen 1806 - Streatham, Surrey, 1864). A Roma studiò i maestri antichi ed ebbe contatti con i nazareni (1827-28). In Inghilterra divenne direttore della School of design di Londra (1840) e [...] ricevette incarichi importanti, dovuti anche alle sue eccezionali conoscenze tecniche, specialmente dell'affresco (Battesimo del Re Etelberto per la Camera dei lord, 1846; cinque pannelli illustranti la ...
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Pittore (Hainsberg, Aquisgrana, 1794 - Berlino 1854). Educato in Francia, risentì dapprima l'influsso di A.-J. Gros, poi dei Nazareni e infine delle correnti realiste. Insegnò a Berlino, dove svolse una [...] vastissima attività di ritrattista ...
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Pittore (Dresda 1797 - ivi 1855). Allievo di C. D. Friedrich, fu a Roma (1822-25) in contatto con i Nazareni senza aderire alla loro poetica. Dipinse paesaggi d'atmosfera romantica (Cattedrale in inverno, [...] 1821, Dresda, Gemäldegalerie; Chiesa gotica in rovina nel bosco, 1841, Norimberga, Germanisches Nationalmuseum), a volte con realistica attenzione per le conformazioni geologiche (Wetterhorn, 1829, Berlino, ...
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Pittore (Dresda 1798 - ivi 1879). A Roma (1825-26) strinse amicizia con J. Schnorr von Caroldsfeld e la cerchia dei Nazareni. Dipinse quadri di soggetto religioso e ritratti (Agnes Peschel, Giacobbe verso [...] la terra promessa, Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle) ...
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Pittore tedesco (Magonza 1806 - ivi 1848). Studiò a Vienna, e a Monaco con P. Cornelius, subendo poi l'influsso dei nazareni. Trattò specialmente la pittura storica (affresco della Battaglia di Sendling, [...] 1831, all'esterno della chiesa di Sendling). Anche suo figlio Wilhelm (Monaco 1829 - ivi 1895) fu pittore di storia ...
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Pittore cèco (Ronov 1847 - Praga 1891). Studiò a Praga, Monaco e Vienna: soggiornò a Parigi (1879-84). Dapprima seguace dei Nazareni, a Parigi si volse al paesaggio, accostandosi alla scuola di Barbizon. [...] Opere sue nella galleria d'arte moderna di Praga e soprattutto in collezioni private ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
patto del Nazareno
loc. s.le m. Nel linguaggio giornalistico e politico, accordo su una nuova legge elettorale, sull'abolizione del Senato e su altri temi, siglato tra Matteo Renzi (Pd) e Silvio Berlusconi (Forza Italia) nella sede del Pd...