SEITZ, Ludovico
Mariano Apa
– Nacque l’11 giugno del 1844 a Roma, dove fu battezzato alla presenza di Ludwig I di Baviera. Ludovico fu educato all’arte dal padre, Alexander Maximilian, in un qualificato [...] ., L., in Enciclopedia cattolica, XI, Città del Vaticano, 1953, col. 268; G. Piantoni, Considerazioni su alcuni aspetti della teoria nazarena, in I Nazareni a Roma (catal.), a cura di G. Piantoni - S. Susinno, Roma 1981, pp. 30-38; E. Gut, Peter Lenz ...
Leggi Tutto
ROI, Pietro
Stefano Franzo
– Nacque a Sandrigo (Vicenza) il 23 novembre 1819 da Giovanni, negoziante e venditore di canape, e da Giuseppina Caldana.
Dopo il trasferimento della famiglia a Vicenza, grazie [...] con la conseguente frequentazione di alcuni pittori che gravitavano attorno all’Accademia di S. Luca e del circolo dei nazareni e l’interesse per i dibattiti puristi, oltre alla collaborazione con Francesco Coghetti e all’influenza di Tommaso Minardi ...
Leggi Tutto
OSTINI, Pietro
Carlotta Benedetti
OSTINI, Pietro. – Nacque a Roma il 27 aprile 1775 da una famiglia di «ceto civile» (Moroni, 1847, p. 56), agiata e possidente (Oreglia di S. Stefano, 1861, p. 152). [...] nel 1809 a Vienna l’associazione Lukasband si era trasferito a Roma, dove fu il principale esponente dei pittori Nazareni.
Dopo la restaurazione del governo papale, dal novembre 1814 Ostini fu professore di teologia presso la Pontificia accademia ...
Leggi Tutto
GAZZARRINI, Tommaso
Marco Pierini
Nacque il 16 febbr. 1790 a Livorno, dal livornese Giuseppe e da Chiara Orsetti di Lucca. Frequentò la classe di pittura all'Accademia di belle arti di Firenze sotto [...] maniera, fortemente influenzata dai modelli del classicismo cinquecentesco di Raffaello e di fra Bartolomeo e meditata sulla scorta dei pittori nazareni di stanza a Roma. Di questo periodo sono molte opere, per lo più di soggetto sacro, realizzate su ...
Leggi Tutto
DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] egli conobbe le opere dei pittori romantici, le sculture della Grecia arcaica e classica, A. Dúrer e la pittura veneta, i nazareni, H. von Marées, H. Thoma, A. Menzel. Tra tutti i suoi prediletti furono comunque A. Böcklin, per il senso di turbamento ...
Leggi Tutto
MUSSINI, Luigi
Marco Pierini
– Nacque a Berlino il 19 dicembre 1813 da Natale, compositore bergamasco di origini modenesi al tempo maestro di cappella alla corte di Prussia, e da Giuliana Sarti, figlia [...] sua attività di critico e polemista sulla stampa periodica, facendosi alfiere di un purismo che ambiva a combinare le istanze nazarene con quelle di derivazione francese rappresentate da Ingres e dalla sua scuola.
Nella primavera del 1848 si unì come ...
Leggi Tutto
TOMINZ, Giuseppe Giacomo (Tominc Jožef Jakob, Tominc Josip, Tominz Josef)
Alessandro Quinzi
Nacque a Gorizia il 6 luglio 1790 da Giovanni, commerciante, possidente e tesoriere comunale, e da Marianna [...] del Rinascimento. Particolarmente stimolante dovette essere la restante scena artistica romana, dove poté entrare in contatto con i nazareni e approcciare le mostre d’arte destinate al pubblico borghese.
Nel 1814, caduto Napoleone, giunse a Roma il ...
Leggi Tutto
CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] in piazza di Spagna, 9 (Ibid., Ibid., Stato d'Anime).
Per la sala di casa Bartholdy (palazzo Zuccari), affrescata dai nazareni (1816-1818), il C. eseguì due sovrapporte: una tela con Le prigioni di Giuseppe (perduta) e un affresco con Le piramidid ...
Leggi Tutto
DEMIN, Giovanni
Fernando Mazzocca
Nacque a Belluno il 24 ott. 1786 dal conciapelli Giuseppe e da Lucia Schiochet, governante presso Francesco Maria Colle, professore nell'ateneo di Padova e successivamente [...] Pittura rimessa in onore, in pendant alla Scultura di Hayez. Fu per il D. occasione di un confronto diretto con i Nazareni tedeschi (in questo caso Philipp Veit e Carl Eggers), che del resto doveva aver ammirato e frequentato in questi anni romani e ...
Leggi Tutto
PIERINI, Andrea
Rita Randolfi
– Scarse risultano le notizie biografiche relative a questo pittore, che nacque a Firenze nel 1786. Il 16 luglio del 1818 la Gazzetta di Firenze pubblicò la notizia della [...] XVI secolo (Notizie del giorno, 1831). Nel 1836 Pierini si trasferì a Roma, venendo in contatto con il gruppo dei Nazareni. Il nome del pittore compariva nell’elenco, del 1837, dei donatori di manoscritti di Torquato Tasso (Alberti - Gentilucci, 1837 ...
Leggi Tutto
nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
patto del Nazareno
loc. s.le m. Nel linguaggio giornalistico e politico, accordo su una nuova legge elettorale, sull'abolizione del Senato e su altri temi, siglato tra Matteo Renzi (Pd) e Silvio Berlusconi (Forza Italia) nella sede del Pd...