QUARONI, Ludovico
Alessandra Capanna
QUARONI, Ludovico. – Nacque a Roma il 28 marzo 1911, figlio di Giuseppe, ingegnere, e di Sofia Pia Seitz. I Seitz erano un’antica famiglia di pittori e incisori [...] tedeschi che avevano aderito al movimento dei nazareni. Sofia Pia era figlia di Ludovico (Roma, 11 giugno 1844-Albano Laziale, 11 settembre 1908), autore della cappella dei Tedeschi nella basilica di Loreto e dell’affresco della chiesa di S. Maria ...
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DE BLAAS, Eugenio
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque ad Albano (Roma) il 24 luglio 1843 dal pittore austriaco Carl von Blaas e da Agnese Auda, italiana.
Carl (Manders, Tirolo, 1815-Vienna 1894), che [...] di Eschenburg per frequentare l'accademia di Venezia, fu dal 1837 a Roma dove venne in contatto con il circolo dei Nazareni e ritornò a Vienna nel 1851; dall'estate 1856 fu a Venezia come professore presso l'accademia; ritornò definitivamente a ...
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COLOMBO, Giovanni
Giovanna Bonasegale
Nacque a Palazzolo sull'Oglio (Brescia); il 2 genn. 1804 si iscrisse all'Accademia di belle arti di Vienna, in età di venti anni, come risulta dal protocollo di [...] nel quale raffigurò il C. insieme con Overbeck, Pforr e se stesso nelle vesti di religiosi. Nel 1817 al gruppo dei nazareni furono commissionati gli affreschi per il casino Massimo, a Roma, e il C. aiutò Overbeck nei disegni preparatori per la Stanza ...
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BUSATO, Giovanni
Franco Barbieri
Nacque il 3 dic. 1806 a Vicenza, nella contrada di Borgo S. Croce, da Giuseppe, falegname, e Caterina Zattara. Nel 1825 fu mandato da uno zio materno, mansionario e [...] 1829, entrando nel vivo delle polemiche tra gli ultimi neoclassici e i primi rappresentanti delle correnti romantiche, assieme ai nazareni e ai puristi di Federico Overbeck. Subito (1830) l'Accademia di S. Luca gli concedeva una medaglia per i ...
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MASSIMO, Vittorio Emanuele (Camillo IX). – Nacque a Roma il 14 ag. 1803, primo figlio maschio di Massimiliano (Camillo VIII, 1770-1840) e di Cristina di Sassonia (1775-1837)
Tommaso di Carpegna Falconieri
Furono [...] S. Susinno, Gli affreschi del casino Massimo in Roma. Appunti per un quadro di riferimento nell’ambiente romano, in I nazareni a Roma (catal.), Roma 1981, pp. 369-373; T. di Carpegna Falconieri, Il card. Camillo Massimo (1620-1677). Note biografiche ...
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MANCINELLI, Giuseppe
Cinzia Beccaceci
Figlio di Pietro e di Raffaella Bagnasco, nacque a Napoli il 17 marzo 1813. Iscrittosi dodicenne al Reale Istituto di belle arti di Napoli, seguì i corsi del pittore [...] dell'arte rinascimentale e del classicismo seicentesco entrando comunque in contatto con le coeve tendenze artistiche dei puristi e dei nazareni attraverso J.F. Overbeck.
A Roma nel 1840 sposò Maddalena Arnoldi, da cui ebbe sette figli. Alla famiglia ...
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GUARDABASSI, Mariano
Maddalena Parise
Primogenito di Filippo e di Isabella Perucchini, nacque a Perugia il 25 marzo 1823. Compiuti gli studi primari presso il collegio Pio, fu destinato dal padre all'amministrazione [...] di Perugia, come le altre opere del G. per le quali non siano date indicazioni diverse). Nel 1850, attratto dai nazareni, si trasferì a Roma, dove cominciò a frequentare lo studio di Peter Cornelius, dei cui modi risentiranno la Morte di Mosè ...
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QUERCI, Dario
Francesco Franco
– Nacque a Messina il 12 novembre 1831 da Pacino e da Nicoletta Fiumara. Iniziò giovanissimo l’apprendistato con Antonino Bonanno e poi sotto la guida di Nicola Miller [...] , grazie a un sussidio del comune di Messina, si recò a Roma, dove iniziò a frequentare gli artisti puristi e nazareni, come lo scultore Pietro Tenerani (ibid., pp. 282, 301 note 23-24). La critica sottolinea soprattutto l’importanza della ...
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MARSIGLI, Filippo
Rosalba Dinoia
– Figlio di Giovanni e fratello di Giuseppe, anch’egli pittore, nacque a Portici, presso Napoli, il 15 sett. 1790. Allievo nell’Accademia reale di belle arti di Napoli [...] , l’opera rappresenta un significativo tramite con la cultura di stampo romantico che a Roma trovava espressione nei nazareni e nei puristi (Susinno). Contrariamente a quanto affermano alcuni autori (Porzio, 1991; D’Alessio), che indicano il dipinto ...
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MORELLI, Domenico. – Figlio di Francesco Soldiero e di Maria Giuseppa Mappa, Domenico Soldiero nacque a Napoli il 7 luglio 1823. Dal 1848 scelse di aggiungere il cognome Morelli al proprio, per poi assumerlo [...] prove rispettivamente per il secondo e per il quarto anno di pensionato. Abbandonato il purismo lineare di eredità nazarena, il fare pittorico di Morelli evolse verso una più intensa drammatizzazione dei valori cromatici e dei contrasti chiaroscurali ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
patto del Nazareno
loc. s.le m. Nel linguaggio giornalistico e politico, accordo su una nuova legge elettorale, sull'abolizione del Senato e su altri temi, siglato tra Matteo Renzi (Pd) e Silvio Berlusconi (Forza Italia) nella sede del Pd...